INDICE
Insegnamento 1: La Rinunzia come Azione
Insegnamento 2: Esercizi per Riuscire l'Azione senza Attaccamento
Insegnamento 3: La Rinunzia come Ascesi
Insegnamento 4: I Cicli dell'Ascesi Passiva di Cafh
Insegnamento 5: La Rinunzia come Mistica
Insegnamento 6: Commenti Registrati nelle Esposizioni del Cavaliere Gran Maestro
Insegnamento 7: Esercizi per Riuscire l'Azione nella Rinunzia
Insegnamento 8: La Rinunzia come Ascesi
Insegnamento 9: I Cicli dell'Ascesi Passiva di Cafh
Insegnamento 10: La Rinunzia come Mistica Interiore
Insegnamento 11: Esortazione
Insegnamento 1: La Rinunzia Come Azione
Sintesi Generale:
L'azione senza attaccamento.
L'azione senza attaccamento di fronte ai problemi sociali, economici e religiosi.
L'azione senza attaccamento di fronte al mondo: conoscenza della storia. Adattamento dell'Ire, applicazione del metodo di reversibilità, allo svolgimento dell'azione. Trasmutazione del dogma. Applicazione della mente e della super-mente.
L'azione senza attaccamento non partecipa ai composti usati; compone rimanendo semplice.
L'azione senza attaccamento si districa sostenendo, rimanendo, super-sostenuta, provocando la crisi per superarla.
L’azione senza attaccamento di Cafh: Radio di Stabilità magnetica. Insediamento mobile, (le Tavole. Gran Corrente spirituale: produttività inattiva dei Figli. Superamento delle simpatie individuali, (i Figli). Unione Sostanziale. Impersonalità, super-mente, super-coscienza. Illuminazione oscura, (I Superiori)0.
L'azione senza attaccamento porta all'inazione attiva e viceversa.
Insegnamento 2: Esercizi per Riuscire l'Azione senza Attaccamento
Intensificazione del Voto di Silenzio come abitudine di un'azione inattiva.
Trapassare i commerci per dopo.
Non risolvere niente quando ho entusiasmo o sto in vena.
Leggere i giornali dopo 3 o 4 giorni.
Interrompere una persona quando mi racconta qualcosa di interessante; seguire dopo.
Risolvere i problemi spiacevoli e che non sono del mio gusto.
Nella direzione delle anime, mantenere gelosamente i segreti vitali.
Insegnamento 3: La Rinunzia come Ascesi
I cammini ascetici portano all'anima perseverante ad un risultato positivo.
L'ascesi è una potenza acquisita che decresce se manca la continuità dell'esercizio.
L'ascesi non esclude la praticante dell'imprevisto e della morte.
L'ascesi non è tale se non diventa permanente, abituale nel praticante.
L'ascesi di Rinunzia, passiva, è l'unica che diventa una dell'anima.
L'ascesi passiva non può essere riuscita se l'anima non respinge ogni frutto di successo e se l'anima non adatta il suo stato mentale, emozionale e fisico prima di incominciare il Sentiero mistico. È necessaria una pulizia totale di desideri, di attaccamenti, di difetti; è necessario un abbandono totale in mani di Cafh e del Maestro.
L'ascesi dei libri, dei poteri, dei risultati è dannosa, ancora se è effettiva.
Insegnamento 4: I Cicli dell'Ascesi Passiva di Cafh
Radio di Stabilità: radicamento, adattamento, pazienza, routine, spera.
Potere della Gran Corrente: Permanenza, passività comprensiva, inattività.
Unione Sostanziale: Scambio operativo. Impersonalità egocentrica. Capacità di utilizzo di tutti i mezzi, fisici, psichici, mentali, per riuscire il risultato del fine.
I poteri riusciti per l'ascesi passiva di Cafh aderiscono non al Figlio, bensì al Corpo Mistico di Cafh (Trasferimento).
Il potere ascetico supremo del Figlio è dissolvere i composti, per rimanere unicamente nel semplice.
Poteri di Cafh non riuscito, bensì in parte per i suoi Figli:
a) Dominio chimico del mondo, sviluppo di nuovi centri cerebrali, potere curare i malati.
b) Conoscenza reale della ruota del tempo (Istoria akásica), passato, presente e futuro, (la Gran Corrente è il ponte tra la terra ed il cielo, ed il suo riflesso nel mondo astrale. Assistenza ai bisognosi.
c) Consacrazione sacerdotale (Unione Sostanziale). Don di benedire, di dissipare le tenebre. Continuità di una potenza spirituale attraverso i Superiori.
d) Direzione delle anime con tutti i suoi elementi: chiaroveggenza, profezia, penetrazione, consiglio, etc. L'ascesi passiva di Cafh non è un risultato di un potere individuale, bensì il potere inerente al Figlio di filtrare la Gran Corrente alla sua inclinazione senza impedimento.
Insegnamento 5: La Rinunzia come Mistica
Il risultato dell'Unione Divina non può essere riuscito sulla Terra.
Il suo risultato è potenziale, ma individualmente, particolare.
L'Unione Sostanziale: L'anima coi mezzi di Cafh riesce l'Unione individuale. Questa Unione si continua ancora in lui dopo il suo ritorno allo stato comune permanente in forma sostanziale, per partecipazione col Corpo Mistico di Cafh a quello stato di Unione permanente che l'anima di Cafh è riuscito.º
L'Unione diventa sostanziale permanente per partecipazione, per no resistenza del Figlio alla vita stessa.
Riesco dell'Unione Divina in forma sostanziale, non per soppressione della vita, bensì per una conformità dissolvente, Voto di Rinunzia: morte mistica.
L'Unione Sostanziale colla Divina Madre diventa potenziale, Unione dell'anima col Corpo Mistico di Cafh ininterrottamente, per la Morte Mistica, Voti ed Unione individuale; ma diventa ininterrotta ancora attivamente (sostanziale) per la partecipazione alla funzione divina sulla terra del Corpo Mistico di Cafh.
L'anima Divina (vuole dire senza supporto, senza legature) è immolata.
La funzione dell'Anima Divina è diventare eternamente semplice. Se non rimane statica, senza trascendere in quello punto morto tra la cosa Eterna e la cosa Successiva.
La fortuna Incommensurabile è allo stesso tempo un dolore incommensurabile.
Quello stato Divino di Unione piena, ma in attesa, è quello della Divina Incarnazione. Immolazione per attrarre a tutte le anime a quello stato Divino.
Partecipare a quella Unione è partecipare a quello martirio. L'Unione dell'anima immolata è perfetta ancora sulla terra, Divina e sostanziale.
Gli atti, le sofferenze, le parole, tutto quello che corrisponde a queste anime diventa Divino, per quel motivo acquisisce la forza di eliminare il suo karma ed il karma degli altri.
Non ritornano su questa terra, bensì in forma spirituale, reincarnazione spirituale dei Superiori, con un risultato di Infallibilità e Super Direzione Spirituale.
L'Unione Sostanziale, inoltre, per questa partecipazione (Morte Mistica, voto di Rinunzia compiuto), elimina in vita tutti i composti fisici, energetici e mentali.
Quello che aiuta i Figli a questo stato di morte e come si svolge questa Mistica.
Esortazione:
Istoria – Coscienza. Deposito cosmico. Umanità.
Psicologia –Volontà. Conoscenza spirituale con metodi ontologici uomo.
Etica – Armonia dei risultati ed azione riattiva degli atti. Uomo. Umanità. Tecnica. Concentrazione.
Insegnamento 6: Commenti Registrati delle Esposizioni del Cavaliere Gran Maestro
Ci commentò sul particolare motivo di preoccupazione che aveva rispetto ai suoi Figli Ordinati che vivono nel mondo, dato che poco tempo fa, egli stesso non comprendeva come unire il Voto di Rinunzia a sé stesso e la sempre costante azione effettiva che determina quell'inferno costante che è il mondo.
Un principio di attuale conoscenza super-mentale ci dà la soluzione. Dobbiamo pensare all'era atomica, e sapere che l'azione che sviluppiamo non è più che l'amministrazione di energie, pensieri ed emozioni che hanno formato il deposito di beni di nostra Divina Madre. Siamo predestinati, e per quella divina elezione non è possibile comportarsi come gli altri esseri del mondo che non hanno voto.
Essi, all'influsso di un pensiero desiderato in volere riuscirlo, rovesciano effettivamente tutte le sue energie in quello fantasma del successo personale, aderiscono al trionfo e cedono da quell'istante al fantasma (la sua fantasia immaginativa di un'opera), il suo potere interno, rimanendo, da quell'istante, legati e dominati al suo fantasma.
I Figli Ordinati, Superiori, devono "comprendere", se questo è possibile che la sua azione debba meritare tutto lo sforzo che faccia possibile l'opera a generare, ma senza dare la sua ricchezza interna, poiché ella è stata efferata alla Divina Madre. Il desiderio di attaccamento al lavoro personale deve rovinarsi affinché solo l’intima realizzazione della Madre sia il nostro obiettivo ultimo.
Il nostro lavoro quotidiano, la perdita del lavoro, il fallimento della nostra professione, il povero rendimento economico, sono i principali motivi dell'intenzione retta di operare in nome di Nostra Madre. È necessario il totale disinteresse, vivere nel centro del cuore, per assorbire questo principio che opera senza spesa interna, che può provocare linee variabili e distinte di muoversi.
Questo metodo è seguito magistralmente per i russi attualmente colla morte di Stalin. L'abbattono affinché si espanda nel futuro con più forza, cioè, non seguono ostinatamente una linea retta unica di azione effettiva, tipo Stati Uniti, dove acciaio, capitale e religione, si centrano per resistere sempre centrati in un'idea che li domina ed assorbe.
Ci parlò anche come praticare questo principio come Superiori di Tavola. Insegnando e dirigendo anime, se non eliminiamo le scorie delle nostre abitudini personali, diamo l'idea di Cafh, ma col nostro radicamento a filosofia, a religione, a sangue che c'è propria del nostro sviluppo come bambini ed uomini.
L'Insegnamento esige identità interna colla Madre, allontanandosi totalmente dai Figli, non partecipando ad affetti umani con essi, affinché il separatismo del nostro sentimento non c'incateni ad un'opera distinta della quale Cafh ci da.
I Figli non dovessero dire mai: il mio Superiore è dotto, pratica tale religione, è professionale, è fermamente a favore di tale partito politico o di tale opera sociale; ma la sua espressione deve centrarsi solamente in: è il mio Superiore, è il mio Direttore Spirituale.
Non farci all'idea che i Figli sono nostri; rimanere completamente disaffezionati come prova, cambiandoli Tavola o separarci lì dalla nostra direzione.
Cafh ha un messaggio per l'Umanità: fare comunicare agli esseri alla pratica della Religione Universale che suppone superamento per trasmutazione e non per annichilazione, di tutti i dogmi, e fa santuario al cuore dall'essere umano.
Il suo messaggio tanto parallelamente sviluppato per Cafh coi grandi salti dell'Umanità attuale è punto di adesione a questa opera di azione con tale disinteresse.
Ci disse che questo metodo esige a volte astinenza, e dopo la non astinenza, affinché la conoscenza dell'azione e della reazione, ci procuri la sintonizzazione colla Legge Cosmica e non individuale ed umana.
Non essere, non possedere, ma operare sulla terra come Figli predestinati a dare segni della ricchezza di Nostra Madre.
Insegnamento 7: Esercizi per Riuscire l'Azione nella Rinunzia
C'indicò il metodo che egli utilizza affinché questa inattività attiva, dia i risultati dell'azione nella Rinunzia. Li cercò in nuova metodologia per ottenere migliori voti. L'esemplare vita in essi. Silenzio, fedeltà, obbedienza e portano al risultato efficiente della Rinunzia.
Prese il Voto di Silenzio e fece pratica di lui con questo metodo: ogni novità che viene alle sue mani (lettere, diari, notizie, libri, etc.) e che la sua mente eccitata volesse esplorare e risolvere, la relega un tempo; pratica così la non-azione.
La mente, vera tiranna, cerca nel disgusto dell'essere, togliendolo il pane del quale si alimenta, vincere questa inazione. Lì vale l'attenta volontà per affrontarla e liberare all'anima per il silenzio della fantasia immaginativa eccitata. Il silenzio farà che sia la pace espansiva posteriore che si ritira, quella che risolve il problema esposto e gli dia giusta soluzione, cioè, soluzione spirituale. L'esercizio pratico è non lasciarsi portare per l'ispirazione mentale del primo scontro colla situazione provocata, ed affinché il silenzio nella lotta per la sua difesa stabilita fortifichi il voto e per lui riscuota l'inazione, l'espansione e divina azione posteriore.
Prese l'esercizio della meditazione, e ci mostrò come devono frenarsi gli impulsi di meditare con quadri molto cari o cercati.
Nella direzione dei Figli, ci mostrò la saggia disposizione che provoca nel Superiore la pratica di questo voto di Silenzio che eleva al Superiore allontanandolo dal Figlio, affinché la sua risposta sia anelata per l'anima del Figlio e non per entrambe personalità.
Insegnamento 8: La Rinunzia come Ascesi
Tratterò il problema tanto importante dell'ascesi. La lettura di libri e di esperienze realizzate non ha fatto un'altra cosa che mescolare conoscenze teoriche, pratiche e personali che portano evidente confusione nelle anime.
La direzione delle anime, missione trascendentale dei Figli Ordinati, obbligò a realizzare molte esperienze e letture, per potere canalizzare in essi l'orientazione definita e certo del significato di ascesi. È necessario, allora, che i Superiori abbiano un'idea chiara della quale è ascetica.
L'ascetica si vive o non si conosce.
È un Don intrinseco delle persone.
Tutte le teorie sono dannose, sacramentalmente diremmo diaboliche, e portano alla distruzione fisica e mentale di chi li praticano. Allontaniamo i Figli da ogni pratica che non sia controllata per i Superiori.
Sono di opinione, oggi, che buono sarebbe bruciare tanto libro che parla di ascesi, perché portano il male all'anima. Tuttavia, ci sono aspetti ascetici che ben diretti guidano all'anima verso la sua definitiva fine. Senza "guru", opinione sensata indù, non può incominciarsi nessun esercizio ascetico.
Rivediamo la storia, e questi elementi di giudizio che esponiamo si evidenzieranno.
Abbiamo la gran figura di Sri Aurobindo, gran uomo di scienza, gran sanscritista, di cultura orientalista senza paragone. Incomincia la sua strada ascetica basata nella gran verità: Se l'uomo partecipa ad un principio divino, ha possibilità divine. Duri venti anni la sua ascesi; quindi abbandona tutto e comincia ad avere discepoli, pratica l'assoluto silenzio, fa una città dove devono abitare i suoi fedeli discepoli, ed agisce di fronte ad essi per mezzo di sua moglie (israelita) anteriormente sposata con Richard, il suo principale discepolo, che è per ciò chiamata Madre. Egli, una volta all'anno si mostra solo fisicamente ai suoi discepoli e per breve spazio di tempo. Il 1950 muore e rimane il gran punto interrogativo: La sua ascetica ebbe successo o fu un fallimento? Non vinse alla morte; nessun scritto porta in sé il fissaggio della data della sua morte.
Andiamo più dietro, citiamo a quello gran cantore dell'immortalità dell'essere umano: Vivekananda. Afferma le possibilità dell'essere attraverso la pratica dell’yoga. Un giorno davanti ad uno shock diabetico muore, rimanendo il gran punto interrogativo sulla sua ascesi. Aveva trenta nove anni; i suoi scritti non menzionano la sua data di morte. La sua ascesi non riesce per lui il messaggio di pace che trascenda la sua vita fisica. I suoi discepoli l'onorano per la sua morte estatica, ma c'è qui il dubbio che l'insulina nel sangue provoca la morte catalettica, ed il suo shock diabetico sembra affermarlo. La sua ascesi riesce il vigore di una gran parte del suo fisico, ma il male si annida nella cosa intima, senza permettere la conoscenza per la pratica dell'esercizio ascetico. Si capisce che in questo gran essere, non è discutibile la sua gran opera realizzata, ma solo si sta analizzando il suo metodo ascetico che servì per la pratica dal suo allenamento, tanto stimata per lui.
Viaggiamo più verso il passato. Prendiamo il gran santa e gran donna Santa Teresa. Descrisse nelle sue pratiche ascetiche tutti i passi dell'elevazione dell'anima, narrò con precisione le emozioni registrate; tuttavia, in tale gran essere i suoi scritti rivelano neanche qualche volta la data della sua morte. L'azione medica studiando la sua vita prefigge un carcinoma nella matrice, e è per l'emorragia costante del suo flusso che abbandona il suo stato terreno. Interrogante: Morì di estasi, o di cancro?
Riconosciamo nell'ascetismo una forza, un potere in movimento, ma non sappiamo se è di risultato effettivo.
La mia esperienza personale mi dice che la pratica degli esercizi ascetici non hanno aggiunto né un grammo alla virtù, cioè, alla permanente ricchezza spirituale.
Il 17 settembre di 1934 realizzai l'esercizio di inviare il Kundalini fino al centro coronario ma questo esercizio aveva bisogno di costanza per la sua realizzazione. Se è trascurato perde gradualmente il risultato. Sembrerebbe che fosse qualcosa obbligata per l'essere, poiché non si accomoda olla sua naturale disposizione per farlo permanentemente. È verità che questo esercizio mi servì per la creazione di Cafh in America, ma l'esercizio in sé non migliora il mio valore spirituale. È verità che è facile ritornare a questo allenamento per l'esperienza raccolta, ma questo conferma la non permanenza naturale nell'essere della pratica realizzata.
Praticai lunghi anni astinenza di cibi, esercizi respiratori, di posizioni, etc., ma ottenni solo effetti mentre faceva il suo allenamento, e non dubito oggi di affermare che per ciò non aggiunsi né un grammo di umiltà che diminuisse la superbia del mio essere.
In 1936 feci esercizi di trasporto a piani inferiori, e li ripetei posteriormente. In 1944 in viaggio a Tucumán riprodussi i dolori di un gran essere: vissi la corona di spine, il dolore delle piaghe, etc. Ma rimane sempre il gran punto interrogativo: Cristo viene a me, o è che sono io nell'esercizio concentrato che vado a Lui? La stessa cosa si potrebbe dire di Santa Gemma Galgani, Teresa Newman, etc. È la sua ascesi che li provoca l'avvicinamento e questo dura il periodo naturale in che c'esercitiamo volitivamente per ciò, o è il Gran Essere che discende in grazia a noi?
L'ascetismo è una forza, una potenza, ma non è naturale all'essere umano. Non si guadagna attraverso lei un grammo di virtù. Allora è buono o cattivo l'ascetismo? È utile o non la sua pratica? Deve essere buono, deve avere un valore; quello che succede è che ancora l'uomo non sa maneggiare questa forza. C'è una potenza nell'ascetismo che ancora non la sa dominare. La stessa cosa che passa agli uomini di scienza con l'energia atomica che distruggono coi suoi esercizi e non dominano la forza dell'atomo.
Un altro esempio: Il Hata Yoga. Un gran sportivo vince al corpo fisico e, tuttavia, non guadagna niente di spiritualità. Se sono persone di poca intelligenza lo seguono essendo. Producono un corpo perfetto, ma ledono qualche organo. La parte negativa fisica si nasconde in qualche organo e lo distrugge. Anche io paralizzai il polso ed il cuore per un minuto, ma tali esercizi non mi diedero bensì solamente esperienza.
Si potrebbe dire che oggi non esistono epidemie, perché ci sono vaccini per tutte esse. Vedono già, tuttavia, la radice negativa del male, nella poliomielite, si nasconde nei paesi più civilizzati, nella cosa più profonda dell'essere, la sua colonna vertebrale.
L'ignoranza della potenza ascetica fa che stiamo dando sempre manate alla ventura.
Per tutto ciò l'ascetismo, dovendo definirsi tra se è utile o dannoso per la perfezione dell'essere umano, al giorno di oggi non obbliga per il suo danno.
Ma abbiamo dovuto sperimentarlo per conoscenza ed essere guide di anime; non come un dono, bensì come una punizione.
È necessario, Figli, acquisire in primo luogo la purezza interna spirituale, prima di volere dominare per l'esercizio ascetiche potenze che si lasciano solo dominare per il puro di cuore.
Ma allora, quale è l'ascesi di Cafh? Quella che non deve danneggiarci, quella che deve essere una preparazione dei Figli per la nuova era, il nuovo mondo atomico.
La Divina Madre mi diede la risposta: "L'ascesi di Cafh è di morte, è ascesi di non-potere, di pazienza, di routine, di radicamento, di inerzia attiva, di noia, e di ignoranza. Tutto questo per riuscire un barlume di pace." (Deposita il tuo cervello nel centro del tuo cuore).
Questo è quello che dobbiamo confidare ai Figli; gran tesoro affidato a noi.
La base dell'ascesi di Cafh è non promettere niente ai Figli. Il Figlio potrà raggiungere lo stato più alto e perfetto, ma per i suoi mezzi e non aspettarlo di un libro, di una pratica, di una casualità.
Il cammino ascetico di Cafh porta solamente all'Unione con Dio con mezzi interni, di Rinunzia, contrari alla metodologia comune.
Dobbiamo togliere i Figli tutto quello che aspirano, tutta la sua illusione (clubs, arti, scienze, religione, forme particolari di pregare, etc.) affinché sia niente esterno, sia vergine terra dell'anima dove si domini il vivo splendore del suo unico amore: la Divina Madre.
Il Padre Gracián promette a Santa Teresa una novizia che sapeva pregare molto e bene. La Santa rispose: “Non c'interessa. Ci darà abbastanza lavoro tirare fuori tutti i suoi gusti di preghiera affinché si alleni nella nostra opera. Mi dia, padre, figlie vive ed intelligenti ma scarse in conoscenza già formata di cammini ascetici."
La stessa cosa vogliamo per gli aspiranti di Cafh. Figli di poca illustrazione. Che siano pochi, ma non ci diano lavoro di distruggere quello che hanno imparato.
È necessario dire: bisogna tirare fuori tutte le sue aspirazioni, specialmente i libri. Non c'è meglio libro che gli Insegnamenti, perché cercando in libri conoscenze, mescolano concetti, disorientano la dottrina e c'è dopo un gran lavoro per la sua nuova orientazione. La sua predica tra i compagni prefigge in queste idee sbagliate.
Tiriamo fuori di essi la pratica di sport, il club, etc.
Questo è il principio dell'ascetica di Cafh: portarli puri, per annichilazione dei suoi difetti e gusti personali, alla Gran Corrente. Così lo vuole nostra Divina Madre.
Soprattutto, tirare fuori dei Figli i concetti, le idee che portano della sua religione. Le abitudini religiose non hanno importanza, ma noi dobbiamo togliere per sapere dei suoi attaccamenti dottrinari e non sentimentali. Se no, facciamo loro entrare in un cammino negativo con forze positive. Del suo scontro, possiamo conoscere solamente terribili risultati nel Figlio.
Il primo passo è la gran pulizia, se non la sua concentrazione di forza mentale incoraggia mostri per il suo futuro.
Il Figlio che sbatte entrando in Cafh e sente la scossa della Gran Corrente, è perché non abbiamo saputo pulirlo, cioè, vestirlo per riceverla.
Grande è il nostro compito: curare malati, alleviare i bisognosi, dirigere alle anime, affinché non sappiamo obbligarci a non avere più lavoro nell'accettazione di Figli che sembrano avere, per la risposta che danno nei suoi lavori, un altro cammino di vita religiosa o mondana.
Il momento del contatto del Figlio colla Gran Corrente è il passo più trascendentale e decisivo per l'anima. Tutto il suo futuro è determinato in ciò. La necessità di quella "qualcosa" che sperimenta, deve essere di amore puro a Dio e di un abbandono alla Divina Madre. La sua consegna è darsi al trionfo od al fallimento, perché così egli si risolve nel suo futuro Corpo di Fuoco, corpo reale e divino che sosterrà il principio dell'immortalità colla sua anima.
Questo è il momento in che Sacerdoti di Dio e della Madre mettiamo le anime nel fuoco, non nell'acqua. Anime di innocenti bambini che non sappiamo se le sue tenere carni resistono il purificatore contatto col fuoco.
Per questo cammino di Rinunzia che ci dà l'ascesi per il futuro vogliamo portare i Figli alla cima, affinché trionfino e che siano integri, vogliamo per essi la felicità e non la morte.
Ma, soprattutto, che si sappia che quello che incomincia questo cammino, sa dove lo condurrà. La Rinunzia, come ascesi, l'abituerà alla vera Rinunzia.
L'Ascesi di Cafh è riuscire centri permanenti cerebrali, non transitorie forme riuscite per esercizi che esigono abitudini costanti per possederli. Dobbiamo riuscire centri dinamici, per fare esseri adatti per vivere nella nuova era atomica, se no, non potranno superarla e soccomberanno come comuni esseri umani. Il tempo conta e nei prossimi dieci o quindici anni, questo problema dovrà stare totalmente risolto.
Insegnamento 9: I Cicli dell'Ascesi Passiva di Cafh
L'ascetismo trattato nell'Insegnamento, potrebbe dare l'impressione che è dannoso, che non è utile, quello che non è davvero certo.
L'ascetismo individuale è dannoso, ma l'ascetismo praticato, ancora per il Figlio, per l'uomo per captare un'esperienza, per dopo depositare questo ascetismo in un corpo mistico, è utile. 20 o 25 anni fa quello che valeva era l'aviatore, oggi è l'aviazione in sé quello che vale.
Nell'ascetismo l'esperienza individuale ha valore quando non è applicata all'individuo, bensì all'esercizio in sé.
Cafh respinge i curatori, i chiaroveggenti, i fachiri, cioè, gli individui con poteri sviluppati per sé, ma ha buoni curatori, buoni chiaroveggenti, ma che agiscono per l'Opera. Questi poteri acquisiti per l'ascesi sono dannosi, allora, se non sono rovesciati ad un corpo mistico.
Il cammino ascetico a seguire in Cafh è di ascesi passiva. È l'ascesi che possono riuscire tutti i Figli. Abbiamo visto come l'ascetica passiva radica tutto il suo successo nell'abbandono totale. È chiaro che al giorno di oggi è molto difficile il riuscire l'abbandono nelle braccia dei Superiori, dato il predominio di uno stato affettivo negli esseri umani.
È necessario che la mente dei Figli si diano a questo abbandono. Il primo passo è darsi a Cafh. Ubbidire.
Gli uomini sono abituati a fare quello che piacciono, si risolvono a se stessi. La vita spirituale di Cafh è indeterminante.
Se qualche volta qualche Figlio fosse concorde veramente con l'ascesi attiva i Superiori troveranno già la misura per i suoi esercizi i cui risultati accresceranno il valore e forza del Corpo Mistico di Cafh.
Continuamente riceviamo anime nelle nostre mani e, molte volte, la nostra inesperienza ricevendo tali tesori ci trova senza sapere che fare. La legge è eliminare ogni possibilità di yoga, di sacramenti religiosi, di pratiche senza questa passività negativamente attiva dell'ascetismo di Cafh.
L'ascetica passiva di Cafh, subito che prende il Figlio, lo toglie tutto quello che egli vuole, quello che desidera, quello che sappia, i suoi pregiudizi. In una parola, demoliamo i suoi dei, i suoi idoli, le sue tradizioni. E questo è solo affinché si realizzi il primo ciclo di questa ascetica passiva: stabilirsi in sé, stabilirsi dentro la Gran Corrente. È un lavoro di anni. Dobbiamo fare che sentono e si adattino al Raggio di Stabilità, vigilati costantemente per il Superiore.
Questo stato passivo di permanenza dentro il Radio di Stabilità ha un'importanza enorme. Diventa fondamentale per la vita spirituale di Cafh. Molti Superiori non l'hanno compreso ancora così.
Provoca una stabilità fisica, dopo mentale, dopo magnetica, e si fa posteriormente egocentrica e spirituale; tutto per la pratica di un esercizio ascetico passivo.
Questa stabilità si fortifica sempre di più nel tempo. La partecipazione a non potere comprarsi niente senza permesso, a non cambiare impiego o sposarsi, ad avere fidanzata, a non dare gli insegnamenti, è il successivo controllo del Figlio per il Superiore per determinare il lavoro ascetico dell'anima.
Annulla interiormente i suoi sensi per farli ricettivi. È come una goccia dietro di altra che riempirà un carro armato, non il getto che riempie e lo scarica contemporaneamente. È un risultato di pazienza, di routine, di noia, ma di risultati effettivi riusciti per un metodo negativo.
Così l'anima possiede una forza, una potenza ineguagliabile.
Il potere ascetico della stabilità continua a prendere nuova vita che non è nuovamente mentale, poiché Cafh, per essere una forza spirituale, deve integrare la vita e non partecipare ad alcuna espressione della stessa.
Non andare al club, alle passeggiate, non desiderare nuovi studi, sono fatti che l'abilitano per acquisire una potenza, con un metodo che è nostro, dato non per i libri, esperienze proprie, bensì per la Divina Madre bevuto nella sua fonte.
Analogamente a quello che fa il Maestro tibetano col suo discepolo, lo siede in un cassetto e non gli permette di uscire da quella posizione, alla fine lo carica passivamente delle energie, ma per un gran salto fautore dell'effetto cercato. Uguale esempio si nota nel caldo interno che scioglie la neve.
Molti Figli vogliono vedere più opere in Cafh. La rutina e la noia lo provocano ansie di realizzazione ma, come possono dare se non hanno niente per dare? Che pace hanno? Che amore? e così via con tutto quello degno di cedersi all'Umanità.
La nostra vita è di pazienza, di poca o nulla espansione, per dopo potere dare il gran salto.
Pazienza, rutina, stabilità, adattamento all'ambiente è il primo ciclo passivo nell'ascesi di Cafh.
Il secondo ciclo o stato che usa Cafh è l'impersonalità, per svolgere più l'apparente inattività.
Vediamo che all'inizio la nostra individualità sparisce affinché la forza si concentri sulla comunità spirituale della Gran Opera.
Ogni volta ha più forza il nome del Cavaliere Gran Maestro e meno quello di Santiago, perché quella è forza impersonale della testa di Cafh e questa è la veste personale di chi l'incoraggia per i suoi vecchi amici. Il risultato ascetico di questo movimento è che il Cavaliere Gran Maestro è dedito al Corpo Mistico di Cafh. Tutte le sue esperienze non vivono nella sua individualità; si sono diventati vita permanente di tutte le sue possibilità nel Corpo Mistico di Cafh.
L'essere individuale non riuscirà una chiaroveggenza reale dell'universo, ma nel Corpo Mistico sta la possibilità di riuscirla.
Non riuscirà l'essere ammazzare o dare vita ad un uomo, ma in quello corpo mistico che raccoglie permanentemente questo esercizio ascetico sta la possibilità di realizzarlo.
Fallisce allora, forse, l'individuo, ma nel corpo mistico sta la possibilità.
È molto facile allontanare i nemici, ma se lo facciamo costantemente trascuriamo la nostra rotta, di qui che debba essere il corpo mistico quello che crea la permanente possibilità di allontanarli.
L'insieme di esseri che ci servisse da esempi durante l'Insegnamento:
Sri Aurobindo, Vivekananda, Santa Teresa, etc., furono precursori individuali che, non avendo successi individuali, tracciarono il cammino ascetico di questo gran momento di culmine della sua metodologia passiva in un Corpo Mistico, ente unico dove l'allenamento è permanente, e non quella dell'uomo che ha bisogno sempre di una corda per rappresentare gli effetti delle sue pratiche.
Nella natura ci sono migliaia di aborti, di fallimenti; essi sono quelli che giustamente colla sua negativa azione al preteso successo danno forma all'insieme mistico.
L'individuo fallirà, ma sarà guida di una collettività che è quella che trionfa posteriormente.
Il corpo mistico non crea mai per la sua impersonalità.
Quando il Figlio crede non fare niente, non progredire, è quando veramente progredisce. È che fu cieco, ed incominciando ad avere reale visione è tanta la luce che crede seguire in stato di cecità.
Questa ascetica, col correre degli anni, è quella che darà ai Figli il potere della Gran Corrente che li porterà all'espansione cosmica e non all'espansione individuale.
La Gran Opera di Cafh è per la sua apparente inattività dei suoi Figli, negativa, non visibile, ma sì prepara l'interno delle anime con lentezza, per riuscire il valore permanente di un'ascetica che di valore all'anima per il suo rincontro divino, ed agisca nell'anticipo dall'Umanità.
Insegnamento 10: La Rinunzia come Mistica Interiore
Cafh che è maestra in realtà, ci ha dato la definizione di un modo assoluto, con una sola parola al problema sempre esistente di tutti i mistici: che cosa è l'Unione Divina e se può riuscire l'Unione Divina.
Affinché comunichino i Figli all'Unione Sostanziale colla Divina Madre, con questa parola sta tutto definito. L'uomo non riuscirà in questa terra l'Unione Divina permanente, bensì solo l'Unione Sostanziale. Se riuscisse l'Unione Divina l'uomo sparirebbe. Non rimarrebbe in lui nessun composto mentale, nessun atomo di lui; dovrebbe disintegrarsi come la bomba atomica. Rimarrebbe solamente il suo corpo spirituale. Unione Divina è permanente, eterna. Non può ritornare dietro. Non c'è nessun gran essere sulla terra che abbia potuto vivere dopo essere riuscito l'Unione Divina.
Prendiamo l'esempio di Plotino. Secondo propria espressione dice essere riuscito due volte l'Unione Divina. Ma se torna a riuscire un’Unione è perché sono Unioni parziali. Se fosse stato alcuna di esse totale, Plotino non avrebbe potuto vivere, non avrebbe potuto dire che ebbe due.
L'essere può riuscire attraverso una pratica ascetica solo un’Unione Sostanziale, solo Sostanziale. I Figli Superiori di Cafh non sanno che cosa l'Unione Sostanziale è. Questa è la mistica vera di Cafh.
Come riuscire questa citata Divina azione, benché non fosse mai interamente divina.
Le anime che si sforzano nella pratica delle virtù che prendono un cammino ascetico e si staccano di tutto, riescono un'unione individuale.
L'unione che riescono questi grandi esseri del mondo è come se prendessero la fiamma della sua anima e l'avvicinassero alla gran fiamma divina, ma non si fondono in lei. Per ciò sarebbe necessario staccarsi dalla sua unione propria.
Individualmente nessun essere riesce l'Unione Divina.
Dicono gli indù nel Satachakra Nirupana "La casa senza sostegno è la casa di Dio." L'asceta quando arriva deve stare senza sostegno di nessuna classe sulla terra, ma non lo riesce per il suo sostegno individuale.
L'unione individuale non può essere allora Unione Divina, perché dicendo individuale, diciamo sostegno, cioè, ancora un composto. Questo sono parole.
Ancora gli esseri che hanno l'Unione Parziale, non riescono a spogliarsi degli elementi individuali. Si riconoscono parlando, dicono: della mia anima, della mia coscienza, del mio essere, perché sono solo concetti.
Questo ci vuole portare nella mistica di Cafh, ad una mistica che sia unione individuale con Dio e tramutarsi per reversibilità passiva, attraverso i voti di un'unione consustanziale, e rimane solo in noi il filo invisibile che è permanentemente unito alla cosa cosmica.
Può essere solo consustanziale attraverso uno stato di morte mistica colla Divina Madre.
L'Unione Divina riuscita da un essere umano che sta sulla terra è molto chimerica.
L'unione di vita può essere riuscita ed ha espressione esterna.
Andiamo all'esperienza di Cafh, ai nostri mezzi, ai nostri metodi.
Non può arrivarsi all'Unione Divina ancora parziale, se non c'è una morte parziale. Devo eliminare il corpo fisico e mi porterà questa morte ad un’Unione Spirituale se voglio arrivare ad un’Unione totale nella Divinità.
I Figli di Cafh tendono verso questa Divina Unione spirituale.
Se dobbiamo arrivare per i mezzi di Cafh all'Unione Divina spirituale dobbiamo morire. Il nostro voto di Rinunzia è morire, ma la divina eliminazione.
Questa divina disposizione di morire sarà una negazione dell'Unione Divina se fosse riuscita improvvisamente. Un buon sommelier di vino di fronte ad un bicchiere dello stesso l'assaggia a poco a poco, ma un individuo ansioso di bere berrà improvvisamente.
Nelle Comunità i Figli Ordinati hanno la frase di: non guadagnare niente; non possedere niente; non essere niente. Analizziamo queste ultime parole. Che è "essere" niente, bensì infiltrare nella mente degli esseri il perfetto ateismo. Invece la negazione di essere niente, il "non essere niente", è infiltrare nella mente dell'uomo un'annichilazione progressiva. Cioè che riusciamo un mezzo divino con un mezzo materiale. Quella è la vera spiegazione divina di questo assurdo "non essere niente."
Dire "essere" niente è una bugia divina, è l'ateismo. L'essere umano può sapere solo che non è niente, ma in forma espansiva, a poco a poco, attraverso una reversibilità.
Divinamente la Divina Madre dispone che l'anima si dia gradualmente e passivamente.
I Figli di Cafh per questa Rinunzia continuata riescono l'Unione parziale colla Divina Madre.
Ma Divina Madre e non Dio che vuole dire lì?
Si spiega che l'Unione con Dio è impossibile; solo nella terra è possibile l'Unione colla Divina Madre che sta dentro il circolo cosmico al quale l'uomo appartiene.
L'unione colla Divina Madre significa l'unione con l'anima mistica, con tutte le anime che sono riusciti questa unione e che non la trascendono, ma ritornano all'Umanità per il dolore partecipante della sua anima, per tutti quelli che non possono arrivare dal mondo. I santi che esprimono la sua Unione Divina, non fanno un'altra cosa che la sua Unione con quelle anime che già hanno avuto questa grazia.
L'unione parziale è un miraggio. Tutte le anime, ancora le Divine Incarnazioni, stanno unite lì misticamente, aspettando potenzialmente le successive unioni delle anime possibili di arrivare a tale unione. In questa unione è come se l'anima si impiegasse in un crogiolo di fuoco. Si purifica attraverso questo fuoco, dell'amore all'Umanità, di non trascendere, bensì formare un'anima mistica di aggregazione che chiamiamo la Divina Madre.
L'anima divina sommersa nell'Unione Sostanziale e Divina, farà che questa Unione Divina e Sostanziale sia riconosciuta da lei. È solo un superamento che toglie l'immensità della potenzialità di dissolversi.
Per la reversibilità penetra in ogni dolore, nelle miserie di tutte le anime che non sono arrivati all'Unione Divina.
È un istante in tempo ed in spazio di quell'eccitazione, è l'Unione parziale che possiamo riuscire.
Appena, con questi concetti, ci rendiamo conto del dolore che incoraggia alla Divina Incarnazione che non sono le piaghe e dolori fisici degli uomini, bensì il dolore spirituale di non potere rifarsi al seno divino.
L'Unione non può essere né felice né perfetta per questo gran dolore.
Ritorniamo per ciò alla Terra, ritorniamo al nostro stato fisico, ma rimane in noi quello senso di responsabilità passiva. Siamo uniti per un filo alla Divina Unione permanentemente, ma fisicamente vivendo il dolore di quelli esseri non arrivano.
Si può fare permanentemente attiva, per questo nostra co-redenzione, per questa partecipazione col dolore dell'Umanità che non si è salvato.
Questa idea di reversibilità passiva include la partecipazione fino all'ora della morte, con l'Unione Sostanziale, colla Divina Madre.
Si partecipa al divino dolore di aiuto all'Umanità, con uno stato permanente di indescrivibile tristezza felice.
La nostra mistica è allora mistica di morte, è la mistica di cenere.
Riusciamo l'Unione Sostanziale colla Divina Madre attraverso la Rinunzia della nostra vita, per la pratica dei voti.
Dobbiamo parlare anche dei mezzi pratici che ci conducono a questa Unione Sostanziale. È la partecipazione al Corpo Mistico, per il solo fatto di avere il voto di Rinunzia per arrivare a questa Unione Divina.
Per la partecipazione di quell'insieme spirituale al compimento fedele ed ubbidiente, rispettosamente si riesce la partecipazione, benché non lo voglia. La stessa discordanza di molti momenti della vita del Figlio gli concede la partecipazione divina, poiché è il tormento –super-tormento– di avere l'Unione e non volere. È la chiamata di unione del Figlio che non vuole darsi mediante la Rinunzia.
Vediamo specialmente l'Unione Sostanziale coi Figli ed i Superiori.
La nostra Unione Sostanziale colla Divina Madre comunica astralmente con tutti gli esseri che hanno trasceso.
Cafh che non ha niente delle grandezze umane, ha per ciò la grandezza della cosa soprannaturale. Niente è nella sua Umanità per convivere in lei per la sua identificazione divina.
Gli uomini del mondo che hanno capacità sono saggi e, tuttavia, ci vigilano, ci odiano, ci vogliono distruggere. Tutto per questa potenza soprannaturale. Essi divengono, nella sua coscienza, ad essere poderosi demoni.
La Divina Madre reclama per l'Unione Divina ai suoi Figli, soprattutto il compimento dei suoi voti.
Abbiamo assistenza divina a causa di quella partecipazione con l'Unione Sostanziale. Di qui la potenza degli atti dei Figli ed il successo di realizzazione degli stessi.
A poco a poco la nostra anima morendo perde la sua individualità, ed entra in un'altra individualità superiore legata alla divina Unione Sostanziale.
Si vede specialmente questo processo nel Cavaliere Gran Maestro e dopo nei Cavalieri Superiori. Nel nostro Cavaliere Gran Maestro ha messo una forza distinta di suo io individuale che gradualmente lo sradica annullando tutta la sua individualità di Santiago. Questo passa già in distinti piani coi Cavalieri Grandi Maestri.
In Cafh, per questa Unione Sostanziale, nessuno muore già. Il Cavaliere Gran Maestro, dopo delle sue esperienze sulla Terra, non tornerà a reincarnare fisicamente, ma la sua reincarnazione spirituale farà che tutta la sua forza di realizzazione si depositi in un altro Figlio, forse il suo successore sulla Terra. Così notiamo che moriamo gradualmente, per vivere permanentemente.
La nostra responsabilità, per ciò, si è centuplicata. Prima era possibile correggere ad un'anima individuale per la piccola punizione fisica che muovesse il suo pentimento; già oggi questo è impossibile; la potenza di Cafh esige al Cavaliere Gran Maestro ricorrere unicamente al Messaggio Universale che il mondo delle anime anelanti e con possibilità di unione sperano di salvarsi.
Già nessuno ha diritto all'aiuto individuale, se non è per la partecipazione di quella Unione Sostanziale nel risultato individuale e collettivo della salvazione nell'ultimo ciclo di vita che permetterà essere superuomini e non rimanere arretrati in una nomade di esseri che non trascendendo, saranno l'elemento ritardante delle sue possibilità spirituali per tutta una razza, o manvantara.
Quando continuiamo a morire ci sarà solamente un’entità.
Quello che condivise sempre l'Unione Sostanziale colla Divina Madre espressa nel suo stato di coraggio, buono o cattivo, che è divino e soprannaturale, trasmettendo una forza che non è propria degli esseri umani.
Stiamo nel gran ciclo. Quelli che verranno con noi saranno salvi. Se non saltano ora rimarranno rinchiusi per un nuovo ciclo. Il nostro lavoro diventa attivo permanentemente.
L'Unione Sostanziale dei Figli è permanente, specialmente quelli che hanno fatto voto di Rinunzia: i nostri Superiori.
Il gran potere dei Figli è dissipare le tenebre. È l'avere il Don divino di insegnare, quell'insegnare che non proviene da libri, è già quello che deriva da questa Unione Sostanziale colla Divina Madre. Insegnare è in Cafh potere divino.
Il terzo potere che emana questa Unione Sostanziale nei Figli è quello della chiaroveggenza interna che abilita ai Superiori per la direzione delle anime. È questo uno stato tanto grande e permanente nei Figli Superiori che non si rendono conto della divinità che possiedono. Di questo è pieno di prove probatorie le relazioni settimanali di Tavola.
Felice morte quella dei nostri voti che danno tanta vita.
Insegnamento 11: Esortazione
Spero che questo Ritiro sia stato utile e li reprima utilità per il presente e futuro delle sue vocazioni.
Nessuna dottrina ha valore se non si stanzia unicamente sui Voti.
Dobbiamo avere intenzioni chiare al mondo per potere dirigere ai Figli e portarli per la strada mistica della Rinunzia.
Ci sta osservare e comprendere i grandi problemi del mondo, come così pure conoscere e determinare la responsabilità di Cafh sugli stesso.
I cambiamenti sul modo di vivere, di amministrare, e specialmente i cambiamenti di idee che indicano un movimento definitivo nella storia dell'Umanità, con le sue variazioni cicliche di collettività ed individualità, sono per Cafh segni della sua auto-conoscenza di essere sempre responsabilmente orientati alla divina azione.
Abbiamo perso molto tempo ed energia dibattendo molto trascinati per distinte correnti di idee del mondo. Non lasciamo che la passione ci domini nel campo politico, sociale, economico, e specialmente nel campo spirituale. Molte volte permettiamo che queste correnti, contrarie a Cafh, si infiltrino nei Figli.
Dobbiamo comprendere che la Rinunzia non significa abbandono senza sacrificare la parte spirituale personale, i gusti intellettuali, ancestrali, che ci definiscono e determinano in un settore del nuovo mondo, in una religione individuale del futuro.
Dobbiamo sacrificare tutto questo se vogliamo entrare nel nuovo mondo.
Attraverso questo Ritiro si sono trattati tutti i temi dagli aspetti umano-sociali fino ai divini.
L'Umanità ed ancora i grandi esseri che la dirigono, hanno tracciato una linea retta che l'uomo segue e che è il dominio della ragione. Questo ci ha fatto perdere il potere della reversibilità. Il potere di sapere e non sapere. Di ragionare dentro un campo magnetico e dopo non ragionare, per avere l'idea corretta e la totalità del suo significato.
Il nuovo uomo non potrà andare in una linea retta, dovrà passare della cosa positiva alla cosa negativa, di ragionare in una reclusione di volontà ed uscire per la sua coscienza di questa reclusione.
Se seguo la linea retta arrivo al successo, ma lì esplodo nel fallimento per non avere capacità di fare la cosa definita in indefinito in sé, mantenendo la sostanza della cosa definita, di disporre secondo l'Ired.
Così i nostri centri cerebrali agiranno espansivamente e contrattivamente. Saranno allo stesso tempo vibrazioni rette e circolari. È ora di captare questa variazione cerebrale dell'uomo in costante aspettativa, compiendo il nostro voto di Rinunzia.
Con questo nuovo sentire della Rinunzia possiamo guardare al mondo da lontano. Da lontano non è più che separarci sensitivamente per riuscire una maggiore intensità di comprensione. Da una montagna mistica vedremo così il problema del mondo nel suo passato, presente e futuro con chiarezza meridiana.
Oggi si può dire che non c'è né il bene né il male, né buono né cattivo, ci sono solo punti di salite e che ci portano a punti di rottura. Rompiamo l'armonia per la disarmonia attiva.
La Coscienza ha perso la sua luce affinché la volontà faccia la sua traiettoria ascendente. Così, in questo modo, la volontà non è più che la coscienza cosmica condita.
Per essere coscienza cosmica è necessario che la volontà dell'uomo rinunci continuamente. Se non si realizza in questo modo, si prodursi la divisione, quindi si crea la molteplicità ed esplode.
Ma se la volontà dell'uomo rimane nella coscienza divina non ascende, ma neanche esplode.
L'uomo che si è staccato cosmicamente che si è staccato della sua parte spirituale passiva, è un uomo fosse di sé.
Dobbiamo pensare come di avere al mondo queste intenzioni nuove che includono la sua reversibilità. Solo così, con questo metodo e comprensione integrale, sapremo risolvere i problemi del mondo.
La storia del mondo è niente per l'eternità. Per noi è necessario conoscere i problemi, ma non essere assorbiti da essi. Per ciò tutto dipende di capire il senso di niente, e che riusciamo l’assenza di passione.
Conoscere il problema, comprenderlo senza passione, è il valore di queste idee. Stare lontano da essi, per la reversibilità spirituale, per conoscere la verità, la storia dell'Umanità.
La storia del mondo ci dà la chiave della coscienza, e ci porta per il metodo indicato alla conoscenza della storia akásica. Ci dà questo stato di accoglienza passiva che provoca la conoscenza reale dell'uomo.
Il gran problema dell'Umanità attuale è che l’uomo è dissociato dell’Umanità e del cosmo.
Dobbiamo ricordare specialmente che la nostra conoscenza non deve essere spirituale. Gli studiosi sono empirici in sé, non di sé.
Studiando i problemi spirituali con metodi ontologici, il problema si risolve in sé. Così la risoluzione essere umano e permette la sua posteriore sperimentazione nel campo fisico, razionale.
L'unione della materia e lo spirito sarà la felicità dell'uomo sulla terra.
È arrivato solo così il momento di essere maestri, direttori di anime, perché si terrà una morale nelle mani.
L'uomo va alla rovina perché non conosce l'essere integrale: il suo corpo e la sua anima. Si conoscono leggi che applicate all'uomo non possono essere applicate alla collettività. La legge della collettività deve trovare la possibilità di adeguarsi esaminandola nell'uomo.
Non possiamo partecipare già all'etica che ci ha portato il cristianesimo che ha inondato al mondo di sangue, di dualità.
Giudicare significa sapere il problema dell'uomo e questo dentro la collettività.
L'etica dell'armonia dei contrari attuali è l'uomo e l'Umanità.
L'atto armonico si riesce solo per un atto inarmonico, reattivo.
Quante volte un atto immorale provoca lo stimolo e causa l'atto morale.
In un'etica vera è necessario che i valori umani e collettivi vadano insieme, si amalgamino tra sé.
Un esempio: Qui i nostri Figli hanno piantato il seme di un melo; col tempo determinerà la sua vita in albero e questo darà frutto. È il prodotto finale del risultato di tutto lo sforzo, è il suo risultato spirituale. Ma se lasciamo ora il frutto nell'albero, passa, marcisce, di non esistere cioè una reazione che tagli il metodo della linea retta, strapparlo per soddisfare il senso alimentare che la mela offre all'essere umano. Questo atto, contrario a quello di produrre il frutto, si amalgama con lui ed offre l'esempio dell'etica vera.
L'Umanità fallisce perché vuole darci un'etica che vuole solo vedere il bene. È necessario che i due poli si sbattano; si vedrà solo così la luce.
Tutta questa etica dovrà conoscere il Figlio. Egli, per essere uomo di Rinunzia, potrà vivere nel passato e per il futuro.
Dovrà applicare così al campo speculativo, all'ascetico, al mistico.
È necessario staccarsi dall'esperienza individuale per tendere con lei all'esperienza collettiva, penetrando dentro l'anima collettiva.
INDICE
Insegnamento 1: La Rinunzia come Azione
Insegnamento 2: Esercizi per Riuscire l'Azione senza Attaccamento
Insegnamento 3: La Rinunzia come Ascesi
Insegnamento 4: I Cicli dell'Ascesi Passiva di Cafh
Insegnamento 5: La Rinunzia come Mistica
Insegnamento 6: Commenti Registrati nelle Esposizioni del Cavaliere Gran Maestro
Insegnamento 7: Esercizi per Riuscire l'Azione nella Rinunzia
Insegnamento 8: La Rinunzia come Ascesi
Insegnamento 9: I Cicli dell'Ascesi Passiva di Cafh
Insegnamento 10: La Rinunzia come Mistica Interiore
Insegnamento 11: Esortazione