INDICE

Insegnamento 1: L'Etere Cosmico
Insegnamento 2: La Ruota Sacra
Insegnamento 3: Il Ruota Controllo
Insegnamento 4: La Ruota Solare
Insegnamento 5: La Ruota del Cuore
Insegnamento 6: La Ruota Soporifera
Insegnamento 7: La Ruota Visuale
Insegnamento 8: La Ruota Coronaria
Insegnamento 9: Rinnovazione Vitale
Insegnamento 10: La Vincita sulla Paura
Insegnamento 11: Il Risultato del Potere
Insegnamento 12: Il Cammino Reale
Insegnamento 13: La Voce del Silenzio
Insegnamento 14: Il Terzo Occhio
Insegnamento 15: Il Loto di Mille Petali
Insegnamento 16: I Fiori dell'Etere  

 

Insegnamento 1: L'Etere Cosmico

1

 

La potenza energetica dell'Universo è quella che dà origine ai sette eteri cosmici, come Dio, Uno nella sua origine, si divide in sette raggi.
L'energia di questi sette raggi ed il suo potere è quello che sarà spiegato.
Questi sette eteri arrivano al nostro sistema planetario, impregnano agli astri ed ai pianeti, e questi a sua volta rovesciano il suo influsso sulla Terra.
I sette eteri sono:

N° 7:  Etere Odorifero
N° 6:  Etere Gustifero
N° 5:  Etere Luminifero
N° 4:  Etere Tactifero
N° 3:  Etere Sonorifero
N° 2:  Etere Dimensionale
N° 1:  Etere Sintetico

Il N° 1 si chiama sintetico perché riunisce in sé a tutti gli altri.
Ognuno di questi eteri o vibrazioni che, come si è visto, sono uno, fondamentalmente, vibrando si frange in forme e colori.
Il N° 7 è fisicamente giallo ed astralmente arancione.
Il N° 6 è fisicamente bianco ed astralmente violetto.
Il N° 5 è fisicamente rosso ed astralmente rosso.
Il N° 4 è fisicamente azzurro ed astralmente verde.
Il N° 3 è fisicamente nero ed astralmente azzurro intenso.
Il N° 2 è fisicamente senza colore ed astralmente giallo.
Il N° 1 è fisicamente senza colore ed astralmente riassume in sé lo spettro di tutti i colori.
Il N° 7 ha forma quadrata e come elemento gli corrisponde la terra.
Il N° 6 ha forma di mezza luna invertita;  gli corrisponde l'acqua.
Il N° 5 ha forma triangolare;  gli corrisponde il fuoco.
Il N° 4 ha forma spirale;  gli corrisponde l'aria.
Il N° 3 ha forma circolare;  gli corrisponde l'etere.
La forma del N° 2 e del N° 1 si darà opportunamente.
Non vuole dire che ognuno di questi eteri siano completamente separati degli altri;  una molecola di etere composta, per esempio, di otto atomi, ha quattro di etere predominante ed uno di ognuno dei restanti.
Quello che conosce l'abile maneggio di queste forze è padrone del potere dell'Universo.
Essi hanno il suo sedile nei Centri di forza astrali o ruote eteree e nel corpo fisico sono depositati nei gangli, plessi e ghiandole, e da lì influiscono vantaggiosamente o disavvantaggiosamente sull’Essere.
I sette eteri hanno nel corpo astrali altrettanti centri corrispondenti.
Nel corpo fisico questi sette centri di forza stanno tutti depositati, sinteticamente nel cervello ed ampiamente attraverso la colonna vertebrale.
Il potere di questi centri è neutro.
Le combinazioni di questi eteri tra sé danno vita ad altri quaranta nove centri di forza, il centro dei quali è depositato nel cuore ed agiscono sull'Essere con una forza negativa;  questo centro ha altri cento un centri di forza che sono quelli che dirigono e raggruppano tra sé ai vasi sanguinei.
I centri di forza restanti sono settanta due;  provengono dalle combinazioni degli eteri neutri e negativi, e sono positivi. Il suo centro sta nell'ombelico, un po' più su degli organi genitali e dirige il sistema nervoso dell'Essere.
Questi settanta due centri hanno nel corpo umano settanta e due mille centri secondari.
Le ruote eteree si riflettono nel corpo astrale, nonostante appartenere al corpo energetico e non sono divise, bensì sovrapposte una sull’altra, emergendo la predominante.
L'etere cosmico, nel corpo fisico, è depositato nella regione coccigea. Quando le ruote eteree acquisiscono forza ed entrano ad agire, questa dormita principessa si sveglia e si alza, salendo attraverso la spina dorsale o, per meglio dire, attorcigliandosi fino ad arrivare al cervello e svegliando nell'Essere la sua vera e reale natura.
Ascende per la destra e discende per la sinistra; la destra è positiva, la sinistra negativa. Questo salire e scendere dall'etere cosmico si chiama la salita del “IHS al Monte”; e la sua discesa, la discesa alla “Tomba della Madre”.
Il primo centro fisico che si sveglia è il plesso sacro.
Il secondo centro fisico che si sveglia è il plesso splenico.
Il terzo centro fisico che si sveglia è il plesso solare.
Il quarto centro fisico che si sveglia è il plesso cardiaco.
Il quinto centro fisico che si sveglia è il plesso laringeo.
Il sesto centro fisico che si sveglia è il plesso carotideo.
Il settimo centro fisico che si sveglia è il plesso coronario.
Essi sono come la radice della pianta; il fiore germoglia nell'astrale.
Il plesso sacro riflette il suo spettro astrale all'altezza degli organi genitali ed è in sintonia col naso, coi piedi e coll'odore dell'individuo.
Il plesso splenico nasce sopra dagli organi genitali, attraversa il fegato e la milza e riflette il suo spettro astrale nel fianco sinistro; ha influenza sulla lingua, sul sapore e sulle ginocchia.
Il plesso solare nasce nell'ombelico, attraversa il plesso solare fisico e riflette il suo spettro astrale nello stesso centro; ha influenza sugli occhi, sul colore ed sui gomiti.
Il plesso cardiaco nasce nella regione dall’appendice xifoidea, attraversa il cuore, si riflette nel centro del petto e ha influenza sulla pelle, sul tatto e sulle mani.
Il plesso laringeo nasce nella base dalla gola in forma biforcata, attraversa la cartilagine tiroidea e si riflette nello spettro astrale in tutta la regione della gola fino all'altezza della bocca; ha influenza sugli uditi, sul suono e sulle anche.
Il plesso carotideo nasce nella regione dell'osso frontale, attraversa l'ipofisi e riflette il suo spettro astrale sulla fronte; avrà influenza sulle ali future, sul senso dimensionale e sulle spalle.
Il plesso coronario è depositato nella ghiandola pineale o epifisi, ed influirà, al suo tempo, su determinati organi e sensi dell'Essere.

2

 

 

Insegnamento 2: La Ruota Sacra

I molti testi che trattano sul potere cosmico depositato nel corpo umano non si sono messi mai d’accordo per determinare esattamente la regione dove queste forze risiedono. Bisogna procurare allora essere più chiaro possibile.
Nella regione coccigea si trova il triangolo dove riposa il magno potere dell'etere universale.
Questo punto si riflette nel corpo astrale nella forma d’un triangolo risplendente. Dice un antico filosofo: “Più che il brillare di cento suoli insieme è la luce di Kundalini”.
Gli indù abituano chiamare Kundalini a questo segreto potere.
Quando l'etere cosmico prendi forza, per meglio dire, trova libero passo per salire attraverso la spina dorsale, ascende per la destra, attorcigliandosi nei nervi del gran simpatico, si stabilisce nell'ombelico primo, nel cuore dopo e nel cervello infine; e discende, sempre attorcigliandosi, per la sinistra.
Il movimento della salita è positivo o solare; quello di stabilizzazione è neutro o del fuoco; e quello della discesa è negativo o lunare.
Gli Esseri Divini hanno costantemente il sedile dell'etere cosmico nel cervello. Gli esseri d’alta evoluzione spirituale hanno il sedile dell'etere cosmico nel cuore e non scendono di lì.
Negli esseri ordinari, ancora quando il potere sale fino al cervello, ritorna dopo di discendere lentamente alla camera sacra o regione coccigea.
Quando l'etere ascende, si respira per la fossa nasale destra e quando discende, per la sinistra. Per quel motivo, tutte le azioni che hanno bisogno di spinta o forza, per esempio, mangiare, camminare, lavorare, devono accompagnarsi dalla respirazione per la fossa nasale destra, mentre le azioni che richiedono calma, come digerire, dormire, guarirsi da una malattia nervosa, dovranno accompagnarsi dalla respirazione per la fossa nasale sinistra.
Sopra della regione coccigea, nel plesso sacro, sta la radice della prima ruota eterea o ruota sacra. Questa è l'unica che si riflette nel corpo astrale come un fiore coi petali caduti. Il suo colore, quando non c'è maggiore attività, è giallo solcato di ramificazioni rossicce ma quando entra in attività diventa di un colore rosso arancione.
Se la forza che muove alle ruote è positiva, vanno girando, come vortici, di sinistra a destra, mentre se la forza che li spinge è negativa girano a destra a sinistra.
Le tonalità di colore variano sempre tra il giallo arancione ed il rosso, e quando sta in piena attività si vedi come una croce di malta arancione e rossa.
Quando sta in riposo è di un carino colore giallo e di forma quadrata, forma che adottano tutte le manifestazioni dell'etere odorifero.
Questo centro di forze è quello che dà il suo odore caratteristico ad ogni persona. Agisce particolarmente sugli organi genitali e la locomozione. Si riflette nei piedi e nella punta del naso e comunica col centro della terra.
Il pianeta che ha un preponderante potere d’emanazione su questo centro è Mercurio. Gli indù lo chiamano il centro del potere della generazione e della rigenerazione; quindi dipingono in lui un elefante bianco che porta sul lombo al Bambino Creatore o principio vitale della terra.

3


Insegnamento 3: La Ruota Controllo

Nella Ruota che si descriverà è depositato il potere di assorbimento e di repulsione delle forze cosmiche. Quindi, nessuno osa parlare con precisione di lei in pubblico perché sarebbe molto pericoloso l'uso di questo potere in mani inesperte; inoltre, non tutti gli studenti di filosofia esoterica sono concordi definendo i suoi effetti né sul luogo dove è depositato.
Gli indù la situano tra l'ano e gli organi genitali, e la considerano supplementare della Ruota Sacra; gli occidentali, invece, l'ubicano nella milza e gli attribuiscono il potere d’assimilazione e distribuzione dei raggi solari nell'organismo umano.
Sopra degli organi genitali, più esattamente nella regione pubica, nasce questo filamento che sale come ramo biforcato alla milza ed al fegato per unirsi dopo nel plesso splenico e manifestarsi nell'astrale come una meravigliosa ruota di cangiante colori. Quanto più rapida è la sua marcia tanto più si fondono tra sé i colori formando come un arcobaleno velato per una garza bianca.
Quando questa ruota sta in riposo si presenta di un colore bianchiccio ma di un bianco sfumato di violetto, con tre begli petali alla destra e tre alla sinistra, di colore vermiglio.
Il colore bianco violetto predomina quando la ruota gira rapidamente perché il colore violetta corrisponde a una vibrazione maggiore, essendo il colore bianco vermiglio più intenso quando la ruota diminuisce la sua velocità poiché il colore rosso denota lentezza.
Il pianeta Venere ha poderosa influenza su questo centro; quindi domina le ginocchia, che costituiscono il deposito dell'acqua nell'essere umano; è il centro del gusto e del sapore che si stanzia sovrano nella bocca dell'uomo. L'organo che gli appartiene è il fegato; il plesso, lo splenico; le ghiandole, le surrenali.
Ha un doppio potere, rappresentato come due quarti di luna; il quarto di luna inferiore è custodito per il Drago, simbolo del potere superiore che non permette all'uomo un potere maggiore di quello che può sopportare.
Per questa ruota esce il corpo astrale nelle ore di sonno e di distacco. Quindi corrisponde al piano astrale.
Il suo potere è quello di contrazione; per di lì entrano nell'essere tutte le forze cosmiche, tutti i poteri costruttivi e distruttivi; è il controllo di tutto il sistema dell'uomo. Mantiene l'armonia tra il piano fisico ed il piano l'astrale e per di lì si elimina, durante le ore di sonno, gli elementi sovrabbondanti o negativi.
Non può effettuarsi il distacco del corpo fisico né dirigersi l'astrale senza dominare questo centro.
È questo centro quello del dominio personale; mediante lui si rinchiude l'essere in sé stesso, o si apre alla vita.
Sta sempre lì, seduto su quella soglia, Lo Spettro della Soglia, il nemico implacabile di quello che vuole trascendere i limiti umani per ostacolare il passo ai mondi superiori.

4

 

Insegnamento 4: La Ruota Solare

Tutto il potere del piano energetico è riassunto in questo centro di forza. Vero sole del sistema umano e personale di ognuno degli esseri viventi, attrae e respinge continuamente ed irresistibilmente.
Per questo centro l'uomo cresce e si fa forte; anela, lotta e conquista, e per questo centro la volontà e la forza decrescono; con lui va il potere e la distruzione. Quando crea e costruisce, questo potere brilla ed emana dagli occhi; quando decresce e distrugge è eliminato per l'ano; quando si stanzia e concentra, per prendere nuova forza, lo fa nei gomiti.
La sua forma caratteristica è il triangolo; questo oscilla secondo il movimento del potere espresso.
Con questa ruota luminifera va la luce ed il caldo, le varianti forme, l'espressione multipla delle cose create ed il fuoco, il divino Agni che tutto distrugge, affinché la natura e la forma siano rinnovate continuamente.
Marte è il pianeta che influisce e l'animale simbolico di questo segno è un montone oscuro o un forte leone.
Ma la cosa più meravigliosa che questa ruota sono i suoi varianti colori: quando riposa è rossa, terribilmente rossa; unicamente nell'essere che ha eliminato ogni passione è completamente verde; quando si mette in movimento, i suoi dieci petali si fondono tra sé e danno l'illusione che è alternativamente rossa e verde. Ma quando crea o costruisce, il rosso diventa più intenso, come se fosse sangue vivo ed il verde, più brillante, come un campo inondato di raggi dal sole.
Quando distrugge, questa ruota è terribile; il suo colore diventa cenerino, come il cielo quando è coperto per spesse nuvola; e quanto più rapidamente gira, più oscura Lei ritorno e è solcata per lampi brillanti.
Questa ruota diventa questo colore poco prima della morte dell'uomo.
Le tre ruote descritte relativamente corrispondono alle parti dense dell'essere ed ai piani cosmici: Fisico, Astrale ed Energetico.

5

 

Insegnamento 5: La Ruota del Cuore

Il cuore umano rinchiude il segreto dell'Universo secondo i nostri insegnamenti e, veramente, il potere che di lui deriva e che si riflette nell'astrale, con la più bella delle ruote, è primordiale.
Bene hanno detto gli indù che la dea che regna in questo centro di forze è di colore giallo e che ha tre occhi perché il potere del cuore crea, conserva e distrugge; è mentale, astrale e fisico.
Quando crea si unisce con l'oggetto creato, si assimila con lui, si trasforma in lui e regna sul mondo con quella forza che tutti conoscono e che si chiama amore.
Quando conserva, tutto l'abbellisce e dà quella tintura di attrazione che fa che le cose conosciute sembrino distinte ed abbiano sempre in sé qualcosa di nuovo che anteriormente non si fosse notato; è fonte dell'arte, dell'estetica, del ritmo, in una parola, di tutto quello ch’è bello.
Quando distrugge, odia, taglia lacci, rompe barriere, si allontana, si annoia, ammazza, fa soffrire e fugge; per questo potere si cela, si rompono giuramenti e promesse, si invidia, si tradisce e finalmente, si muore.
L'elemento che presiede a questa ruota è l'aria; e ha influenza sul corpo fisico, sulla pelle e sulle mani, ed è lo stimolatore del tatto.
Questo centro nasce nell’appendice xifoidea ed attraversa il cuore, esce per il centro spinale dalla regione cardiaca e brilla, nel mondo astrale, come un rutilante vortice di dodici petali.
Quando distrugge, il suo colore è quello del fumo; quando conserva, è verde azzurrato; quando crea, è brillante com’il sole. Quando rimane immobile, ha una forma esagonale; l'esagono è del colore del fumo, la ruota dove è specchiato è di colore verde azzurrato, ed i petali sono di colore rosso.
I testi orientali collocano in lui un'antilope nera.
Il pianeta che accompagna a questo centro di aria, di soffi che allontanano ed avvicinano, è Giove e la ghiandola che gli appartiene nel corpo umano, è il timo; il plesso è il cardiaco e gli organi sono i polmoni ed il cuore.
Nell'etere astrale, sotto alla gran ruota del cuore, si vede muoversi un'altra piccola ruota; questo nella maggioranza degli uomini si nota come un petalo di rosa; ma negli esseri che cominciano a sviluppare le sue facoltà interne e particolarmente in quelli che prendono l'abitudine della meditazione, questa piccola ruota addizionale prende la forma di una rosa aperta di otto petali. Quando non è ben sviluppata, quattro petali sono di colore rosato e gli altri quattro di colore oscuro. I Rosacroce presero di questa immagine il suo meraviglioso simbolo.
Qui si trova la tomba della Madre Divina e qui si stanzia la forza eterea negli esseri evoluti, quelli che non devono oramai depositarla nel plesso sacro.
Questo potere dirige la circolazione del sangue e riparte i vasi sanguinei in quaranta nove gruppi, ognuno presieduto per un potere caratteristico.

6

 

Insegnamento 6: La Ruota Sonorifera

Nella base della gola sta la radice della poderosa ruota dominatrice dell'etere atmosferico terrestre; attraversa la cartilagine tiroidea, si attorciglia attorno alle ghiandole tiroidee, esce per la regione del mento, riflettendosi nell'astrale all'altezza della gola.
Questa ruota accompagna ai tutti i suoni, dal più tenue fino al più intenso.
Ella creò gli uditi e ha influenza su essi, copiando questi, dal suo modo di ondulare, la forma spirale dell'orecchio e dell’udito interno. Genera dalle piccole spirali che producono i suoni deboli fino ai più grandi che generano i più forti, essendo ella rappresentata nel corpo fisico per la forma delle anche e per l'influenza che esercita su queste.
Il suo color etereo è, quando sta in riposo, azzurro verdognolo con piccole strie rosate o nere; quando comincia a muoversi, l'azzurro diventa sempre di più intenso e quando raggiunge uno stato di perfetta armonia vibratoria, è d’un colore argentato, esattamente del colore delle onde del mare quando incide su esse, in una notte serena, la luce della luna piena.
Quando ella raggiunge un alto e negativo stato vibratorio, l'azzurro diventa indaco e nero, ma un nero brillante. Questo ultimo è una piccola prova di quello che sarà la meravigliosa vibrazione universale nell'ora del Gran Riposo, del Mahapralaya.
Non ha questa ruota una relazione diretta coi sensi astrali né coi sensi fisici bensì diretta coi sensi mentali ed sotto il suo dominio si sviluppa lo stato intellettuale e razionale dell'Umanità.
Questa ruota ha influenza sulle ghiandole tiroidee e paratiroidee che sono quelle che regolano l'energia dell'essere. La tiroxina che influisce sul metabolismo generale accelerandolo, aiuta allo sviluppo intellettuale ed al suo rapido funzionamento; come la paratiroide che fissa e regola il calcio sanguineo insieme alla vitamina D, è quella che mantiene l'energia nella circolazione sanguinea.
Molte malattie di squilibrio cellulare sono esclusivamente prodotto di mancanza o eccesso dei suoi ormoni nell'organismo.
Quindi, l'apogeo del dominio di questa ruota non consiste in arrivare ad un alto stato vibratorio che non seria più che distruzione bensì consiste in mantenere uno stato armonico ed ondulato di vibrazione.

7

 

Insegnamento 7: La Ruota Visuale

La sostanza mentale ha il suo sedile astrale nella ruota visuale che, per la sua importanza, sintetizza già in sé le ruote descritte. Mediante lei può ottenersi la Suprema Visione della Conoscenza spirituale.
Il sedile fisico di questo etere che può chiamarsi “dimensionale”, perché scappa dalle leggi fisiche ed energetiche e si governa con leggi puramente mentali, sta nell'ipofisi, ripercuote sul cervello, si riflette nel cipiglio e ha influenza sulle spalle (ali dell'uomo futuro).
Il volume astrale di questa ruota è molto maggiore, ancora ordinariamente, che quello delle altre ruote.
Quando sta in riposo presenta l'aspetto di due grandi ali aperte; di qui il simbolismo dell'elmo alato di Mercurio e quello delle Walkirie.
Quando si muove ha l'aspetto di una ruota infossata nel mezzo. Il suo colore, di una parte, è azzurro rosato e dell'altro giallo rosato. Ma quando vibra altamente è di un bianco indescrivibile.
Muovendosi, questa ruota emette radiazioni che aumentano o diminuiscono secondo la rapidità del movimento. Leadbeater gli attribuisce settanta sei vibrazioni; ma questi dipendono, come si è detto, della potenzialità del movimento.
Questa ruota sta in contatto diretto collo stato intuitivo dell'universo, in lei ha sedile la volontà.
Tutto quello che si vede nel mondo fisico, astrale o mentale, è soggetto al controllo della stessa; per quel motivo la chiaroveggenza astrale o mentale è dovuta allo sviluppo di questo centro di forze.
Il pianeta che gli corrisponde è la Luna.
L'animale che la simbolizza è la farfalla, per la similitudine che ha colla ghiandola ipofisi. Alcuni testi assegnano questa ruota allo scarabeo, al cigno od ad un uccello. Quindi, motivo gli abitanti dell'isola di Pasqua, discendenti dei lemuriani e degli atlantici che erano spontaneamente chiaroveggenti, veneravano come Suprema Divinità all'immagine dell'uccello che, con le sue ali aperte, simbolizza e si assomiglia a questa ruota.

8

 

Insegnamento 8: La Ruota Coronaria

Questo centro di forze si chiama Ruota Coronaria perché appare nell'aura posizionata sulla testa in forma di caschetto.
È di colore bianchissimo ma il suo centro è colore oro, circondato di dodici petali principali e dopo, esattamente come i petali di un fiore, continuano ad aumentare di numero fino ad arrivare approssimativamente a circa mille radiazioni.
Le squame che adornano l'acconciatura della testa del Buddha significano la Ruota Coronaria; questo stesso voleva simbolizzare l'acconciatura dei Faraoni, l'abitudine delle donne cristiane d’entrare al tempio colla testa coperta ed il cerimoniale ebreo che impedisce di officiare con la testa scoperta.
Questa ruota è posizionata coi petali verso giù, specialmente quando l'essere sta in meditazione o in stato di mistica passiva come nel caso delle meditazioni del Buddha; ma quando lavora e rovescia forze spirituali, i petali si alzano e formano come una meravigliosa aureola, molto simile alla che adorna la testa dei Cristi bizantini.
In questo caso, il colore, di bianco si trasforma in risplendente come il sole e, secondo il lavoro spirituale che sviluppa, si va sfumando con tutti i colori formando come un unico colore sintetico che potrebbe chiamarsi violetto.
Il pianeta caratteristico di questa ruota è il Sole e la sua qualità essenziale è la materia in sé; come gli indù, Purusha e Prakriti insieme.
Nel corpo fisico, questa sostanza si stabilisce nella ghiandola pineale, ha influenza sul plesso coronario e vibra attraverso la spina dorsale utilizzando il suo midollo.
Il mondo spirituale si comunica mediante questo potere coi tre mondi: il mentale, l’energetico ed il materiale. Quindi, il suo sviluppo implica un'alta evoluzione spirituale e conferisce ai suoi possessori il dono della saggezza spontanea o scienza infusa.
In questo centro di forze sono riassunti e sintetizzati tutti gli altri centri descritti negli anteriori insegnamenti.
I Libri Vedici spiegano l'unione dei sette centri in uno, descrivendoli come sottilissime fibre sovrapposte un'alle altre.
Dicono che l'etere lì posizionato è fino come la centesima parte della fibra del fusto del loto; che l'etere posto in lui è tanto sottile quanto la millesima parte della punta di un capello e brilla come la luce di tutti i soli insieme; che un altro etere, posto in questo secondo, è sottile come la dieci milionesima parte della punta di un capello.
I testi Vedici attribuiscono alla sintesi di questi tre centri di forze aspetto femminile ed ad altri tre, rinchiusi in essi, aspetto maschile poiché dicono che questi sottilissimi eteri penetrano attraverso i tre lingam verso il luogo della liberazione.
Quando l'etere individuale penetra lì e si unisce all'etere cosmico, quell'incantatrice sostanza, la luminosa Kundalini, intraprende lentamente il ritorno verso la primitiva dimora della Ruota Sacra.

 

Insegnamento 9: Rinnovazione Vitale

Un potere intenso e terribile emana continuamente del plesso sacro per mantenere costantemente la vita nell'uomo; parte di queste forze si depositano negli organi genitali.
Queste forze si concentrano nella regione coccigea com’una carica elettrica e lì ispingono la formazione delle cellule spermatiche e germinali posizionate nei testicoli e nelle ovaie.
Mediante queste ghiandole si effettua la generazione ma l'azione di generare non è la sua unica finalità.
La scienza, in questi ultimi anni, ha provato che le ghiandole genitali, oltre alla funzione esterna, hanno una funzione endocrina che produce gli ormoni che eccitano e stimolano il sangue.
Questa secrezione interna si rovescia direttamente nel sangue; dell'abbondanza o scarsità di questi ormoni dipendono la conservazione, l'equilibrio e la gioventù dell'organismo.
Quale è il segreto potere che inesorabilmente, ancora senza esistere malattie organiche, mina all'uomo e l'invecchia?
Perché nella vecchiaia decrescono le forze genetiche mentre nella gioventù sono attive?
Perché lo stimolo sessuale attiva dette ghiandole ed arricchisce il sangue con gli eccitanti ormoni della gioventù.
L'essere, cosciente di questo potere segreto, non deve stimolare solo le sue ghiandole quando lo spinga l'istinto sessuale, bensì deve potere farlo mediante la cosciente azione della sua volontà.
Bisogna ristabilire quello che rigenerò e migliorare quello che è decaduto nel fisico mediante l'esercizio di rinnovazione vitale che si chiama trasmutazione.
Il plesso sacro riceve direttamente le sue forze della ruota sacra eterea e quando, mediante l'esercizio, si produce la trasmutazione, il centro astrale si mette in diretta comunicazione col centro della terra dove esiste il centro di forza rinnovatrice e vivificatrice di tutto il pianeta, riassumendo di lui un'energia poderosa che, rovesciandosi nell'organismo attraverso il plesso sacro, sveglia e ringiovanisce totalmente all'essere.
Questo fuoco etereo, energia del pianeta e rinnovatore di energie umane, sta magistralmente descritto nel romanzo “Ella” di Rider Haggard.
Anche la scienza moderna, basandosi su questo principio, ha cominciato a praticare innesti di ghiandole genitali di animali giovani in persone decrepite per rinnovarli le energie; ma questi esperimenti saranno relegati alla dimenticanza perché allo stesso tempo che ringiovaniscono all'essere ritardano il suo progresso spirituale.
Il ringiovanimento scientifico futuro sarà effettuato con energie cosmiche e radiazioni terrestri in forma di onde ultracorte.
Da età immemorabili le religioni e filosofie hanno legato strettamente il controllo della funzione genitale collo svolgimento spirituale.
È indispensabile fermare tutte queste forze affinché non si rovescino esternamente ma mediante l'azione della resistenza, si vedano forzate a cercare nuove vie ed a rovesciarsi direttamente nel sangue per arricchirla di forza e vitalità. Il liquido seminale, vero elisir della vita, ha il valore della vita stessa.
La continenza sessuale è la cosa più consigliabile per la trasmutazione ma senza determinati esercizi non basterebbe la continenza per tramutare queste forze esterne in forze interne. Inoltre, questa forza interna deve trasformare la materia in energia e l'energia in mente mediante questi esercizi.
Il progresso nello svolgimento di questa Ruota si verifica per mezzo delle emanazioni odorifere dell'individuo.
La trasmutazione depura il sangue e rinnova i tessuti e, mentre questo processo si effettua, la pelle elabora un sudore fetido, a volte insopportabile, specialmente nei piedi. Proseguendo l'esercizio, l'odore continua a cambiare gradualmente: primo a latte fresco, quell'odore caratteristico dei bambini; più avanti, odore di pulito, come normalmente si dice; e finalmente, il corpo, rigenerato, esala un profumo di fiore, qualcosa di simile al nardo.
I piedi particolarmente non hanno fetore nelle persone pure e caste né negli organi genitali.
Le donne esprimono i suoi desideri sessuali mediante una secrezione odorosa delle ghiandole di Bartolino; ma nelle donne pure, queste ghiandole emettono un profumo di giglio. Si dice di una donna virtuosa e casta che “odora di giglio”.
Si sa che l'esercizio di rinnovazione vitale preserva le cellule organiche dalla decomposizione; lo testimoniano in certi casi particolari i molti corpi di santi di tutte le religioni che rimangono incorrotti ed emettono soave fragranza.
Non solo il corpo per sé si sensibilizza coll'etere odorifero ma anche con gli odori esterni.

 

Insegnamento 10: La Vincita sulla Paura

Il corpo astrale forma alcuni vortici protettivi che circondano al corpo fisico e si concentrano specialmente sul plesso splenico. Questi vortici limitano all'essere umano; non permettono che questo esca dal circolo tracciato per il mantenimento della personalità ed unicamente lasciano penetrare nel sistema dell'uomo quelle forze che sono indispensabili per il mantenimento dell'essere, la sua amplificazione mentale ed il suo sviluppo spirituale.
L'uomo che sapesse maneggiare a volontà la sua Ruota Controllo sarebbe completamente padrone di sé stesso perché ammetterebbe unicamente quelle forze che potessero mantenere il perfetto equilibrio tra tutte le sue parti: la fisica, la mentale e la spirituale.
La paura è quello che ha influenza su lui ed ostacola che entrino in accozzaglia forze cosmiche estranee all'intimità dell'uomo. Senza paura, l'uomo non sarebbe cauto; senza paura, l'uomo non si sarebbe sforzato per riuscire un benessere e ripararsi di pericoli e malattie. In sintesi, nei primi tempi dello svolgimento umano la paura fu il maestro che spinse agli esseri a cercarsi a se stessi; mediante la paura alla morte l’uomo trovò l'esistenza di una vita futura; mediante la paura alla malattia l’uomo trovò  il modo di curarli; mediante la paura, l’uomo imparò a premunirsi dal pericolo e a stimolare la civilizzazione che la società oggigiorno gode. Ma questa paura, prima controllatrice, è diventata ora come lo spettro della Soglia, come il nemico che si intromette al passo dell'uomo per dirgli: “Non passerai di qui”.
È indispensabile ch’il discepolo che vuole conquistare i poteri astrali e spirituali sia padrone della paura, sia padrone del Ruota Controllo.
La paura è come un tossico leggero e vantaggioso che lascia entrare attraverso la Ruota Controllo un'onda cosmica negativa che lo scuote e lo mantiene in guardia. Ma come il tossico che non fa effetto, la paura in piccola quantità lascia penetrare attraverso la Ruota Controllo grandi quantità d’onde negative che distruggono all'essere.
Non solo la paura entra attraverso Ruota Controllo ma entrano anche tutte le onde che contribuiscono al mantenimento dell'essere.
Mediante l’opportuna volontà ed il costante esercizio il discepolo domina queste forze e non lascia entrare più delle necessarie per il mantenimento del suo equilibrio. Quando questo potere è molto sviluppato l’uomo può attrarre quello che desidera e respingere quello che gli sia importuno: questo lo simbolizza la spada posizionata sul femore sinistro dei cavalieri, e gli indù dicono che i nemici si eliminano traverso la milza.
Questo potere non allontana solo le forze esterne ma anche permette all'uomo che per di lì faccia uscire il suo corpo astrale e salga ad altre regioni.
Questo centro forma vortici chiari e risplendenti attorno al corpo astrale, ma quando sta in deficit si impregna di ondulazioni lente che formano macchie, pieghe ed oscurità.
Lì nascono tutte le malattie fisiche, nervose e mentali che non sono altro che una corrente negativa che si concentra ed aspetta il momento opportuno per infiltrarsi nel corpo fisico e distruggerlo parzialmente o totalmente.

 

Insegnamento 11: Il Risultato del Potere

Chi abbia un petto risplendente, chi abbia sviluppato il plesso solare, corrispondente alla Ruota Solare, bene può dire che con lui vanno la forza ed il potere.
Questo terribile centro proporziona al discepolo ch’ha potuto svilupparlo il valore di conservare o distruggere quello ch’egli possiede.
Disse Cristo: “Io posso distruggere il Tempio e riedificarlo in tre giorni”.
Una forza straordinaria esce da questo plesso quando sta in attività, dando all'essere un vigore irresistibile, un'attrazione immensa, uno splendore ed un magnetismo molto forte che si rivelano in tutti i suoi atti.
Ma se questo centro di fuoco è indovutamente centralizzato, distrugge tutto quello che sta intorno, distrugge e crea la distruzione, la morte e la rovina.
In entrambi i casi l'essere agisce com’un potente imano che attrae alle cose e agli esseri, e questi rimangono sommessi alla sua volontà.
Il potere magnetico e le virtù curative di certi esseri derivano da questo centro. Quando Cristo realizzava i suoi prodigi e le sue meravigliose cure, faceva questo per mezzo della Ruota Solare. Mesmer, scoprendo il potere curativo dell’imano, non si rendeva conto ch’il vero imano che dava salute ai malati era il plesso solare di lui stesso.
Tutti gli stati di ipnosi e di suggestione si ottengono così, utilizzando gli occhi, che costituiscono la parte esterna di questa forza. Così, i malvagi che con potere psichico danneggiano ai suoi simili lo fanno dello stesso modo; gli antichi chiamavano “portare la iettatura”, “danno”, “magia nera”, eccetera a questa operazione negativa della Ruota Solare. 
Con questo centro ben sviluppato, i profeti attraggono ai discepoli dietro di sé ed i dirigenti di paesi trascinano alle moltitudini. È come la fiammata di fuoco che uscendo d’un uomo brucia tutto quello che lo circonda.
Questo potere crea o distrugge.
Dà agli esseri ben intenzionati materia per riuscire i suoi sani propositi ed i suoi trionfi; proporziona ai cattivi i mezzi per realizzare vendette, per rendere effettive le sue maledizioni ed infine fare che si rovinino a se stessi in un trasporto di colera. Questa collera è la parte cenerina ed inferiore di questo centro.
 Per sviluppare il plesso solare sono necessari diversi esercizi; alcuni di questi esercizi si realizzano colla testa scoperta al sole.
Il sole è anche benefico o dannoso.
È benefico se la mente superiore sta svegliata ed attenta; è dannoso se l'essere si addormenta e lascia che da solo si attivi il piccolo cervello, o plesso solare.

 

Insegnamento 12: Il Cammino Reale

Si è detto che l'amore è il principio ed il fine del Sentiero; per quel motivo, il Sentiero Reale è quello dell'amore.
Pagine intere sarebbero necessarie per spiegare il magno potere del cuore. Molti mistici, senza sviluppare altri centri anteriori, sono arrivati alla liberazione spirituale aprendo solamente il magnifico fiore del cuore.
Inoltre, questo centro riunisce in sé a tutti gli altri centri e tutto il nettare della realizzazione fluisce dalle sue quaranta nove fonti.
Ancora in un essere non abituato alla meditazione ed alle speculazioni spirituali, questa fiamma interiore si accende colla sua pura lucentezza col colore dell’oro ma per l'esercitante, per quello che si applica al suo svolgimento interiore, questa forza si trasforma in rutilante stella.
La Ruota del Cuore non solo attrae come la Ruota Sacra, modella come la Ruota Controllo e vivifica come la Ruota Solare bensì assimila coll’amore all'oggetto che deve essere attratto, e si trasforma in questo oggetto.
Sono innumerabili i racconti di questa classe nella storia dei grandi esseri che si perfezionarono mediante l'esercizio della devozione e dell'amore. È sufficiente leggere la biografia di Rama Krishna per accertarsi di ciò. Amorevolmente il devoto meditava sulle immagini dei fondatori delle grandi religioni; gli erano apparsi, vedeva le sue immagini ed, infine, le visioni penetravano in lui o, per meglio dire, egli si trasformava in esse.
È tanta l'energia che deriva da questo centro che ripercuote sul corpo fisico con meravigliosi aspetti strani. Per amore a Cristo, molti santi cristiani sentirono tanto vivamente la sua passione e si trasformarono di tale modo in Cristo che mostrarono visibilmente questa unione. Gli stigmi di San Francesco d’Assisi, la trasverberazione del cuore di Santa Teresa di Gesù, la spina della corona inchiodata nella fronte di Santa Rita di Cascia.
Elena Petrovna Blavatsky sentiva tanto affettuoso affetto per i suoi Maestri che l'amore la superò fisicamente, originando una piaga misteriosa sotto il suo cuore.
Man mano che aumenta la forza di questo centro, abbraccia tutte le sofferenze degli esseri che lo circondano si estende a città e nazioni intere. Una Ruota Cardiaca perfettamente sviluppata abbraccia ai dolori di tutti gli uomini del pianeta come immense ali protettive; quindi si dice che Cristo portò sulle sue spalle tutti i dolori dell'umanità e che Krishna aveva, stampate in sé, l’immagini di tutti gli uomini.
Questo magnifico potere fa che si realizzino immense opere di carità; all'uomo che lo possiede gli dà forza per vincere tutti gli ostacoli e per realizzare grandi opere in beneficio di quelli che soffrono.
Così come questa Ruota ha un meraviglioso colore oro e sembra un'immensa stella nel suo aspetto benefico e superiore, anche è terribile nel suo aspetto contrario.
In un essere perverso che abbia questo Centro sviluppato, la sua immagine è come quella d’un cielo coperto di dense ed oscure nuvole.
Come l'altruismo ed il disprezzo per le offese ricevute è il principio dello sviluppo positivo di questo centro, il rancore e la gelosia lo sviluppano negativamente.
In un principio è come una fiamma rossa che distrugge nelle sue prossimità; dopo è come un fumo asfissiante che distrugge a tutto quello che lo circonda. Queste grandi passioni si estendono, a poco a poco, fino ad abbracciare collettività intere e portarle alla rovina. Un essere di tale natura è capace di tutto e finisce rovinandosi a sé stesso, impregnando tutto il pianeta della sua malefica influenza.

 

Insegnamento 13: La Voce del Silenzio

Vishudda, il centro della gola, influisce unicamente sui corpi mentali.
La vibrazione è il suo unico derivato. Per quel motivo rinchiude in sé il più soave, il più sottile, il più terribile dei poteri.
Questo centro si chiama “La Voce di Dio”; “Il Verbo”, “Il Nome Ineffabile”.
Tutti quelli che lo conquistano –e sono pochissimo sono padroni delle forze atmosferiche ed dei suoi derivati; ma una misericordiosa legge impose che in realtà fossero molto pochi quelli che lo dominino perché una sola parola di questi esseri potrebbe causare la morte di molti.
È un laccio energetico che, uscendo da Kundalini, si attorciglia nelle anche e si alza lanciando davanti a sé una corrente che è come un letale colpo di pungiglione.
Questo è un potere, vero raggio della morte che alcuni Iniziati Lunari hanno posseduto.   
L'energia negativa del Cosmo, i centri laya posizionati nel vuoto stellare, quella che gli astronomi vedono come immensa macchia nera si mette in diretto contatto col Centro Laringeo mediante la modulazione della voce sperimentata.
Come un dio che chiama e sveglia ad una dea addormentata, il terribile potere è lanciato dal Centro Laringeo al Centro Sacro e lì si vivifica nella forma suddetta.
Un uomo trovò, mediante un apparato in forma di nodo scorsoio che finiva in forma di pungiglione, come attrarre una forza potenziale e lanciarla in forma attiva; ma fu distrutto per il raggio mortale del Karma prima di potere divulgare il raggio letale tra gli uomini.
Dice il Maestro che questo centro, sviluppato, dà il dominio sui tre mondi, conosce il segreto della vibrazione e maneggia il raggio della morte.
Gli investigatori ed esercitanti non riescono sempre a possedere completamente il potere di questo Centro; e quelli che lo possiedono evitano ancora sempre gli esercizi superiori accontenttandosi con gli esercizi minori e vantaggiosi.
Non bisogna dimenticare che la vibrazione intera tende a ritornare al suo punto di partenza, allo stato potenziale, mentre solamente la vibrazione limitata costituisce una vibrazione simile.
Mediante questo esercizio il chiaraudienza senti le voci lontane e la lingua degli esseri che popolano altri pianeti e stati. Alcuni arrivarono a tanto, in questo esercizio, che riuscirono capire la voce degli animali e degli esseri inanimati.
Sigfrido, lavandosi nel sangue del drago, simbolo della saggezza, limite tra la mente viva e la mente in sé, ha la prerogativa di capire la lingua degli uccelli.
I sacri monaci del deserto intonano ogni giorno i suoi canti liturgici e li caricano di tale forza magnetica e vocale, derivata della Ruota Laringea, che fanno tacere agli uccelli, dominano il ruggito delle fiere, riappacificano i più feroci animali, incantano ai serpenti e, come San Francesco d’Assisi, riuniscono alla sua periferia ad un'infinità d’uccelli che silenziosamente li ascoltano.
Quando, questo centro si sviluppa più mediante l'esercizio, il mistico è sommerso, inghiottito per dirlo così nel silenzio insondabile dell'eternità.
Sapeva qualcosa di questo San Giovanni della Croce quando chiamò a questa estasi “la musica silenziosa”, “la solitudine sonora.”
Ritornando di questo straordinario stato, alcuni, come gli Apostoli ed altri esseri nel racconto di avvenimenti storici religiosi, hanno il potere di parlare tutte le lingue e capirli tutti.
Furono sempre gli indù i più amanti di questa Preghiera bandendo il valore della parola ripetuta, della pronunzia dei nomi e del valore dell'avvicinamento all’Eterna, mediante la conoscenza e la pronunzia del Nome Ineffabile.

 

Insegnamento 14: Il Terzo Occhio

Il dominio della mente che si riesce possedendo la realizzazione di questo sesto Centro, dà la sestupla visione dell'Universo.
Vero Occhio di Dio, Ajnā, apre tutti i tesori che germogliarono dalla mente della Madre Divina per mostrarli con tutti i suoi dettagli al Veggente.
Mediante il potere della Ruota Visuale si apre l'occhio nascosto nel plesso solare ed il discepolo vede l'inferno dove pullulano le larve mentali, gli spiriti della Natura ed i gusci di quelli corpi astrali che ritornarono ai mondi superiori.
Acutizzando il suo occhio destro vede gli uomini ed al mondo degli uomini, alle forme nascoste nei corpi degli uomini.
Col suo occhio sinistro vede al purgatorio con suoi mondi soprafisici dove legioni di esseri dormono, vivono ed aspettano l'ora del ritorno.
Ma col suo occhio invisibile, che pronto sarà visibile, situato nel cipiglio, vede al mondo degli angeli e dei Devas dove l'energia sta in continuo movimento e dove l'Anima Cosmica plasmai suoi pensieri generatori.
Rinchiuso nella ghiandola ipofisi e custodito per mille fibre sottilissime di condotti eterei, avvolto in sette gusci, conservato con quattro sigilli, bruciato per sette fuochi, più minuto della quintessenza d’un elettrone sta l'occhio spirituale mediante il quale può vedersi unicamente il circolo bianco, il paradiso, la Visione Suprema.

 

Insegnamento 15: Il Loto di Mille Petali

Molto arduo compito è descrivere il Centro Coronario ma più arduo è enumerare i suoi poteri ed il valore del suo sviluppo.
Basti dire ch’è l'unico centro che versa le forze spirituali nel sistema settenario dell'uomo.   
Non c'è in lui materia mentale divisibile bensì unicamente essenza potenziale della stessa che è parte dello Spirito Manifestato.
La perfezione che dà all'essere lo sviluppo di questo centro non concede solo la scienza e la saggezza infusa ma anche una conoscenza tale delle cose che quello che lo possieda crede essere completamente separato dai suoi principi inferiori.
Senza questa conoscenza non si può riuscire l’anelata liberazione che è uno stato passivo della mente superiore che si riflette in una straordinaria attività in tutti gli atti della vita senza produrre turbamenti nello stato estatico di questo Iniziato.
Tutti gli altri centri sono sintetizzati in lui non come forza attiva bensì come riflesso potenziale di quelli centri. Così come i quaranta nove centri secondari femminili, i settanta due maschili ed ognuno dei settanta e due mille centri hanno sue valvole apparenti nel corpo fisico dell'essere.
In tutti gli uomini, ancora nei meno sviluppati, la Ruota Coronaria ha comunicazione diretta e continua colla Ruota Visuale mediante la quale l’uomo trasmette la coscienza dell'essere ma nell'essere spiritualmente sviluppato la comunicazione diventa tanto continua, forte ed insistente che la forza spirituale potesse chiamarsi un torrente di luce ch’inonda la Ruota Visuale.
Il Centro Coronario ben amplificato rivela all'Adepto la conoscenza unica, quella conoscenza unica che fa dimenticare tutte le cose; in sintesi, tutti i poteri fanno che l’Adepto, per dirlo così, non osservi al Potere Unico e Primordiale affinché questo Potere maneggi le ombre di separatismo che costituiscono l'Universo Creato. Ma questo potere fa che l'Adepto non osservi alle ombre dell'Universo Creato, per osservare solamente all'Unico Potere che li promuove.
Sebbene la Ruota Coronaria sintetizzi alle altre e sia nell'uomo completo il “sedile” dello Spirito; e sebbene così tutte le Scuole Mistiche l'abbiano capito orientando le sue ricerche in quello senso, non è depositato in lei il Gran Elemento, né origina la sua attività.
I Mistici fallirono non cercando l'impulso che la muove: Kundalini. Ricordi il racconto di quello che cercò a Dio durante anni studiando il firmamento e che quando fu capace di sapere quasi tutto quello che si poteva sapere, si fece pezzi pestando una trappola per cacciare animali.
I Centri non sono depositi del Gran Elemento. Questo si trova attraverso Shushumna. Le Ruote non sono chiavi di passaggio destinate a permettere la sua distribuzione per attività specifiche.
La Natura del Gran Elemento è quadrupla: Spirito (Coscienza e Volontà simultaneamente), Mente, Energia e Materia.
La Ruota Coronaria è prevalentemente coscienza; per sé stessa non si muoverebbe; quando lo fa, è mediante l’impulso della Ruota Sacra, prevalentemente Volontà. Neanche questa opera per sé stessa, bensì per ordine della Ruota Coronaria. Di lì che la coscienza e la volontà agiscano reciprocamente.
Il Gran Elemento ascende attraverso Shushumna. Si potesse immaginare questa com’una colonna fatta di Gran Elemento. Dentro di questa colonna c'è un canale stretto, Virga, e dentro di questo, un altro condotto stretto, Brahmanadi. Questa descrizione può riferirsi fisicamente: Shushumna corrisponde alla spina dorsale in un senso ampio; Virga, al midollo spinale;  ed Brahmanadi, al denominato canale centrale del midollo spinale.
Le Scuole Mistiche differiscono su per quale dei condotti Kundalini ascende;  alcune sostengono che attraverso Shushumna, altre attraverso Virga, altre, attraverso Brahmanadi. Invece può dirsi che attraverso i tre: quando si riferisce all'Energia relazionata colla vita “animale”, attraverso Shushumna; all'energia mentale, attraverso Virga. Brahmanadi, “canale di Dio”, è la via dello Spirito.
Attraverso la prima via ascende piuttosto con lentezza; con maggiore rapidità attraverso la seconda; e lo Spirito ascende quasi istantaneamente.
Nel cervello, espressione fisica dell'organo dello Spirito, ancora in esseri poco sviluppati si osservano numerosi solchi e circonvoluzioni. È di supporre che sono innumerevoli nel cervello d’un gran mistico.
Quando il Gran Elemento ascende attraverso i nervi, si riflette nella Ruota Coronaria ma piuttosto debolmente; i petali sono caduti. Quando ascende attraverso il midollo, Virga, l'espansione è maggiore. E, come nel caso del Buddha, quando ascende attraverso lo stretto canale centrale, l'espansione è meravigliosa.
L'essere esplode se ascende molto rapidamente. Ma se resiste, la Natura permette un'uscita attraverso la parte superiore, unendosi in questo modo il Gran Elemento al Gran Deposito Cosmico.
A volte, per esempio in caso d’accidenti, ancora in esseri d’evoluzione comune, l’ascensione è molto violenta e decedono per questa causa e non direttamente a causa dell'accidente.
Per riuscire l'Estasi Perfetta, Kundalini deve ascendere attraverso Brahmanadi. Quindi, le sette chiavi di passaggio devono funzionare senza difetti, perfettamente.
Kundalini brilla qui in tutto il suo splendore; per meglio dire, quando l'Etere Cosmico depositato nel plesso sacro arriva qua, non può essere più l'Etere Cosmico della vita manifesta bensì è l'Etere Cosmico in sé.
Lo sviluppo della Ruota Coronaria ha due aspetti: uno attivo con seme di manifestazione; l'altro passivo, senza seme di manifestazione.
Una è la sillaba sacro “OM”; e l'altra è la sillaba sacra “A.”
Quando l'Iniziato sta attivamente in questo stato mistico, l'aura di questa ruota si alza, si ingrandisce e si estende meravigliosamente. Ma quando egli sta in stato passivo, si inverte sullo stesso e nasconde tutto l'essere col suo guscio, come la noce conserva il frutto nel suo guscio.
Quando un'anima così sta in estasi è impossibile vedere i suoi attributi individuali perché unicamente la sensazione della cosa eterna sta lì.
Nessun esercizio, fuori del vuoto mentale ed del continuo anelo d’arrivare alla più alta perfezione spirituale, è utile qui; ma quelli che arrivano a sviluppare tale potere presentano aspetti esterni della più assoluta immobilità, insensibilità ed incorruttibilità.
Che tutti i discepoli che aspirano alla perfezione riescano allora a pronunciare eternamente le sacre sillabe:

                                                      “OM”

 

Insegnamento 16: I Fiori dell'Etere

Agli occhi attoniti del chiaroveggente si presentano nell'aura, o settimo sottopiano del mondo astrale, le Ruote Eteree come begli fiori che aprono le sue corolle alla luce dello svolgimento spirituale che li stimola.
Gli Yogis da millenni li chiamano “Fiori di Loto.” I Cristiani Mistici ed i Rosacroce li denominano “Rose”, e Dante Alighieri chiama alla Visione di Dio – immagine del Centro Coronario– “Candida Rosa”.
Ma non sono sempre meravigliosi e multipli i colori di questi Fiori Eterei, perché quando li spingono istinti di inferiorità si spengono e prendono colori oscuri e repulsivi.
Il bene ed il male o le paia di opposti che determinano questi cambiamenti hanno influenza unicamente sulla bellezza o la bruttezza delle stesse per il cambiamento del movimento vibratorio. Un movimento stimolante al bene produce il vortice di sinistra a destra, e l'impulso contrario, viceversa.
L'Anima del Mondo ch’è la Madre Divina manifestando la sua attività ha, oltre alla sua manifestazione creativa, la sua riflessione distruttrice ed esse lavorano nell'essere umano per mezzo del bioritmo delle Ruote.
Quando la luce della Madre illumina, il bene impera, la perfezione e la vita spirituale sono un fatto, e le Ruote Eteree volteggiano fino a diventare sintetiche e confondersi colla stessa luce; ma quando la riflessione della Madre produce l'ombra, il male, il dolore e la morte sono quelle che dominano, e le Ruote si condensano fino ad essere vittime dell'ombra mortale che causa la rovina dell'essere.
La conoscenza delle Ruote Eteree ed il suo maneggio è un’arma di doppio filo perché sono, congiuntamente, la Madre e la Dama Nera, il bene ed il male, la luce e l'ombra dell'anima.
Quando le Ruote Eteree, brillano in tutto il suo splendore, il suo diametro misura 678 pollici, 17,22 metri; quando stanno in riposo, il suo diametro è di 225 pollici, 5,72 metri; quando sono atrofizzate misurano 25 pollici, 63,5 centimetri di diametro.
La Ruota Coronaria misura rispettivamente nei casi anteriori sette volte più.
La Ruota Sacra è costituita specialmente per la materia terrestre e, come già si è detto, sta in diretta comunicazione colla matrice della Terra o globo concentrico di fuoco terrestre.
La Ruota Splenica è costituita per la materia acquosa e sparge per tutto l'organismo la vitalità terrestre che gli viene dalla Ruota Sacra, e la vitalità solare proveniente della Ruota Solare.
La Ruota Solare contiene in sé stessa la materia ignea che assorbe dal Centro di Vita Solare.
La Ruota Cardiaca è costituita per l'Etere materiale che potrebbe chiamarsi Prana Elettrico.
La Ruota Laringea è costituita unicamente per materia mentale; quindi è la distributrice di ogni energia, essendo come un ponte tra la mente e la materia, terza persona della Sacra Trinità.
La Ruota Visuale e formata unicamente per sostanza mentale che trasmette alla Ruota Laringea, e riflette la Ruota Coronaria.
La Ruota Coronaria è il ricettacolo dell'Energia Spirituale.
Queste Ruote, come si è detto, si comunicano tra sé.
La Ruota Coronaria versa le sue forze nella Ruota Visuale, questa nella Laringea, la Laringea nella Solare, la Solare nella Sacra, questa nella Splenica e la Splenica nella Cardiaca.
La Ruota Laringea, a parte le comunicazioni suddette, si relaziona per condotti speciali colle quattro Ruote inferiori.
Ma il centro di dove emana la forza che deve illuminare a tutti essi sta nella Ruota Sacra, il Triangolo Sacro, dove si nasconde, come prezioso tesoro, l'Etere Cosmico, la lucente Kundalini.

 

INDICE

Insegnamento 1: L'Etere Cosmico
Insegnamento 2: La Ruota Sacra
Insegnamento 3: Il Ruota Controllo
Insegnamento 4: La Ruota Solare
Insegnamento 5: La Ruota del Cuore
Insegnamento 6: La Ruota Soporifera
Insegnamento 7: La Ruota Visuale
Insegnamento 8: La Ruota Coronaria
Insegnamento 9: Rinnovazione Vitale
Insegnamento 10: La Vincita sulla Paura
Insegnamento 11: Il Risultato del Potere
Insegnamento 12: Il Cammino Reale
Insegnamento 13: La Voce del Silenzio
Insegnamento 14: Il Terzo Occhio
Insegnamento 15: Il Loto di Mille Petali
Insegnamento 16: I Fiori dell'Etere  

Per rinviare

Se lo desidera può copiare gli Insegnamenti al suo computer per leggerli senza collegarsi con Internet.