INDICE

Insegnamento 1: La Magia Nera
Insegnamento 2: La Magia Grigia
Insegnamento 3: La Magia Rossa
Insegnamento 4: La Magia Rosata
Insegnamento 5: La Magia Celeste
Insegnamento 6: La Magia Bianca
Insegnamento 7: Esercizi per il Dominio della Ruota Sacra
Insegnamento 8: Esercizi per il Dominio del Ruota Controllo

Insegnamento 9: Esercizi per il Dominio della Ruota Solare
Insegnamento 10: Esercizi per il Dominio della Ruota Cardiaca
Insegnamento 11: Esercizi per il Dominio della Ruota Laringea
Insegnamento 12: Esercizi per il Dominio della Ruota Visuale
Insegnamento 13: Spiegazione del Tarocco secondo la Fraternit à Rosacroce I
Insegnamento 14: Spiegazione del Tarocco secondo la Fraternit à Rosacroce II
Insegnamento 15: Spiegazione del Tarocco secondo la Fraternit à Rosacroce III
Insegnamento 16: Spiegazione del Tarocco secondo la Fraternità Rosacroce IV

 

Insegnamento 1: La Magia Nera

La magia nera è un potere esercitato per gli uomini per distruggere quello che ha ancora diritto a sussistere.
In certe tappe della vita e come determinate leggi che riggono agli uomini, questi possono distruggere quello che ha compiuto già la sua missione com’il massacro degli animali e le morti guerriere. Tutto ciò seguendo ed applicando la legge divina dei Dieci Comandamenti.
L'investimento nell'applicazione dei Comandamenti caratterizza alla magia nera.
In questo insegnamento si commentano unicamente i primi cinque Comandamenti.
Primo Comandamento: Non avrai un altro Dio più che a me.
Questo Comandamento esprime l'idea dell'unità. Il mago nero tende a distruggere l'unità. Dividere per regnare. Separare gli elementi fondamentali per possederli e dominarli.
Secondo Comandamento: Non prendere il nome di Dio in vano.
La parola è Verbo ed il Verbo è il potere di vibrazione dato agli uomini e negato alle monadi di svolgimento inferiore. Deve essere usato per il compimento dei mandati divini.
Il mago nero l'utilizza per le sue fini con l'insinuazione, la bugia e l'inganno.
Terzo Comandamento: Ricordati di santificare le feste.
L'uomo deve utilizzare quello che Dio gli ha offerto nella sua giusta misura. Deve prendere le ore ed i giorni che gli sono necessari per la vita. Esagerando pratica la magia nera. Ogni possesso oltrepassato, ogni sforzo unilaterale per un possesso, è magia nera.
Quarto Comandamento: Onora al padre e la madre.
Il padre e la madre, i maestri, i tutori, danno e consegnano continuamente di sé. L'uomo si abitua a ricevere continuamente.
La vita che lo circonda e che gli è brindato attraverso l'esperienza e dei sacrifici degli antenati è una sorgente inesauribile in bene dell'uomo. Ma l'essere che si rifiuta di corrispondere a questi benefici, a restituire soprattutto alla vita quello che gli ha brindato, nell'immagine delle necessità di quelli che stanno più vicino a lui per dipendenze, rompe la corrente di retribuzione. Fa magia nera.
Quinto Comandamento: Non ammazzare.
L'uomo in realtà sta distruggendo sempre qualcosa, cioè, ammazzando; ma questo sta dentro il karma collettivo dell'Umanità.
Il mago nero è tale perché ammazza ancora per le sue fini quando ammazza qualcosa che ha compiuto il suo ciclo.
L'odio è la massima delle magie nere perché, se non è l'arma diretta che usa il mago nero, è l'arma distruttrice dell'Umanità.
La marca di sigillo della magia nera è sempre la superbia smisurata. Anime nobili e pure che non seppero umiliarsi al suo debito tempo, caddero in questa terribile pratica. L'antidoto migliore contro la magia nera sono sempre le pratiche delle virtù negative.

 

Insegnamento 2: La Magia Grigia

La magia grigia è quella che vuole riuscire il dominio sulla natura e particolarmente sulle piante.
Le piante rinchiudono grandi ed ancora sconosciute proprietà.
Furono gli Iniziati etruschi che arrivarono ad un gran progresso nella scoperta delle proprietà delle piante. Col tempo, questi segreti psicochimici passarono a suoi discepoli, ed istituirono tutta una scienza della quale derivarono le scuole di medicina romana e di alchimia medievale.
Questi Iniziati adottarono come abbigliamento un'abitudine grigia, forse perché le nuvole grigie occultano i segreti del sole e del cielo ed essi occultavano i segreti della natura.
Gli uomini hanno continuato pazientemente a scoprire da soli i segreti della natura tanto gelosamente nascosti. Un botanico o un chimico moderno sono in realtà alcuni abili maghi grigi.
La pianta è come un gran deposito. Riceve le emanazioni dei piani sottili e dei piani densi. Non solo il suo contatto coi raggi solari produce la clorofilla ma anche un altro elemento senza color che potrebbe chiamarsi “esterofila” che è la trasformazione dell'etere cosmico.
La natura ha la proprietà di assorbire i raggi solari, clorofilla, ed i raggi cosmici, eterofilla, con una gamma ricevitrice di vibrazione distinta della che l’uomo possiede. È un'onda magnetica sottilissima, ultraetérica, che corrisponde agli atomi X2, la quale, in contatto con un'altra vibrazione più densa, raggi sotto-infrarossi, vivifica specialmente ai vegetali.
Queste onde, unite tra sé, producono nella natura l'essenza della sussistenza o conservazione della vita. Sono molecole vive od elementi di conservazione vari, chiamati ora vitamine.
Come contrapposizione, queste onde, in disarmonia tra sé, producono una superirritabilità, elementi tossici, che portano alla distruzione della vita.
Tutte le medicine ed i veleni sono estratti delle linfe delle piante e la magia grigia consiste in saperli estrarre debitamente.
La magia grigia si effettua mediante la trasmutazione degli elementi chimici integrali, conservando per quanto possibile l'elemento estratto nel suo stato fondamentale.
I quattro elementi che effettuano queste trasformazioni sono, come sempre, i seguenti:
1° Aria: corrisponde alla sottilizzazione.
2° Acqua: corrisponde alla putrefazione.
3° Fuoco: corrisponde al raffreddamento.
4° Terra: corrisponde all'indurimento.
La natura ha una vibrazione completamente distinta a quella dell'uomo, dell'uomo nel suo aspetto razionale; quindi, al contatto coll’uomo tende a ritrarsi costantemente.
Le piante hanno quattro vibrazioni:
1° La più sottile, l'eterea, che se potrebbe dire che concorda all'aria.
2° L'umida, quella che corrisponde all'acqua.
3° La calorica, o del fuoco, che corrisponde al caldo.
4° La fredda, che corrisponde alla terra.
Come l'uomo non possiede spontaneamente queste vibrazioni bensì attraverso la reazione cerebrale, al solo contatto con l'uomo le piante si chiudono ad ogni contatto esterno.
Per esempio: una verdura perde magnetismo al solo contatto colla mano dell'uomo. Perde ancora più essendo tagliata e così via essendo trasportata, lavata, cotta, condita e servita. Quando arriva alla bocca dell'uomo praticamente ha perso ogni sostanza sottile.
I maghi grigi conoscevano questi segreti della natura quindi si identificavano con lei attraverso una vita completamente naturale e semplice per riuscire il suo dominio.

 

Insegnamento 3: La Magia Rossa

Il sangue è il più poderoso agente magnetico dell'organismo.
La sua struttura sottile composta nella sua maggiore parte per atomi ultimissimi la fanno un ponte tra le forze organiche e le forze astrali. Da lì la sua enorme importanza negli atti magici di tutti i tempi.
Dai più remoti tempi ogni atto in ricerca di ciò soprannaturale va accompagnato per il sacrificio del sangue.
La ricerca di Dio, da parte dell'uomo, è sempre un'esaltazione della natura umana attraverso il ponte del sangue verso la cosa più sottile.
Le offerte fine e tenere di fiori e frutti sono solo un'introduzione all'offerta vera, all'immolazione sanguinosa.
Migliaia di vittime animali sono sacrificate sugli altari di tutti i tempi e di tutte le religioni e questa offerta diventa sempre di più esigente e poderosa.
Per potere fare permanente ed effettiva la presenza del Dio invocato nell'immagine scolpita è necessario il sacrificio umano.
Il sangue dell'uomo, caricata non solo colle forze magnetiche ed eteree ma anche colle forze pensanti ha un'azione di permanenza più duratura.
Soprattutto i sacrifici aztechi l'attestano.
Ma l'uomo, insaziabile nel suo desiderio di possesso di Dio, arriva fino al sacrificio del Dio stesso che adora per riuscire a farsi Dio egli stesso, per sentirsi unito a Dio, non solo come un laccio ideale ma anche con un laccio di vita.
Al principio è il totem sacrificato, dopo è l'uomo eletto, l'uomo puro, il meglio tra tutti, ed alla fine, l'uomo che incarna sulla terra alla divinità.
Non è scappato all'osservazione dai maghi antichi questa importanza primordiale del sangue per il risultato delle forze soprannaturali. Ci furono per quel motivo un'infinità di scuole e sette che cercarono tutta la sua scienza negli elementi astrali captati per il sangue fino ad arrivare alle più oscene e basse manifestazioni in questo potere.
Ad ogni modo, il sangue è un deposito sacro che l'uomo deve conservare con religiosità e rispetto e del quale solo le forze superiori dispongono.

 

Insegnamento 4: La Magia Rosata

La magia rosata si pratica quando si desidera riuscire sensazioni che corrispondono già ad uno stato di evoluzione trasceso per l'essere.
L'anima ch'entra al sentiero sperimenta nelle pratiche spirituali, in un principio, un certo diletto, ma l'esperienza insegna che non può trattenersi lì perché il discepolo deve lanciare sempre di più sopra le sue forze sensoriali verso il cervello, verso la visione spirituale.
Mediante le pratiche che aggiornano certi discepoli che vogliono ripetere in sé le sensazioni riuscite in un principio dell'esperienza, impareranno non solo a fare salire quelle forze interne bensì a localizzarli nel centro sensoriale che credano conveniente.
La salita del Kundalini dal plesso coccigeo al pineale è lenta. L'esercitante, in un momento dato, a volte per apparente casualità, scopre muovendo quelle forze il risultato di piaceri che né aveva sognato.
Se egli si trattenesse nella ripetizione di quegli esercizi si trasformerebbe in un mago sessuale.
La localizzazione di queste forze durante il sentiero interno crea inconvenienti. Un'infinità di pericoli si nascondono in queste pratiche che bisogna respingere costantemente. Migliaia di mali e pericoli si nascondono oltre ai piaceri psichici che bisogna respingere coraggiosamente e costantemente.
La magia rosata, in realtà, non è quella che si riferisce a questi aspetti abominevoli bensì l'uso di questi poteri in mani di uomini esperti ed esercitati che l'utilizzano per il bene dell'Umanità.
Mediante la magia rosata i Maestri creano un ambiente propizio alla sua opera. Attraggono verso sé l'attenzione della gente, la simpatia dei suoi discepoli e l'amore di quelli quale vogliono conquistare per Dio.
Ci furono soprattutto maghi rosati che usarono quello potere estraendolo d’un altro corpo, dalle piante e dagli animali. Estraevano per esempio i veleni coi quali curavano le malattie.
L'allopatia moderna è una perfetta magia rosata. Estrae delle piante i veleni e le essenze che, dosate, curano tanti malati. Estraggono dalle linfe animali gli ormoni che possono restaurare le forze degli uomini.
Gli antichi maghi sono sempre i maestri delle grandi scienze moderne.

 

 

Insegnamento 5: La Magia Celeste

L'uomo si servi della Magia Celeste per mettersi in contatto col’aldilà già sia questo relativamente prossimo, come sarebbero i defunti non molto evoluti, o più lontani: gli antenati, maestri invisibili, entità direttrici, Dio.
Questa magia si impiega per chiedere.
Tutti i credi la praticano in forme che differiscono qualcosa tra sé benché sia solo nella parte esterna. Ma essi normalmente continuano a perdere il potere interno e ci sono credi che sussistono avendo perso ancora praticamente tutta questa parte essenziale.
Ci sono cinque tappe indispensabili nella Magia Celeste: 1) Penitenza; 2) Purificazione; 3) Conferma; 4) Vocalizzazione; e 5) Trasformazione.
1) La Penitenza consiste in mettere il corpo fisico in condizioni d’entrare in contatto con l'entità desiderata. Si effettua mediante il digiuno ed ingerendo solo determinati alimenti.
Nelle cerimonie religiose succedeva molte volte che non si dava reale compimento al digiuno. Se lo rappresentava, esteriormente, facendo apparire all'ufficiante come se in realtà l'avesse realizzato. Appariva allora con viso smunto; questo si riusciva applicando cenere nel viso.
La terra corrisponde com’elemento a questa prima parte. Può associarsi anche con gli ornamenti neri nel rituale romano, che corrisponde alla messa di defunti.
Deve notarsi che gli spiritisti non riescono a mettersi in contatto con alte entità perché non praticano l'indispensabile penitenza. Lo riescono quasi sempre solo con esseri di bassa evoluzione.
2) La Purificazione. Non basta la pulizia interna. Realizzata la penitenza è necessaria la pulizia esterna, lavarsi. Ciò si ricorda nel battesimo cristiano. Toglie la macchia del peccato originale, cioè i fatti karmici che fecero necessaria la reincarnazione. I maghi celesti si lavano ed usano vestiti bianchi di lino. Si usano profumi per attrarre alle entità, essendo il profumo una forma esterna di pulizia. Profumare simbolizza purificazione.
Il battesimo si effettuava nei primi secoli del cristianesimo alla Pasqua e durante gli otto giorni susseguenti i battezzati portavano una tunica bianca simbolizzando la sua purezza. La domenica dopo Pasqua se la toglievano, e quella domenica si chiama, per quel motivo, “in albis”.
Nella Chiesa Romana gli ornamenti nel tempo pasquale sono bianchi.
Elemento che corrisponde a questa seconda parte: l'acqua.
3) La Conferma. Si potrebbe dire che fino a qui il mago celeste non ha fatto altro che prepararsi, arrivare al piede dell'altare. Colla Conferma ascende i gradini. È una riaffermazione della volontà. L'omonimo sacramento cristiano fa soldati a quelli confermati di Cristo.
Si scalano i gradini pestate per altri, per quelli che prima già si sono sacrificati. Si conferma quello realizzato per altri. In ogni altare che simbolizza il Sepolcro, c'è una reliquia d’un martire. Quindi, la commemorazione dei Martiri si realizza con ornamenti rossi. Elemento che corrisponde a questa parte: il fuoco.
4) La Vocalizzazione. Mediante la vibrazione si cerca di mettersi in contatto colle alte entità desiderate. Sono i mantra, le preghiere adeguate. Qui è di valore ogni aspetto relazionato colla Preghiera. Gli ornamenti sono verdi. L'elemento corrispondente: l'aria.
5) La Trasformazione. Qui l'ufficiante si unisce coll'Entità. Esternamente si rappresenta col velo con che si copre il sacerdote quando consacra il calice. In Egitto, il sacerdote si ritirava ad una camera nascosta stando in presenza dell'Alta Entità; era invisibile agli uomini. Si suppone che ricevuta la comunicazione del Maestro, il Sacerdote può dirigersi agli uomini nel suo nome, per trasmettere il messaggio. Il sacerdote viene ad essere il canale che usano i Maestri. Gli ornamenti sono violetti. L'elemento è l'etere.

 

 

Insegnamento 6: La Magia Bianca

A differenza della Magia Celeste, la Magia Bianca si realizza senza chiedere niente.
I maghi bianchi appartengono alla Fraternità Bianca che ha come missione quella di ausiliare all'Umanità, a qualunque uomo, chiunque sia la sua razza, sesso o credo. Molte volte devono lottare con altri maghi. Sebbene cerchino evitare maggiori disgrazie, a volte il suo potere non è sufficiente.
Essi sono Iniziati del Fuoco che si sacrificano e per aiutare si avvicinano al piano fisico. A volte ci sono lì con fisici paramenti.  Operano direttamente o per mezzo d’altri esseri.
Agiscono quando accade una gran disgrazia ad un essere purché questo essere, realmente afflitto, sappia emettere la chiamata, già sia quando stia in pericolo di morte, aggredito ingiustamente o rischia il suo onore. Se l'essere non fa la chiamata si deve a che invece di sentire il dolore della sua afflizione in tutta la sua intensità la deriva, per esempio, verso sentimenti di vendetta, soddisfazione di appetiti, ed altri.
La Magia Bianca si realizza necessariamente attraverso cinque tappe:
1) ARRIVARE. Il mago riceve la chiamata ed accorre direttamente o indirettamente.
2) CONQUISTARE. Domina all'afflitto, lo capta, lo domina, lo vince, lo comprende.
3) AMARE. Se non ama, non realizza la sua missione. Deve sentire un amore puro e deve essere molto capace d’amare perché deve amare a qualunque bisognoso.
4) SACRIFICARE. Ma non potrà legarsi all'essere amato. Realizzata l'assistenza dovrà rinunciare all'amore, dovrà lasciarlo.
5) SPARIRE. È essenziale. Non devono rimanere legature. Il beneficiato non saprà chi lo sta soccorrendo; solo saprà che qualcuno, un uomo, un angelo, l'assisté. Lohengrin dà il suo nome e deve andare via.

 

 

Insegnamento 7: Esercizi per il Dominio della Ruota Sacra

Per riuscire la trasmutazione interna, cioè, potere arrivare alla trasmutazione delle forze esterne in interne, è consigliabile la pratica di certi esercizi. Senza di essi ed a dispetto d’una pratica costante della continenza sessuale, sarà difficile al discepolo arrivare a trasformare la materia in energia e l'energia in mente.
Un esercizio che favorisce il dominio della Ruota Sacra è il seguente:
Nelle ore mattutine, in un luogo appartato e tranquillo, lo studente deve sedersi col corpo e la testa ben eretti, collocando le sue mani all'altezza del pube; vocalizzerà lentamente Va e Sa, Sha e Shā. Quando si senta ben tranquillo, concentrerà la sua mente con tutte le sue forze sul glande fino a che, senza stimolo sessuale, sia riuscita l'erezione e mantenersi così, senza polluzione, fino a che senta che lo sperma si sposta al sangue. Piccoli dolori, come punture, se notano nei testicoli. Effettuato questo, si lascia che il membro cada in flaccidità e s’impiegherà tutta la concentrazione della volontà in fare tramutare questa sostanza dal plesso sacro fino ai plessi susseguenti.
Il progresso di questo esercizio si verifica mediante le emanazioni odorifere dell'individuo.
La trasmutazione depura il sangue e rinnova i tessuti e, mentre questo processo si effettua, la pelle elabora un sudore fetido, a volte insopportabile, specialmente nei piedi. Proseguendo l'esercizio, l'odore continua a cambiare gradualmente: primo a latte fresco, l'odore caratteristico dei bambini; più avanti odore a pulito, come normalmente si dice; e, finalmente, il corpo, rigenerato, esala un profumo di fiore, simile a nardo.
Particolarmente i piedi non hanno fetido odore nelle persone pure e caste; neanche gli organi genitali.
Le donne esprimono il suo desiderio sessuale mediante una secrezione odorosa delle ghiandole di Bartolino; ma nelle donne pure, queste ghiandole emettono un profumo di giglio. Si dice di una donna virtuosa e casta ch’il “suo odore è di giglio”.
Si sa che l'esercizio di rinnovazione vitale preserva alle cellule organiche dalla decomposizione; lo testimoniano, in certi casi particolari, i molti corpi di santi di tutte le religioni che rimangono incorrotti e che emettono soave fragranza.
Non solo il corpo per sé si sensibilizza coll'etere odorifero ma anche cogli odori esterni.
Non solo gli uomini moderati possono effettuare la trasmutazione ma anche gli sposati. Innanzitutto, l'uomo sposato deve frenare i suoi istinti sessuali con ogni donna che non sia la legittima compagna, in opere, parole e pensieri: “L’uomo non separi ciò che Dio ha unito” poiché mediante l'unione sessuale si trasmettono, d’un corpo all'altro, correnti magnetiche che è sommamente dannoso interrompere.
L’uomo deve essere casto anche con sua donna e pensare più alla soddisfazione della compagna che nella propria.
Arrivato il momento del coito, elevi l'uomo il suo pensiero alla gran fonte creatrice, alla matrice cosmica, col desiderio di depositare lì tutte le sue forze. Durante l'unione freni, con la forza della volontà, la facile eiaculazione e nel momento di effettuarla, fissi il suo pensiero alla ghiandola pineale. Al poco tempo di fare questo esercizio noterà ch’unicamente la parte materiale è lanciata fuori mentre la parte energetica sale al cervello in forma di una corrente fredda attraverso la spina dorsale.
Il primo esercizio bisogna farlo colla direzione di un esperto maestro perché il suo uso indebito potrebbe essere molto dannoso.
Quando è arrivata l'ora della realizzazione le più chiuse porte si aprono al solo tocco dalla mano dell'aspirante.
            

 

Insegnamento 8: Esercizi per il Dominio del Ruota Controllo

 

Attraverso il dominio della Ruota Controllo il discepolo riesce il dominio della paura e con ciò una delle influenze che costantemente si intromettono nel suo sviluppo spirituale.
Gli esercizi adeguati per la vincita della paura e lo sviluppo corretto della Ruota Controllo sono eccessivamente difficoltosi perché si relazionano col benessere e malessere del corpo fisico.
Per questo esercizio è indispensabile per il discepolo imparare a pulire il suo ventre nel momento che lo desideri ed ad attivare e calmare la circolazione del sangue.
Il discepolo, alzato, con le mani posizionate nella nuca ed alzando il piede sinistro all'altezza del ginocchio destro, concentra il suo pensiero sulla milza fino a che sente una corrente fredda che corre dal fianco sinistro fino all'ombelico.
Quando è riuscito questo, abbasserà la mano sinistra sul ginocchio sinistro, cercando di salivare rapidamente e continuamente perché non bisogna dimenticare che questo centro di forza è relazionato col gusto, la bocca e le ginocchia.
Un tremore intenso scuote tutto il corpo dell'esercitante fino a che un freddo sudore inonda tutto il suo corpo. È tanto grande, in certi casi, lo spavento che lo domina che gli sembra che il suo corpo esplode.
L'onda negativa della paura è entrata totalmente nel corpo umano e, senza cessare la salivazione, per evitare la contrazione dello stomaco, si lancia questa forza negativa attraverso l'ombelico.
Dopo si siede, riposa ed elimina le restanti parti negative attraverso l'ano.
Un altro esercizio molto utile e non pericoloso per dominare la Ruota Controllo è inventarsi l'immagine mentale che la Ruota in movimento di colore bianco violetto sta davanti agli occhi dell'esercitante mentre ispira profondamente per il naso e spira per la bocca pronunciando le sillabe sacre: Ba e Bha, Ma e Ya, Ra ed La. Dopo di questo si pronunciano le parole: Svādhishthāna, Bijā, Bijā-Vam, Rākini, May Hari, May Hari, May Hari.

 

Insegnamento 9: Esercizi per il Dominio della Ruota Solare

 

Il plesso solare è un centro di potere. Quello che domina questa ruota dà vita o dà morte. Ciò si spiega considerando la relazione ch’esiste tra la Ruota Solare ed il piano cosmico-energetico.
Per sviluppare il plesso solare sono necessari diversi esercizi. Quello che di seguito si descrive è l'unico che si impadronisce della testa scoperta al sole.
Il sole è benefico o dannoso. È benefico se la mente superiore è sveglia ed attenta; è dannoso se l'essere si addormenta e lascia che attivi da solo il piccolo cervello o plesso solare.
Si pratica alla mattina, all'uscita del sole, dopo del'esercizio respiratorio.
Lo studente deve posizionarsi col busto scoperto, guardando al sole levante.
Deve cercare di non allontanare agli occhi dal sole, né battere le ciglia. Subito vedrà l'orizzonte pieno di brillanti e diversi colori. Non deve lasciarsi portare per la curiosità né per quello che veda di bello bensì deve mantenere fissa la sua vista nell'astro re.
Deve cercare di non lasciarsi invadere per la sonnolenza dopo il primo quarto d’o ora di questo esercizio bensì seguirlo ben distintamente.
Nel secondo quarto d’ora concentrerà tutto il suo pensiero sullo stomaco e, specialmente, sulla ghiandola pancreatica col vivo desiderio di tramutare internamente la forza dei raggi solari.
Questo esercizio, agendo sul pancreas che contiene vagotonina, ch’è stimolante del vago simpatico, accresce il potere nervoso.
Nel terzo quarto d’ora asciugherà il suo corpo con un tovagliolo ed abbasserà lentamente la vista per alzarla altra volta nell’ultimo quarto d’ora.
Il discepolo dovrà in questo tempo curare i suoi desideri perché questi sarebbero facilmente soddisfatti. Non entri nella sua mente pensiero di odio, di morte o di rovina per non danneggiare alle persone che circondano allo studente.
Finito l'esercizio, espellerà tutta la cattiva volontà attraverso l'ombelico e l’ano come si descrive nell'insegnamento che si riferisce alla Ruota Controllo.
Questo potere cresce rapidamente man mano che si pratica l'esercizio e si conosce il progresso mediante una caratteristica fisica: il ventre diventa molto giallognolo, colore oro, ed il petto diventa rossiccio, durante l'ora dell'esercizio.

 

Insegnamento 10: Esercizi per il Dominio della Ruota Cardiaca

 

Il potere della Ruota Cardiaca si manifesta attraverso le grandi passioni siano queste di carattere altruistico o vendicativo.
Amore ed odio sono qui i poli opposti con che le forze di questo centro si manifestano.
Un esercizio che tende ad orientare le forze di questa ruota verso il bene è il seguente:
Deve localizzarsi il pensiero nella Piccola Ruota di otto petali.
Bisogna adornare col pensiero quello luogo con tutte le bellezze possibili di immaginare per depositare lì l'immagine materializzata del Maestro.
Questo esercizio della Divinità umanizzata, devozione, Sharva, tanto frequente nel cristianesimo per l'abitudine di immaginare a Dio nell'immagine di Gesù, è indispensabile per il corretto svolgimento di questo potere.
Non deve sforzarsi, quello che medita, in sentire niente per il Maestro bensì deve accontentarsi di guardarlo, e guardarlo bene. L’aspettazione, la pazienza, la serenità, danno qui eccellenti risultati.
Meglio è fermare gli impulsi di affetti che darli libero corso fino a che irresistibilmente si apra la corrente dell'amore con tale forza che il discepolo si ignori a sé stesso; estasiato, si trasforma nell'immagine del Maestro.
Questo esercizio deve praticarsi seduto comodamente in un luogo appartato e sereno, od in un tempio, o seduto all'ombra d’un albero come il pino, il rovere o la betulla.
Bisogna riposare le mani una sull'altra, soavemente, sulle ginocchia, ed avere gli occhi socchiusi; il busto eretto e la testa leggermente inclinata in avanti.
Se sentissero forti battiti del cuore sarà migliore sospendere l'esercizio; ma se coi forti battiti arrossisce l'epidermide del petto si può seguire avanti.

 

Insegnamento 11: Esercizi per il Dominio della Ruota Laringea

Mediante il dominio della Ruota Laringea il discepolo trascende i limiti dei sensi umani per penetrare in quella regione dove la “musica silenziosa” acquisisce significato.
I cantici, come il Gregoriano, sostenuti su una stessa nota, sono un esempio degli esercizi che tendono allo sviluppo di questo centro.
Gli indù furono sempre amanti di questa pratica bandendo il valore della parola ripetuta, della pronunzia dei nomi ed il valore dell'avvicinamento alla cosa Eterna mediante la conoscenza e la pronunzia del Nome Ineffabile.
Tutti gli esercizi del Vishudda si basano sulla combinazione delle sedici vocali dei suoi petali.
L'esercitante, alzato e guardando verso il levante, estenderà le braccia ripetute volte, pronunciando le due prime vocali:


a                 ā

Poi farà le settanta sette genuflessioni, pronunciando:


a                ā
i                  ī

In comoda posizione, colle gambe incrociate, i gomiti all'altezza delle anche, le mani in forma di tazza, coi pollici ed indici uniti, respirerà profondamente e, mantenendo l'alito, pronuncia le vocali sacre:


a                ā
i                  ī
u                 ū

Successivamente espellerà l'alito e continuerà ad aumentare le sillabe fino a che possa ripetere le sedici, mantenendo l'alito:
a                 ā
i                  ī
u                 ū
ri                 rī
nu               bū
e                 ai
o                 au
a                 ah


Dopo, l'esercitante metterà i pollici negli uditi, gli indici sugli occhi, i mezzi nei nasi, gli anulari sulla bocca ed i piccolini sul mento, ripetendo, modulatamente, le vocali, com’il Maestro gli abbia indicato, fino a cadere arreso od in estasi.

   

 

Insegnamento 12: Esercizi per il Dominio della Ruota Visuale

La Ruota Visuale è il centro del potere mentale. Come lo sviluppo positivo di questo centro dà illuminazione mentale all'essere, la sua azione negativa si trasforma in vera frusta e tortura.
Gli esercizi che porteranno al dominio della mente benché non alla sua liberazione, siano i seguenti:
1°. Col corpo esteso nel suolo e la testa leggermente alzata, le mani posizionate sotto ai testicoli o sul pube, respirando ritmicamente, fisserà lo studente i suoi occhi sull’ombelico senza battere le ciglia.
2°. Seduto comodamente, colle mani sulle ginocchia, i pollici uniti con gli indici, fisserà la vista su una tavola nera, nella quale c'è un circolo di diversi colori che formano spirali.
3°. Nella stessa posizione del secondo esercizio ma con gli occhi chiusi lo studente si inventerà le immagini delle distinte Ruote Eteree e procurerà ch’il pensiero rimanga fisso durante un'ora sull'immagine formata, sul fiore eletto. Quindi passerà ad un'altra.
4°. Si praticherà esattamente come quello terzo esercizio, colla differenza che si rimarrà con gli occhi aperti osservando l'immagine di uno dei fiori eterei, disegnata su un cartone bianco.
5°. In una posizione eletta dallo studente per la sua comodità, ben chiusi gli occhi, cercherà di vedere una luminosità colla mente, fino al punto di suggestione che si senta assorbito ed abbattuto in lei.
6°. Si praticherà come l'esercizio quinto ma immaginando invece della luminosità, l'oscurità più profonda e completa, pronunciando ripetutamente le sillabe Ha e Ksha.

 

 Insegnamento 13: Spiegazione del Tarocco secondo la Fraternità Rosacroce I

“KETHER”, Il Primo Sephirah

TITOLO: Kether, la Corona (Ebraico: Kaph, Tau, Resh).
IMMAGINE MAGICA: Un vecchio Re antico, visto da profilo.
SITUAZIONE IN L'ALBERO: Alla testa del Pilastro dell'Equilibrio, nel Triangolo Supremo.
TESTO YETZIRATICO: Il primo Sentiero, è la chiamata Ammirabile o di L'INTELLIGENZA NASCOSTA perché è la luce che dà il potere di comprensione, il Primo Principio che non ha principio; ed è la Gloria Primordiale perché nessun essere creato può raggiungere la sua essenza.
TITOLI DATI A KETHER: Esistenza d’esistenze. Il Segreto dei segreti. L'Antico degli antichi. L'Antico dei giorni. Il Punto Primordiale. Il punto dentro il Circolo. L'Eccelso. Il Viso Immenso. La Testa Bianca. La Testa che non è. Macroposopo. Amen. Lux Interna, EGLI.
NOME DIVINO: Eheieh.
ORDINE ANGELICO: Sacri Esseri Viventi. Kjaioth ja Kadesh.
CHAKRA MONDANO: Rashith ja Gilgalim. Primmum Mobile. Prime Scosse.
ESPERIENZA SPIRITUALE: Unione con Dio.
VIRTÙ: Realizzazione.
VIZIO: ---
CORRISPONDENZA IN I MICROCOSMI: Il cranio. Il Sah. Yechicah. La Scintilla Divina. Il Loto di Mille Petali.
SIMBOLI: La Corona. La Svastica.
CARTE DEL TAROCCO: I Quattro Assi.
ASSE DI BASTONI: La Radice dei Poteri del Fuoco.
ASSE DI          COPPE: La Radice dei Poteri dell'Acqua.
ASSE DI SPADE: La Radice dei Poteri dell'Aria.
ASSE DI DENARI: La Radice dei Poteri della Terra.
COLORE IN ATZILUTH: Brillantezza.
BRIAH: Brillantezza bianca pura.
YETZIRAH: Brillantezza bianca pura.
ASSIAH: Bianco, macchiettato d’oro.

“CHOKMAH”, il Secondo Sephirah

TITOLO: Chokmah Saggezza (Ebraico: Chet, Kaph, Mem, He).
IMMAGINE MAGICA: Una Figura Maschile con barba.
SITUAZIONE IN L'ALBERO: Alla Testa del Pilastro della Povertà, nel Triangolo Supremo.
TESTO YETZIRATICO: Il Secondo Sentiero si chiama quello di L'Intelligenza Illuminatrice: è la Corona della Creazione, lo Splendore dell'Unità che la livella. È esaltato su ogni testa, ed i cabalisti lo chiamano Seconda Gloria.
TITOLI DATI A CHOKMAH: Potere di Yetzirah, Ab, Abba, Padre Supremo, Tetragrammaton, Yod del Tetragrammaton.
NOME DIVINO: Geova (Yejovah).
ARCANGELO: Ratziel.
ORDINE ANGELICO: Auphanim, Ruote.
CHAKRA MONDANO: Mazloth, lo Zodiaco.
ESPERIENZA SPIRITUALE: Visione di Dio faccia a faccia.
VIRTÙ: Devozione.
VIZIO: ---
CORRISPONDENZA IN I MACROCOSMI: Il lato sinistro del viso.
SIMBOLI: Il Lingam. Il Fallo. Yod del Tetragrammaton. Il paramento di Gloria Interna. Il Piedistallo o pietra. La Torre. Lo Scettro del Potere, in alto. La Linea Retta.
CARTE DEL TAROCCO: I quattro due.
DUE DI BASTONI:  Dominio.
DUE DI COPPE:  Amore.
DUE DI SPADE:  Pace Ristabilita.
DUE DI DENARI  Cambiamento armonioso.
COLORE IN ATZILUTH:  Azzurro soave puro.
COLORE IN BRIAH:  Grigio.
COLORE IN YETZIRAH:  Grigia perla iridescente.
COLORE IN ASSIAH: Bianco macchiato di rosso, azzurro e giallo.

“BINAH”, il Terzo Sephirah

TITOLO:  Binah, Intendimento (Ebraico: Beth, Yod, Nun, He).
IMMAGINE MAGICA: Una donna matura. Una matrona.
SITUAZIONE IN L'ALBERO: Alla testa del Pilastro della Severità nel Triangolo Supremo.
TESTO YETZIRATICO: La terza Intelligenza si chiama L'Intelligenza Santificante, il Fondamento della Saggezza Primordiale; denominato anche la Creatrice della Fede, e le sue radici stanno in Amen. È la Madre della Fede, da dove emana la fede.
TITOLI DATI A BINAH: Ama, la Madre Oscura e Sterile. Aima, la Madre Risplendente e Feconda. Kjorsia, il Trono. Marah, il Gran Mare.
NOME DIVINO: Yehovah Elohim.
ARCANGELO: Tzaphkiel.
ORDINE ANGELICO: Aralim, Troni.
CHAKRA MONDANO: Shabbathai, Saturno.
ESPERIENZA SPIRITUALE: Visione del dolore.
VIRTÙ: Silenzio.
VIZIO: Avarizia.
CORRISPONDENZA IN I MICROCOSMI:  Il lato destro del viso.
SIMBOLI: Yoni. Kteis.Vesica Piscis. La Coppa od il Calice. Il paramento esterno che occulta.
CARTE DEL TAROCCO: I quattro Tre.
TRE DI BASTONI: Affermazione della Forza.
TRE DI COPPE: Abbondanza.
TRE DI SPADE: Amarezza, dolore, pena, infortunio.
TRE DI DENARI: Lavori materiali.
COLORE IN ATZILUTH: Cremisi.
COLORE IN BRIAH: Nero.
COLORE IN YETZIRAH: Marrone oscuro.
COLORE IN ASSIAH: Grigio macchiato di rosa.

“KJESED” (CHESED), il Quarto Sephirah

TITOLO: Kjesed, Povertà (Ebraico: Hjed, Sameoj, Daleth).
IMMAGINE MAGICA:  Un poderoso re coronato e seduto nel suo trono.
SITUAZIONE IN L'ALBERO: Nel centro del Pilastro della Povertà.
TESTO YETZIRATICO: Il Quarto Sentiero si chiama L'Intelligenza Coesiva e Ricettiva perché contiene tutti i Poteri Sacri, e perché di lei emanano tutte le virtù spirituali colle essenze più esaltate;  emanano una da altre in virtù dell'Emanazione Primordiale, la Corona Alta: Kether.
TITOLI DATI A KJESED: Guedulah. Amore. Maestà.
NOME DIVINO: EGLI.
ARCANGELO: Tzadkiel.
ORDINE ANGELICO: Chasmalim. Esseri Luminosi.
CHAKRA MONDANO: Tzedek, Giove.
ESPERIENZA SPIRITUALE: Visione d’Amore.
VIRTÙ: Obbedienza.
VIZIO: Fanatismo - Ipocrisia - Ghiottoneria - Tirannia.
CORRISPONDENZA IN I MICROCOSMI:  Il braccio sinistro.
SIMBOLI: La figura solida - Il Tetraedro - La Piramide - La Croce di braccia uguali - Il Bastone - La Sfera - Lo Scettro - La Bacchetta.
CARTE DEL TAROCCO: I quattro.
QUATTRO DI BASTONI: Opera o lavoro perfezionato.
QUATTRO DI COPPE: Piacere.
QUATTRO DI SPADE: Riposo dopo la lotta.
QUATTRO DI DENARI: Potere Terreno.
COLORE IN AZILUTH: Violetto profondo.
COLORE IN BRIAH: Azzurro.
COLORE IN YETZIRATH: Violetto oscuro.
COLORE IN ASSIAH: Azzurro oscuro macchiato di giallo.

 

Insegnamento 14: Spiegazione del Tarocco secondo la Fraternità Rosacroce II

“GUEBURAH”, il Quinto Sephirah

TITOLO:  Gueburah, Forza, Severità (Ebraico: Guimel, Beth, Vau, Resh, Hé).
IMMAGINE MAGICA: Un poderoso guerriero nel Suo carro.
POSIZIONE IN L'ALBERO: Nel centro del Pilastro della Severità.
TESTO YETZIRATICO: Il Quinto Sentiero si chiama L'Intelligenza Radicale perché somiglia all'Unità unendosi a Binah, l'Intendimento, che deriva delle profondità primordiali di Kjokmah, la Saggezza.
TITOLI DATI A GUEBURAH: Din, la Giustizia; Pachad (Pajad), la paura.
NOME DIVINO: Elohim Gebor (Elojim Guebor).
ARCANGELO: Khamael.
ORDINE ANGELICO: Seraphim, i Serpenti di Fuoco.
CHAKRA MONDANO: Madim, Marte.
ESPERIENZA SPIRITUALE: Visione di Potere.
VIRTÙ: Energia, Valore.
VIZIO: Crudeltà, Distruzione.
CORRISPONDENZA IN I MICROCOSMI: Il braccio destro.
SIMBOLI:  Il Pentagono - La Rosa Tudor di cinque petali - La Spada - La Lancia - La Verga - La Catena.
CARTE DEL TAROCCO: I quattro Cinque.
CINQUE DI BASTONI: La Lotta.
CINQUE DI  COPPE: Piacere intorbidato.
CINQUE DI SPADE: Sconffita.
CINQUE DI DENARI: Conflitto terrestre.
COLORE IN ATZILUTH: Arancia.
COLORE IN BRIAH: Scarlatto.
COLORE IN YETZIRATH: Scarlatto brillante.
COLORE IN ASSIAH: Rosso macchiato di nero.

“TIPHARETH”, il Sesto Sephirah

 

TITOLO: Tiphareth, la Bellezza Ebraico: Tau, Pi, Aleph, Resh, Tau).
IMMAGINE MAGICA: Un Re maestoso. Un bambino. Un dio sacrificato.
POSIZIONE IN L'ALBERO: Nel centro del Pilastro dell'Equilibrio.
TESTO YETZIRATICO: Il Sesto Sentiero si chiama L'Intelligenza Mediatrice,¡ perché in lei sono moltiplicate le influenze delle emanazioni e fa che quelle influenze si espandano nei canali di tutte le benedizioni, alle quali esse sono unite per essenza.
TITOLI DATI A TIPHARETH: Zoar Anpin - Il Viso Minore - Melekh, il Re Adam, il Figlio - L'Uomo.
NOME DIVINO: Il tetragramma. Aloath Va Daath.
ARCANGELO: Raphael.
ORDINE ANGELICO: Malachim, Re.
CHAKRA MONDANO: Shemesh, il Sole.
ESPERIENZA SPIRITUALE: Visione dell'armonia delle cose. Misteri della Crocifissione.
VIRTÙ: Consacrazione alla Gran Opera.
VIZIO: Orgoglio.
CORRISPONDENZA IN I MICROCOSMI: Il petto.
SIMBOLI: Lamen - La Rosa Croce - La Croce del Calvario - La Piramide Mozza - Il Cubo.
CARTE DEL TAROCCO: I Sei.
SEI DI BASTONI: Victoria.
SEI DI COPPE: Allegria.
SEI SPADE: Successo meritato.
SEI DI DENARI: Successo materiale.
COLORE IN AZILUTH: Rosato Chiaro.
COLORE IN BRIAH: Giallo.
COLORE IN YETZIRAH: Rosa salmone.
COLORE IN ASSIAH: Oro ambrato.

 

Insegnamento 15: Spiegazione del Tarocco secondo la Fraternità Rosacroce III

“NETZACH”, il Settimo Sephirah

TITOLO: Netzach, Victoria (Ebraico: Nun, Tzadd, Cheth).
IMMAGINE MAGICA: Una bella donna nuda.
TESTO YETZIRATICO: Il Settimo Sentiero si chiama L'Intelligenza Nascosta perché è lo Splendore Rifulgente delle virtù intellettuali che gli occhi dello spirito e le contemplazioni della fede percepiscono.
POSIZIONE IN L'ALBERO: Al piede del Pilastro della Povertà.
TITOLO DATO A NETZACH: La Fermezza.
NOME DIVINO: Yejova Tzabaoth, Dio degli Eserciti.
ARCANGELO: Haniel.
ORDINE ANGELICO: Elojim, Dio.
CHAKRA MONDANO: Nogah, Venere.
ESPERIENZA SPIRITUALE: Visione della bellezza trionfante.
VIRTÙ: Assenza di egoismo.
VIZIO: Impudicizia, lussuria.
CORRISPONDENZA IN I MICROCOSMI: reni, anca e gambe.
SIMBOLI: La Lampada - La Cigna - La Rosa.
CARTE DEL TAROCCO: I quattro Sette.
SETTE DI BASTONI: Valore.
SETTE DI VASI: Successo illusorio.
SETTE DI SPADE: Sforzo inutile.
SETTE DI DENARI: Fallimento.
COLORE IN AZILUTH: Ambra.
COLORE IN BRIAH: Esmeralda.
COLORE IN YETZIRAH: Giallo brillante quasi verde.
COLORE IN ASSIAH:  Oliva macchiato d’oro.

“HOD”, l'Ottavo Sephirah

TITOLO: Hod (Jod), la Gloria. (Lettere Ebraiche:  He, Vau, Daleth).
IMMAGINE MAGICA: Un ermafrodito.
POSIZIONE L'ALBERO: Al piede del Pilastro del Rigore.
TESTO YETZIRATICO: L'ottavo Sentiero si chiama L'Intelligenza Assoluta o Perfetta perché è lo strumento della Primordiale, la quale non ha radice nella quale ella possa impiantarsi bensì è nei luoghi nascosti di Guedulah, del quale emana la sua essenza.
NOME DIVINO: Elojim Tazboath, il Dio delle Legioni.
ARCANGELO: Michael (Mikjael).
ORDINE ANGELICO: Beni Elojim, i Figli di Dio.
CHAKRA MONDANO: Kokab, Mercurio.
ESPERIENZA SPIRITUALE: Visione dello Splendore.
VIRTÙ: Veracità.
VIZIO: Bugia, improbità.
CORRISPONDENZA IN I MICROCOSMI: Le anche, le gambe.
SIMBOLI: Nomini, versetti Grembiule.
CARTE DEL TAROCCO: I quattro Otto.
OTTO DI BASTONI: Rapidità.
OTTO DI COPPE: Successo abbandonato.
OTTO DI SPADE: Forza attenuata.
OTTO DI DENARI; Prudenza.
COLORE IN AZILUTH: Violetto Porporeo.
COLORE IN BRIAH: Arancione.
COLORE IN YETZIRAH: Rosso vermiglio.
COLORE IN ASSIAH: Nero giallognolo, macchiato di bianco.

 

 

Insegnamento 16: Spiegazione del Tarocco secondo la Fraternità Rosacroce  IV

“YESOD”, il Nono Sephirah

TITOLO: Yesod, il Fondamento (Lettere Ebraiche: Yod, Samech, Vau, Daleth).
IMMAGINE MAGICA: ¡ Un superbo uomo nudo, molto poderoso.
POSIZIONE IN L'ALBERO: Nella base del Pilastro dell'Equilibrio.
TESTO YETZIRATICO: Il Nono Sentiero si chiama L'Intelligenza Pura perché purifica l’Emanazioni. Prova e corregge il disegno della sua rappresentazione e l'unità secondo la quale esse sono disposte, senza diminuirla né dividerla.
NOME DIVINO: Shaddai il Chai, il Dio Onnipotente e Vivente.
ARCANGELO: Gabriel.
ORDINE ANGELICO: Cherubino, i Poderosi.
CHAKRA MONDANO: Levanah, la Luna.
ESPERIENZA SPIRITUALE: Visione del Meccanismo del Mondo.
VIRTÙ: Indipendenza.
VIZIO: Pigrizia.
CORRISPONDENZA IN I MICROCOSMI: Gli organi di riproduzione.
SIMBOLI: I profumi, i sandali.
CARTE DEL TAROCCO: I quattro Nove.
NOVE DI BASTONI: Gran forza.
NOVE DI COPPE: Gioia materiale.
NOVE DI SPADE: Crudeltà, disperazione.
NOVE DI DENARI: Guadagno materiale.
COLORE IN AZILUTH: Indaco.
COLORE IN BRIAH: Violetto.
COLORE IN YETZIRAH: Porporeo oscuro.
COLORE IN ASSIAH: Giallo seminato di azzurro.

“MALKUTH”, il Decimo Sephirah

TITOLO:  Malkuth, il Regno (Lettere Ebraiche:  Mem, Lamed, Vau, Tau).
IMMAGINE MAGICA: Una giovane incoronata, sul trono.
POSIZIONE IN L'ALBERO: Nella base del pilastro dell'equilibrio.
TESTO YETZIRATICO: Il Decimo Sentiero si chiama L'Intelligenza Risplendente perché è esaltata al di sopra di ogni testa e si siede nel trono di Binah. Illumina gli splendori di tutte le Luci e fa emanare un'influenza del Principe delle Facce, l'Angelo di Kether.
TITOLI DATI A MALKUTH: La Soglia - La Soglia della Morte - La Soglia dell'Ombra della Morte - La Soglia delle lacrime - La Soglia della Giustizia - La Soglia della Preghiera - La Soglia della Figlia dei Poteri - La Soglia del Giardino dell'Eden - La Madre Inferiore - Malkah, la Regina - Kallah, la Fidanzata, la Vergine.
NOME DIVINO: Adonai Malekj, od Adonai ja Aretz.
ARCANGELO: Sandalphon.
CORO ANGELICO: Ashim, Anime del Fuoco.
CHAKRA MONDANO: Cholem ha Yesodoth (Kjolem ja Yesodoth, Sfera degli Elementi).
ESPERIENZA SPIRITUALE: Visione del Sacro Angelo della Guardia.
VIRTÙ: Discernimento.
VIZIO:  Avarizia, Inerzia.
CORRISPONDENZA IN I MICROCOSMI: I piedi, l'ano.
SIMBOLI: Altare del doppio cubo - La Croce di braccia uguali - Il circolo magico - Il Triangolo d’arte.
CARTE DEL TAROCCO: I quattro Dieci.
DIECI DI BASTONI: Oppressione.
DIECI DI COPPE: Successo perfetto.
DIECI DI SPADE: Rovina.
DIECI DI ORI: Opulenza.
COLORE IN AZILUTH: Giallo.
COLORE IN BRIAH: Limone, oliva, carminio e nero.
COLORE IN ASSIAH: Nero con asticelle gialle.

 

 

INDICE

Insegnamento 1: La Magia Nera
Insegnamento 2: La Magia Grigia
Insegnamento 3: La Magia Rossa
Insegnamento 4: La Magia Rosata
Insegnamento 5: La Magia Celeste
Insegnamento 6: La Magia Bianca
Insegnamento 7: Esercizi per il Dominio della Ruota Sacra
Insegnamento 8: Esercizi per il Dominio del Ruota Controllo

Insegnamento 9: Esercizi per il Dominio della Ruota Solare
Insegnamento 10: Esercizi per il Dominio della Ruota Cardiaca
Insegnamento 11: Esercizi per il Dominio della Ruota Laringea
Insegnamento 12: Esercizi per il Dominio della Ruota Visuale
Insegnamento 13: Spiegazione del Tarocco secondo la Fraternit à Rosacroce I
Insegnamento 14: Spiegazione del Tarocco secondo la Fraternit à Rosacroce II
Insegnamento 15: Spiegazione del Tarocco secondo la Fraternit à Rosacroce III
Insegnamento 16: Spiegazione del Tarocco secondo la Fraternità Rosacroce IV

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