INDICE
Insegnamento 1: Lo Spirito del Regolamento
Insegnamento 2: Cafh
Insegnamento 3: Del Regolamento
Insegnamento 4: Del Cavaliere Gran Maestro
Insegnamento 5: Dei Figli
Insegnamento 6: Delle Tavole
Insegnamento 7: Dell'Ammissione dei Figli
Insegnamento 8: Degli Obblighi dei Figli
Insegnamento 9: Dei Benefici dei Figli
Insegnamento 10: Degli Esercizi Spirituali
Insegnamento 11: Dei Solitari
Insegnamento 12: Degli Ordinati
Insegnamento 13: Dei Cavalieri Grandi Maestri
Insegnamento 14: Dei Voti
Insegnamento 15: Attributi, Abitudini e Festivit à di Caf
Insegnamento16:Dei Superiori
Insegnamento 1: Lo Spirito del Regolamento
Penetrando nella Gran Corrente di Cafh il Figlio promette compiere fedelmente i doveri ed obblighi che impone il Regolamento. La permanenza dentro Cafh solo è condizionata, allora, per la stretta osservanza del Regolamento che i Superiori gli presenteranno; ma, se nell'anima si è ingigantito la fame di Dio che un giorno la commosse e se l'affanno di liberazione si è accresciuto in lui, se il Divino Amore ha ferito più il suo petto o ha infiammato più la sua mente il Divino Mistero, non deve bastare la mera osservanza degli articoli ed incisi del Regolamento, bensì deve mettersi in contatto con lo Spirito dello stesso.
Il Regolamento, come gli Insegnamenti, è uno e multiplo nei suoi aspetti. Parla alle anime con toni differenti secondo il grado di comprensione e sviluppo riuscito per quelle.
Così, mentre per alcune è una mera enunciazione di norme a compiere, per altre è fonte di possibili realizzazioni.
Esternamente dimostra essere uno statuto organico di severe esigenze e carichi pesanti; il suo Spirito, nonostante, facendo sentire la vita che palpita nel Corpo Mistico di Cafh, offre agli esseri, chiamati Figli, piaceri di intensa spiritualità. Tutto sta nella perfezione del contatto che l'anima riesca con lo Spirito del Regolamento.
L'amore posto nell'osservanza del Regolamento fa che questo manifesto il suo Spirito.
Lo Spirito del Regolamento cancella il dolore delle norme e discipline e mette l'anima in contatto colla Libertà; la Libertà unica, quella che cerca l'unione colla Divina Madre, quella che sta all'interno dell'essere.
Insegnamento 2: Cafh
Cafh è una sintonizzazione di anime tra sé. Fa astrazione della personalità mondana dei suoi membri e consacra solo come Figli alle anime. Ancora come raggruppamento di uomini è ideale, perché riunisce determinati individui solo con un filo magnetico e spirituale.
A queste anime Cafh da, per la sua liberazione interiore, un metodo unico, di individuale realizzazione e di armonica applicazione nelle anime di Cafh.
Nella sua vita civile ogni Figlio continuerà osservando la religione e le leggi del suo paese.
Le anime non possono possedere altri beni che gli spirituali. I beni materiali sono, per la sua natura, esterni all'anima. Per quel motivo Cafh, riunione di anime, non ha possessi estrinseci, costituendosi solo con le intrinseche.
Il bene primo che gli è dato all'anima è l'Insegnamento orale.
L'Insegnamento di Cafh non sta diretta unicamente alla capacità del discepolo; opera integralmente sull'anima. Non si trasmette, ma si dà in funzione di vita. Si versa oralmente, col caldo, la vibrazione, la forza persuasiva della propria esperienza sotto lo sguardo espressivo e sempre vigilante dell'Oratore.
Cafh possiede, inoltre, in figure simboliche, i suoi concetti dottrinari rispetto all'uomo e dell'universo. La sua simbologia ha protetto attraverso le epoche la purezza delle sue arcaiche concezioni e ha la virtù di fissare con immagini, nella mente del discepolo, il concetto.
Cafh ha un mezzo peculiare di assimilare e distribuire il magnetismo della Gran Corrente tra i suoi Figli. Il suo Cerimoniale è l'insieme di passi che compiono tale finalità. La nascita alla vita spirituale, le differenti tappe che descrive l'anima nel Sentiero, il suo anno mistico, la sua morte fisica e tutta la traiettoria fino alla realizzazione dei suoi aneliti, sono magneticamente accompagnati per il Rituale.
Un'altra ricchezza di inestimabile valore è lo Spirito del Regolamento.
Questo, nella sua lettera, è necessario, limitativo, disciplinante; ma dietro la lettera sta lo Spirito del Regolamento il cui conquista brinda all'anima un'ampiezza di forza e potere illimitati.
Attraverso il Regolamento, i Figli sono incorporati e vivono in Cafh. Per la realizzazione del suo Spirito i Figli comunicano con Cafh e si trasformano in un pezzo integrale della Gran Opera. Sono parte del Corpo Mistico della Divina Madre e l'osservanza di essi si trasforma in abitudine di vita. Questo è il Metodo.
Il Metodo è l'insieme di norme che Cafh fa osservare ai suoi Figli affinché, trasformandoli in abitudini individuali facciano accessibili alle sue anime lo Spirito del Regolamento.
Così, per queste ricchezze interne, Cafh fa comunicare alle anime, progressivamente, attraverso la realizzazione del suo Insegnamento, Simbologia, Cerimoniale, Regolamento e Metodo, nella Gran Opera. Don divino della stessa è anche di abilitare alle anime per il maneggio della Gran Corrente e per l'Unione Sostanziale colla Divina Madre.
Questi sono i possessi di Cafh, podere dei suoi Figli.
Ma Cafh è un organismo vivo e come tale irradia nel mondo e nei posti in cui posa la sua vibrazione, la sua influenza. Questa influenza si esprime in opere esterne di ogni indole e carattere e che impegnano allo sforzo ed il sacrificio di tutti i Figli.
Insegnamento 3: Del Regolamento
Dopo l'autorità prima di Cafh che è quella del suo Cavaliere Gran Maestro, tutti i Figli rimangono soggetti alle disposizioni del Regolamento.
Mediante questa legatura disciplinare, l'anima introduce gradualmente e progressivamente nella sua vita lo Spirito del Regolamento ed intensifica in sé stessa la corrente di Cafh.
Quindi la necessità che il Figlio assimili il Regolamento alla sua vita e derivi un esempio vivente dallo stesso.
Tuttavia, l'autorità del Regolamento non obbliga allo stesso modo termine a tutti i Figli. Conoscitrice Cafh della grandezza e miseria delle anime non li lega in funzione del suo primo entusiasmo, bensì in quella della sua vocazione profonda che è conosciuta per l'anima man mano che avanza nel suo perfezionamento.
Conosciuto è che le anime vengono piene di entusiasmo al Sentiero, ma senza comprendere gli sforzi che dovranno realizzare, né i sacrifici che chiederà il suo miglioramento spirituale. Molte volte l'immaginazione tesse illusioni e l'entusiasmo rimpicciolisce le difficoltà. Quindi il Regolamento obbliga temporalmente, solennemente o perpetuamente, come sia l'anticipo del Figlio e la sua conseguente volontà di rispettarlo.
Insegnamento 4: Del Cavaliere Gran Maestro
Uno è Cafh ed una testa che la dirige, e di questa autorità unica e suprema è investito il Cavaliere Gran Maestro.
La Gran Opera richiede che le differenti opere spirituali che si realizzano a beneficio delle anime siano rappresentate, nel suo insieme, non per una mente disordinata, o per individui e sforzi ben intenzionati ma senza coesione, bensì per un'espressione unica del suo lavoro, del suo ideale, e della sua volontà di fare il bene. Questa espressione del lavoro del Sacro Ordine, di partecipazione nella Gran Opera, si incanala attraverso il Cavaliere Gran Maestro.
La Gran Corrente che è l'energia posta al servizio della Gran Opera, si distribuisce nel mondo attraverso canali determinati, di modo di non spendere inutilmente energie e di facilitare, al contrario, un'adeguata applicazione della stessa.
Partecipando Cafh efficientemente alla Gran Opera, la Gran Corrente arriva e è fissata nella stessa attraverso il Cavaliere Gran Maestro. Egli la distribuisce nelle differenti Tavole, per mezzo dei cui Superiori arriva ai Figli.
Ma la partecipazione efficiente nella Gran Opera e la conservazione dovuta della Gran Corrente richiedono peculiari condizioni personali ed intrinseche: vita ordinata, purezza di intenzioni, santità personale. Per ciò è che una delle funzioni esclusive e primordiali del Cavaliere Gran Maestro è fare vita ritirata e di preghiera. Può costituirsi solo così in un perfetto recettore e conservatore della Gran Corrente ed in un mezzo puro ed impersonale per la sua distribuzione.
Inoltre, l'Unione Sostanziale colla Divina Madre che deve propugnare ed insegnare ai Figli, richiede della sua parte questa vita di astrazione ed assoluto raccoglimento.
Il Figlio di Cafh deve forgiare nella sua anima una venerazione verso quelle superiori funzioni spirituali del Cavaliere Gran Maestro e deve fare che la sua vita nel Sacro Ordine non li perturbi mai e, preferibilmente, li faciliti.
Il Cavaliere Gran Maestro, oltre agli attributi che sono propri del suo carattere di Cavaliere, possiede la º1Croce, simbolo del suo sacrificio umana e magnetica concrezione di forze divine; usa il Francobollo, simbolo della sua suprema autorità che sigla con caratteri umani le divine disposizioni; usa anche la catena di Oro, l'unione dei cui anelli simbolizzano l'eterea unione del suo sangue sacerdotale e cavalleresco, con quella dei Superiori che l'assecondano, Sacerdoti e Cavalieri a sua volta. Il Nastro Rosso, caratteristica del suo carico, significa l'unione del suo sangue etereo con quella di tutti i Figli.
Oltre alla partecipazione dell'integrità della Gran Opera, del potere della Gran Corrente e dell'Unione Sostanziale colla Divina Madre che gli sono esclusive in virtù del suo carico –perché Egli può trasmetterli solamente proporzionalmente ai Figli e le Tavole–, il Cavaliere Gran Maestro dirige, per mezzo dei Superiori, a tutte le Tavole, Gruppi e Figli che integrano il Sacro Ordine.
Risponde alle suppliche che gli fanno i Figli, per mezzo dei Superiori o privatamente per iscritto; veglia affinché i Superiori dìano stretto compimento al Regolamento i cui portate fissano, e perché l'informino per iscritto o verbalmente, rispetto allo stato e svolgimento delle Tavole e Figli.
Insegnamento 5: Dei Figli
Un nome originale ha voluto la Madre Divina che portino i membri di Cafh; Figli la fiamma il Regolamento.
Mentre altri ordini hanno fatto chiamare i suoi membri fratelli, facendo prevalere il vincolo di chi sono uniti per una stessa fede o ideale, Cafh fa prevalere, non il vincolo dei membri tra sé, quello che potrebbe dare origine alla parola fratelli, bensì il vincolo che esiste tra i membri ed Ella: Figli e Madre, Scintille e Fuoco, Fiumi e Mare.
I Figli si raggruppano in Tavole di 43 membri, distribuiti in sei gruppi di sette Figli ognuno ed un Cavaliere Gran Maestro che li dirige.
Dei sei gruppi, tre sono maschili e tre femminili, essendo formati i primi per Cavalieri, Scudieri e Paggi, ed i secondi per Dame, Damigelle e Donzelle.
L'ordine gerarchico dei Figli è il seguente: Cavalieri, Dame, Scudieri, Damigelle, Paggi e Donzelle.
Attraverso i Paggi e Donzelle arriva alle anime del mondo, in un'adeguata proporzione, l'insegnamento spirituale e la forza assistenziale della Gran Corrente. Essi stanno in contatto col mondo. Costituiscono allo stesso tempo la speranza di Cafh.
Gli Scudieri e Damigelle rappresentano la transizione tra lo stato dei Paggi e Donzelle, e quello dei Cavalieri e Dame.
Quelli, se da una parte vivono nel mondo, al che aiutano partecipando ai suoi mali, per l'altro stanno in contatto coi Cavalieri e Dame alle quali servono e dei cui labbra e presenzia ricevono continuamente insegnamento e forza.
Ai Cavalieri e Dame, Cafh li destina alla vita superiore. Ritirati o non fisicamente del mondo, questi devono vivere raccolti nel tempio interno che devono costruirsi. Portatori della Gran Corrente, devono dedicarsi a mantenerla pura ed integrale. Quindi Cafh suppone i suoi Cavalieri e Dame consegnati all'esercizio ascetico e mistico ed al fissaggio delle forze spirituali negli ambienti in che essi agiscano.
In ogni gruppo i Figli portano numeri, dall'uno al sette, corrispondendo ad ognuno una determinata attribuzione.
Così, il N° 1 è Segretario, il N° 2 Mendicante, il N° 3 Lettore, il N° 4 Archivista, il N° 5 Oratore, il N° 6 Assistente, ed il N° 7 Portachiavi.
In quanto ad età indispensabile affinché un candidato a Figlio possa prendere su sé la responsabilità di un voto il Regolamento non l'ha fissata, lasciandole accettante al buon criterio dei Superiori. Possono fiorire a qualunque età, avendo gli anni di vita relativa importanza, perché piuttosto bisogna considerare lo stato spirituale del candidato, le sue abitudini, convinzioni, entusiasmi ed intensità di vocazione, e questo deve apprezzarlo per il Superiore.
Insegnamento 6: Delle Tavole
Una Tavola è un insieme di Figli che agisce in una determinata radio magnetica da un posto, nel quale compie una missione spirituale. Quando è completa ha 43 membri che si raggruppano nella forma descritta nel capitolo anteriore.
La fondazione di una Tavola può essere solo disposta dal Cavaliere Gran Maestro. Richiedi si ferma ciò un minimo di tre Figli. A questo atto deve assistere un Cavaliere delegato del Cavaliere Gran Maestro.
Motivata la Tavola e fissato il suo radio di stabilità, questa, come un tutto organico, entra nell'orbita di Cafh acquisendo diritti ed obblighi propri di ogni Tavola. È diretta da un Protettore Invisibile che protegge il suo anticipo ed integrità spirituale e per un Superiore di Cafh.
Ogni Tavola unisce col suo filo magnetico peculiare ai suoi Figli. La Gran Corrente lei arriva attraverso il suo Superiore. Quindi le Tavole siano indipendenti tra sé e, fuori delle sue autorità, solamente sono sommesse all'autorità del Cavaliere Gran Maestro o del delegato disposto per lui.
Solo il Cavaliere Gran Maestro può disintegrare il vortice vibratorio che ha fissato fondando una Tavola. Egli può, ugualmente, distribuire in altre Tavole ai Figli che integravano quell'o non può farlo.
Ci sono tre categorie di Tavole in Cafh che raggruppano i Figli secondo i Voti che hanno prestato.
Così, gli Ordinati determinano la categoria di Tavola di Ordinata, i Solitario, la categoria di Tavola di Solitari ed i Patrocinati, la categoria di Tavola di Patrocinati.
Il cambiamento di categoria di alcuno Tavola e la conferma della categoria di una notizia, sono risolte per l'Assemblea di Plenilunio e concesse dopo per il Cavaliere Gran Maestro.
Le Tavole si denominano per il suo ordinale, secondo la sua data di fondazione, categoria e posto del suo funzionamento.
Le Tavole conservano in Cafh un determinato ordine gerarchico, a sapere:
a) Tavola Madre dell'America. Questa Tavola ha la sua stabilità in tutto il territorio americano. Ella è diretta personalmente per il Cavaliere Gran Maestro.
1) Tavole di Ordinati secondo la sua antichità.
2) Tavole di Solitari secondo la sua antichità.
3) Tavole di Patrocinati secondo la sua antichità.
Insegnamento 7: Dell'Ammissione dei Figli
Il Regolamento stabilisce i requisiti di ordine esterno che devono riunire i candidati per l'entrata ad una Tavola. Detti requisiti sono:
a) Godere di una buona reputazione. Questa è la sicurezza nel candidato d’una vita discreta, senza inclinazioni morbose verso il male; sicuramente la Gran Corrente danneggerebbe esseri con simili inclinazioni, invece di favorirli.
b) Possedere l'istruzione necessaria per potere ricevere gli Insegnamenti. Sebbene il Sacro Ordine non preferisca esseri sommamente speculativi, ammette a quelli che non hanno il minimum indispensabile di istruzione. L'essere che nella sua vita non ha avuto la volontà sufficiente né la capacità mentale per ottenere un minimo di conoscenze, salvo casi straordinari, neanche deve servire per il Sentiero.
c) deve contare con rispettabili e sufficienti mezzi di sussistenza. Né l'opulenza, né l'indigenza, sono estremi accettabili in un uomo spirituale. Una sicurezza che l'uomo cerca a Dio per Dio stesso è quando lo fa avendo sufficienti e rispettabili mezzi di sussistenza. Quindi, l’esigenza appuntata.
d) Presentare un lavoro scritto. In questo lavoro l'essere esporrà la classe ed intensità della sua vocazione.
Tali sono i requisiti esterni; è, inoltre, quelli di ordine interno che osserva il Figlio che interviene nell'assistenza dell'aspirante attraverso il modo abituato.
Il primo è attraverso la conversazione che permette al Figlio di scoprire i problemi che ha il candidato, apprezzando la sua sincerità e capacità.
Il secondo è quello di osservazione. La condotta esterna è riflessa delle interne convinzioni. L'osservazione della prima illumina quello verso la seconda e parlata della cosa conseguente che il candidato è, nella sua condotta, con l'ideale.
Ammesso il candidato deve essere messogli in conoscenza degli obblighi che prenderà su sé e, se gli accettasse, sarà incorporato.
Insegnamento 8: Degli Obblighi dei Figli
Il lavoro di Cafh incide particolarmente sulle anime, aggruppate per l'insegnamento spirituale, in nuclei di sette Figli ognuno. Ogni gruppo ha le sue caratteristiche, il suo lavoro e la sua missione; col risultato che i Figli di una Tavola non si riuniscano mai in pieni, bensì in gruppi, salvo qualche avvenimento o festività prevista.
All'essere incorporato al Sacro Ordine ogni Figlio contrae obblighi il cui compromesso di compimento condiziona la sua vera permanenza in Cafh, dato che, è detto compromesso di compimento quello che mette in contatto l'anima del Figlio col corpo Mistico di Cafh.
In primo termine deve osservare il Figlio, con ogni fedeltà, il Regolamento.
La fedeltà è la virtù fondamentale che Cafh fa coltivare tutti i Figli.
Non è la mera osservanza del Regolamento quello che esige; bensì un intrinseco attaccamento allo stesso e la fedeltà al Regolamento fa che il Figlio comunichi con lo spirito di questo.
La perfetta osservanza mette al Figlio in contatto permanente colla Gran Corrente, ma la fedeltà lo fa partecipe della Gran Opera.
Deve il Figlio assistere puntualmente alle riunioni del suo gruppo. Una riunione è un sacro appuntamento; è l'opportunità in cui gli Oratori impartiscono l'Insegnamento ed i Superiori benedicono i Figli. Non essere puntuale nell'assistenza è, allora, una grave mancanza che i Superiori possano giustificare, ma non scusare, perché la stessa si commette verso i Maestri.
D'altra parte, una delle caratteristiche del disordinato vivere degli uomini nel mondo è la mancanza di puntualità.
I Figli pronti nel compimento di questo dovere verso il gruppo, si abitueranno ad essere puntuali in tutte le occupazioni ed ordinati nella distribuzione del suo tempo.
Un altro obbligo del Figlio è essere applicato nello studio, e realizzare tutti i lavori che lo raccomandino.
Non basta la sola lettura degli appunti di Insegnamento affinché queste si trasformino nell'anima, in conoscenza viva. Gli Insegnamenti devono essere studiati ed imparate, dato che questo è il modo di introdurli ed alloggiarli nell'anima.
Lì rimarranno, se sono stati studiate con applicazione, per molto tempo, mentre l'incosciente continuerà a svilupparli, svolgendo il suo spirituale contenuto, il quale affiorerà nel momento preciso agli occhi attoniti del discepolo. Memorizzare è, allora, il primo passo e ferma ciò si richiede applicazione.
Molti e vari possono essere i lavori che siano raccomandati il Figlio; essi devono essere ferventemente anelati, dato che, non tutta la vita deve essere il Figlio un elemento passivo di accoglienza, ma gradualmente e progressivamente deve capacitarsi per il modo divino di ricevere che è dare di sé, lavorare per lavorare.
Questi lavori non sono tanto necessari a Cafh come all'anima stessa e è uno dei mezzi che Cafh si avvale per capacitare i Figli per il lavoro divino. Ogni resistenza è, per ciò, dannosa. Ogni mancanza di disposizione fa improduttivo il lavoro.
Nell'affanno di orientare alle anime verso il compimento delle leggi divine, Cafh introduce e coltiva tra i suoi Figli il concetto di gerarchia, tanto reale nei mondi superiori e tanto resistito, tuttavia, nel mondo degli uomini. Questo concetto è uno dei fondamenti dell'obbedienza ai Superiori che istituisce il Regolamento.
D'altra parte, l'obbedienza è una virtù fondamentale per il progresso spirituale. Senza obbedienza, nessuna virtù può considerarsi definitivamente realizzata, dato che è l'obbedienza, compiuta dai primi passi del Sentiero, quella che priva all'anima della volontà personale, sempre passionale, sottomettendola alla volontà di un Superiore, quella che ancora se più non fosse, per il solo fatto di essere strana, è già più divina che personale.
Quindi, già sia per la salute dell'anima, già per la dovuta organizzazione di Cafh, l'obbedienza è un requisito regolamentare essenziale.
Impone anche il Regolamento il dovere di rispettare i compagni; non deve dimenticarsi mai che il vincolo che unisce i Figli è l'amicizia spirituale, nata della comunità di ideali e della sua permanenza nel seno di Cafh. La natura di questo vincolo è superiore ad ogni formalità convenzionale e si esprime per un mutuo rispetto.
L'obbedienza ed il rispetto si manifestano esternamente dando ad ognuno il posto ed il titolo, come stabilisce il Metodo.
Il Regolamento stabilisce l'obbligo morale dei Figli di fare una colletta mensile per il sostegno delle Opere protette per Cafh o altre; con questo i Figli contribuiscono ad appoggiare un aspetto materiale della Gran Opera in beneficio spontaneo all'Umanità.
Non deve il Figlio uscire dal Radio di Stabilità della sua rispettiva Tavola. La stabilità fissa l'aura della Tavola sull'ambiente. Circoscrive un raggio e sparge dentro lo stesso la sua influenza. Se la Tavola unisce con filo magnetico a tutti i Figli di lei ed agisce in questo modo, l'assenza di un Figlio disordina l'insieme ed in conseguenza perde l'espressione di questo.
Quando un Figlio debba assentarsi per una giusta causa deve chiedere permesso al suo Superiore affinché, stimando questo la causa, conceda o non il permesso e, facendolo, rimpiazzi l'assente nel coro mistico della sua Tavola.
Obbligo del Figlio è, ugualmente, chiedere permesso per mancare ad una riunione quando per un motivo inevitabile non possa assistere alla stessa.
Si è detto già che le riunioni che fanno i Figli sono appuntamenti sacri ai quali non deve mancarsi. Se il Figlio per un motivo giusto mancasse senza permesso, questa sarebbe una posizione altezzosa, presuntuosa delle sue ragioni. Ma se umilmente tali ragioni li esponessero al Superiore, sacrificando la sua personalità, redimerebbe la sua assenza agli occhi dei Maestri.
Se in un'organizzazione esterna il cambiamento di domicilio dei membri deve essere comunicato al fine di una migliore organizzazione, in Cafh ciò è molto più importante da quando è nel domicilio del Figlio dove deve alloggiarsi la Gran Corrente. Ogni cambiamento deve essere, allora, comunicato affinché il Superiore possa circoscrivere il campo magnetico dove si spargeranno le sue benedizioni.
Procurare l'ingrandimento di Cafh che impone anche al Figlio il Regolamento è realmente il metodo più diretto per l'auto-ingrandimento.
Quanto più fervore mette l'anima nelle sue relazioni con Cafh, tanto più si spersonalizza e vive nella gran orbita vibratoria di Cafh.
Quanto più lavora per Cafh, tanto più si avvicina al lavoro Divino, e tanto più si allontana dal limitato circolo dei problemi personali.
Il fervore a Cafh apre l'anima alla comprensione delle altre anime ed allarga il cuore per fare la cosa atta al sentimento del Gran Amore.
Insegnamento 9: Dei Benefici dei Figli
Cafh è un organismo vivo. Si sviluppa e cresce nella misura in cui i Figli mettono fervore, rispetto e consacrazione verso le stesse, come organizzazione o come raggruppamento di anime.La Gran Corrente è la somma degli sforzi ed energie apportati per i Santi Maestri e Grandi Esseri da tempi immemorabili per aiutare gli uomini a realizzare i propositi divini in essi.
Esistono allo stesso tempo altre correnti che collaborano con l'Universale nella realizzazione di determinate parti del piano divino di aiuto, che partecipano come canali per la propagazione della Gran Corrente.
Cafh partecipa alla Gran Corrente, e ha la sua corrente propria formata per il sedimento di tutti quelli che lei appartennero e dei quali si sforzano in ogni momento, attraverso lei, a lavorare per l'anticipo delle anime.
Questa corrente impregna tutti i Figli, variando l'intensità secondo la categoria alla quale il Figlio appartiene.
La categoria rivela il grado di identificazione del Figlio con Cafh; ad una maggiore identificazione corrisponde, naturalmente, una maggiore proporzione della Corrente e ciò implica un altro beneficio per i Figli.
L'Insegnamento spirituale possiede caratteristiche che la distinguono dell'insegnamento comune.
L'insegnamento comune ha per oggetto la trasmissione di una conoscenza in forma orale o scritta, di Maestro a discepolo. Il discepolo può, allo stesso modo, propagare questa conoscenza tra i suoi compagni.
Ma nel terreno spirituale, l'Insegnamento ha un significato molto più profondo, più ampio e soprannaturale.
Inoltre, l'Insegnamento spirituale non si impartisce tanto solo durante l'ora di studio ed in forma di lezioni. Un rimprovero opportuno, un avvertimento, uno stimolo o una mortificazione sono, molte volte, fonti di conoscenze di importanza per l'anima. Ancora la mera reazione del Superiore, di fronte ad un gesto o ad una parola del suo discepolo, rinchiude per questo una preziosa osservazione. E è che, con ogni Insegnamento, il Maestro trasmette qualcosa della sua vita che è sapere per il Figlio, esperienza e forza.
I ritiri, le conversazioni, le passeggiate collettive, i viaggi, sono altri Insegnamenti vivi che Cafh, per mezzo dei suoi Superiori, registra nelle anime dei Figli. E, come ogni Figlio richiede l'Insegnamento di che il suo stato ha bisogno, solamente possiede, allora, una parte della stessa.
Potere chiedere consiglio ai Superiori è un altro dei benefici che Cafh offre ai suoi Figli.
Cafh unisce altra volta la fede della quale cerca un consiglio colla luce di quella sorgente. Restituisce la gerarchia dell'uomo spirituale, valutando il consiglio che i Superiori possono dare alle anime, ed istituendolo come un beneficio per i Figli e come una sacra missione per i Superiori.
C'è un altro beneficio del quale godono i Figli di Cafh.
Si è detto già, parlando del Cavaliere Gran Maestro, il valore che questa gerarchia spirituale rappresenta per Cafh. Il Regolamento ha previsto, per ciò, una vita ritirata per il Cavaliere Gran Maestro e ha stabilito che esercitasse la direzione dei Figli e delle Tavole per mezzo dei Superiori.
Tuttavia, i Figli hanno bisogno molte volte, non del tono abituale del suo Superiore, bensì una parola straordinaria. Il suo stato normalmente richiede, limitata l'ispirazione del Superiore, bensì la parola di chi vive in contatto permanente colla Gran Corrente e per la Gran Opera.
Quindi i Figli possono accorrere fino al Cavaliere Gran Maestro, per iscritto e senza intermediari. Naturalmente che ciò non deve essere vano e per ragioni insignificanti. Lo Spirito del Regolamento deve ispirare al Figlio la dovuta opportunità per ciò.
Un altro beneficio incalcolabile è quello di essere soccorso in caso di grave necessità.
Desideri fomentati intensamente, vizi ed inclinazioni passionali incontrollate si presentano molte volte in forma di necessità di fronte al limitato intendimento umano.
Solo una dovuta comprensione delle anime può stabilire l'esistenza reale di una necessità, ed il grado dove ella si ripercuote sull'essere e permetterà, un vero soccorro allora ed un bene capita carità.
Non sempre la povertà è negativa, perché toglie all'anima zavorre di orgoglio e vanità, ed ancora il dolore fisico sottrai all'uomo arroganza e superbia.
Quando esiste una vera e grave necessità, Cafh accorre in aiuto del Figlio. Così il Regolamento lo stabilisce, per bene delle anime, includendolo tra i benefici che godono i Figli.
Di diversi modi Cafh assistesti i suoi Figli nelle sue malattie.
Per il momento, ogni malattia implica uno squilibrio organico che deve essere ristabilito. Il medico e le medicine sono i mezzi appropriati per tale effetto. Tuttavia, molte malattie si acutizzano per mancanza di disposizione interna dell'individuo per il suo miglioramento, e dello stimolo psichico adeguato. Cafh diventa presente allora mediante l'assistenza del Superiore, l'affluenza della Gran Corrente e la preghiera, fattori questi che aiutano il malato a ristabilirsi.
D'altra parte, i vizi della gola, della lussuria ed ancora dell'avarizia, sono anche causa di malattie di ogni specie. La metodicità che Cafh inculca, la sobrietà che è frutto del suo Insegnamento spirituale e l'igiene corporale che prescrive, sono importanti fattori di prevenzione contro tali malattie.
Ma, dove l'assistenza diventa materialmente percettibile, è appreso al letto del malato. Fino a lì accorre Cafh colla presenza dei suoi Superiori, l'attenzione dei suoi Figli, la preghiera dei suoi gruppi e la contribuzione economica necessaria per aiutare all'anima del Figlio ad alzare il suo corpo del letto del dolore.
Assistesti anche Cafh i suoi Figli nell'ora della morte e dopo la morte.
Fino a tanto non siano stati aperti gli occhi spirituali della visione trascendentale non si capirà sufficientemente l'importanza che ha l'assistenza al moribondo.
Cafh, innamorata dell'anima, non cura solo a questa durante la vita, ma la dispone anche per l’aldilà.
Prodotta la separazione, il Figlio non attraversala il cammino da solo verso la sua dimora astrale. I Cavalieri Protettivi di Cafh l'accompagnano ed assistono nella traversa. Vera consolazione implica per il Figlio, abituato col concetto della vita post mortem, il sapere che il Cavaliere della Soglia pazientemente attesa tendergli la mano, e che la Santa Compagnia, circondandolo, deve portarlo colla sua spirituale protezione all'anelato riposo e non ad un rischioso prolungamento della lotta che determinò la sua morte.
Insegnamento 10: Degli Esercizi Spirituali
Gli esercizi spirituali di Cafh abilitano all'anima per il risultato della tecnica dell'ascetica e della mistica.
Gli esercizi spirituali, nel suo insieme, fanno che questa tecnica abitui al corpo fisico, alle facoltà psicologiche e le forze mentali ad orientarsi incoscientemente e super - coscientemente verso il fine proposto: l'Unione con Dio.
Certi esercizi spirituali sono comuni a tutti i Figli di Cafh e questi sono ben registrati nel Metodo. Dalla casa del Figlio, fino al suo modo di effettuare un viaggio, tutto sta dentro un ritmo di modalità determinata per tirare fuori di tutti essi un massimo di rendimento fino ad arrivare al compimento di atti non isolati, bensì di insieme che formano un'abitudine di bene, indispensabile per il risultato di quella tecnica che deve portare al Figlio verso l'interiore della sua anima.
Nelle Tavole di Solitari non sono oramai atti solamente comuni della vita, orientati verso una determinata fine e fatti di un determinato modo quello che è esatto loro, ma è parte del suo tempo quotidiano che deve essere dedicato ai suoi esercizi spirituali.
La lettura spirituale, la recitazione di certi inni e la preghiera, la meditazione, sono un obbligo che farà di questi esercizi, strani all'inizio, abitudini indispensabili per la vita del Solitario.
Il consenso che continuamente deve sollecitare ai suoi Superiori per effettuare certi atti della vita ed il controllo a che stanno continuamente questi sommessi, fortificano tutte le molle psichiche e predispongono i nervi e tutta la psicologia dell'essere, a sentire determinate reazioni abituali e rapide per il risultato di certi effetti mistici interni.
Per gli Ordinati questi esercizi spirituali si trasformano in una continua prova giornaliera poiché essi stanno totalmente e continuamente sommessi a questi esercizi.
Il radio di stabilità, molto severo; la clausura dei suoi dipartimenti e stanze; il controllo di tutti i suoi atti, fino al più insignificante; la mancanza di libertà per esprimere le sue opinioni verbali o per iscritto, sono tutti esercizi spirituali di ordine superiore che bruciano senza misericordia tutte le abitudini risultanti della vita anteriore chiudendo l'anima in un circolo di fuoco, per lasciare solo l'abitudine divina della presenza di Dio, dell'abbandono nelle braccia della Divina Madre, e della suprema realizzazione mistica.
Gli esercizi spirituali sono una molestia ed una legatura per gli uomini mondani. Tutti gli aspiranti o la maggioranza di essi troveranno questi esercizi fastidiosi ed inutili, ma il Figlio che persevera nel Cammino scopre giorno per giorno il merito di essi e dà loro il valore e l'importanza che hanno, perché sono gli strumenti più preziosi della perfezione spirituale.
Insegnamento 11: Dei Solitari
I Figli delle Tavole dei Solitari hanno, come tali, una serie di obblighi peculiari.
Oltre agli esercizi spirituali indicati nell'insegnamento rispettivo, i Solitari devono concorrere mensilmente ad una conferenza particolare col Superiore della Tavola.
Aprire l'anima al Superiore, esponendolo i suoi problemi, è proteggere più prudentemente la salute dell'anima e disporsi per una migliore orientazione spirituale. L'incomprensione, l'impazienza ed il dubbio, possono originare stati interni negativi, impercettibili per il Figlio. La sua comunicazione al Superiore facilita l'intervento di questo ed il conseguente superamento dello stato. Ancora l'eccessivo entusiasmo può essere incanalato verso una migliore utilizzazione.
I solitari devono, ugualmente, informare ai suoi Superiori degli avvenimenti materiali e spirituali della sua vita. Questa misura permette al Superiore una migliore conoscenza dell'anima ed una dovuta valorizzazione di tali avvenimenti. I Figli attribuiscono molte volte a determinati fatti un'importanza che non è tale per la sua anima. Altre, sottraggono interesse a fatti di trascendenza spirituale. Il Superiore può, in conoscenza di questi, stimolare il Figlio per la ripetizione di quelli che sono fruttiferi per la sua vita interna, insegnandolo così ad apprezzare debitamente i diversi passi del suo progresso Il Regolamento enumera specialmente alcune circostanze nelle quali il Figlio, non solamente deve informare al Superiore, bensì sollecitare la sua benedizione. Così, per compromettersi in matrimonio, cambiare impiego, dare o prendere prestito, vendere o comprare beni mobili ed immobili di un certo valore.
Cavaliere Gran Maestro. Tali come sposarsi, ed acquisire o alienare beni di gran valore.
Questo dovere dei Solitari, questa limitazione della sua libertà per disporre di se stessi e dei suoi beni è di sommo profitto spirituale. Menoma la volontà personale, diminuisce l'egoismo naturale del diritto di proprietà e fomentando l'impersonalità fa all'anima più libera.
Insegnamento 12: Degli Ordinati
Poche sono le disposizioni del Regolamento rispetto agli Ordinato. Questi si trovano sommessi, in tutto, alla volontà del Cavaliere Gran Maestro e solamente i suoi obblighi generici si sentono stabiliti nel Regolamento.
Il dovere primordiale degli Ordinati è vivere in un luogo comune, sotto l’ordine di un Superiore ed adattare la sua vita a quell'ordinato nel Metodo.
La vita in comune, oltre a fomentare la metodicità che favorisce lo sviluppo mistico, circoscrive la Corrente ad un determinato punto, facilitando la sua conservazione e dovuta irradiazione.
Vivere sotto ordine di un Superiore significa una continua subordinazione della volontà personale a quella di quello, permette di esercitarsi nell'obbedienza e dedicare l'attenzione ad un assolo obiettivo, disinteressando alla mente dei multipli problemi che origina la vita nel mondo.
Adattare la vita a quell'ordinato nel Metodo, ostacola la dispersione e la ricerca inveterata, in testi e dottrine, di metodi, esercizi e modi spirituali di vivere a che sono affezionate le persone disordinate.
lavoro che devono compiere gli Ordinati, tutti si trovano per il regolamento obbligati ad effettuare quotidianamente mezz'ora di meditazione, mezz'ora di lettura spirituale, e mezz'ora di esame retrospettivo e la preghiera della notte, senza danno di dedicare allo studio e vita interna il maggiore tempo possibile.
Dispongono dei suoi redditi, in tale situazione, nella misura e quantità che il Cavaliere Gran Maestro considera conveniente per le sue spese personali; ma senza potere fare gestione alcuna al suo rispetto.
Gli Ordinati possono essere esenti di vivere in comunità se il Cavaliere Gran Maestro lo disponesse. In tali casi proseguiranno nelle sue occupazioni e lavori, ma adattandosi sempre alle norme che gli segnali il suo Superiore.
Avranno diritto, nonostante, di rifarsi alla comunità per un lasso, annualmente, fino a che finita il suo lavoro esterno, il Cavaliere Gran Maestro decida di incorporarli definitivamente.
Insegnamento 13: Dei Cavalieri Grandi Maestri
Il Cavaliere Gran Maestro è l'autorità massima della Tavola. La sua missione consiste in vegliare paternamente sugli interessi spirituali, morali e materiali dei Figli a lui affidati.
Vegliare esclude paternamente il comando arbitrario, ma origina una certa severità propria di un capofamiglia. Implica, inoltre, disinteresse personale, amore invariabile alle anime e zelo spirituale.
L'ampiezza della responsabilità del Cavaliere Gran Maestro sta in relazione con l'importanza degli interessi che deve curare; perché non deve limitarsi tanto solo a cura del processo spirituale dei Figli, ma anche a quello dei suoi interessi materiali e sociali, poiché alcuni ed altri sono vincolati con l'anima.
Essendo scelto, il Cavaliere Gran Maestro assume detta responsabilità non solamente agli occhi di Dio, ma anche davanti al Cavaliere Gran Maestro a chi deve dare periodicamente conto dei suoi atti e di quelli dei Figli della sua Tavola, dato che è il Cavaliere Gran Maestro che lo trasforma, mediante l'atto della conferma, in canale della Corrente di Cafh, custode della sua conoscenza e strumento della sua Opera.
In quanto alla forma in cui il Cavaliere Gran Maestro deve esercitare la sua autorità, dice il Regolamento che ella deve essere eminentemente morale. Questo implica dire che non imporrà la stessa per nessun altro mezzo che non sia l'esempio della sua vita virtuosa e di consacrazione.
Dentro il lavoro spirituale che sviluppa ogni Tavola, il Cavaliere Gran Maestro ha funzioni che gli sono esclusive.
Così, corrisponde al Cavaliere Gran Maestro dettare i Ritiri dentro il suo radio di Stabilità. I Ritiri implicano, per i Figli, fonti di stimolo, accrescimento di fervore mistico e, per ciò, niente migliore che diriga loro il Cavaliere Gran Maestro in chi, per l'elezione e conferma, si presuppongono che esistono le condizioni per ciò.
È, ugualmente, funzione esclusiva del Cavaliere Gran Maestro quella di ricevere i Figli in conferenza particolare. Si è parlato già dell'importanza che queste conferenze hanno per i Figli. Per quel motivo è necessario che sia ancora il Cavaliere Gran Maestro che li realizzi, quando potesse avvenimento che egli non fosse il Direttore Spirituale del Figlio.
D'altra parte, spetta il Cavaliere Gran Maestro vigilare gli Insegnamenti che si dettano nella Tavola, istruendo gli Oratori, impartendoli egli stesso ed ancora sollecitando al Cavaliere Gran Maestro Oratori di altre Tavole, se la sua non li avesse.
Finalmente, il Cavaliere Gran Maestro deve proteggere il compimento del Regolamento, fare che i Figli si mantengano dentro il Radio di Stabilità della Tavola, mantenere contatto coi Segretari dei gruppi e fare effettuare le riunioni di numeri. Ugualmente deve fare coltivare, per i Figli di Cafh, candidati per entrare al Sacro Ordine. Questo compito deve essergli particolarmente propria.
Il Regolamento prescrive minuziosamente la forma in cui deve effettuarsi l'atto elettorale del Cavaliere Gran Maestro. È un atto di importanza trascendentale per la Tavola, ed i Figli devono concorrere con unzione spirituale. È l'unica opportunità in cui tutta la Tavola si riunisce e, incoraggiata per un solo proposito, coniuga quello giorno le sue forze emotive e mentali. L'assistenza spirituale è allora intensa, quello che permette ai Figli di dare voto col pensiero posto nel bene delle anime, e non in altro interesse secondario.
Se grande è la fiducia che Cafh ha nei Cavalieri Grandi Maestri, grande è anche la missione che svolgono: per la sua categoria, per la sua bellezza, per la conoscenza che brinda e perché nel lavoro di avviare le anime a Dio, il Cavaliere Gran Maestro stesso insensibilmente si avvicini a Dio.
Insegnamento 14: Dei Voti
Salvo straordinarie eccezioni, il fervore mistico non è sostenuto sempre colla stessa intensità per l'anima. Entusiasmi e abbattimenti periodici marcano il sentiero che porta a Dio. Il trionfo è di quelli che, fosse come fosse la tappa e lo stato che attraversano, non perdono mai di vista l'ideale forgiato.
Per riuscire la realizzazione anelata, l'anima si lega ai differenti tratti del Sentiero mediante i voti. Questi sono obblighi che il Figlio si imporsi per compromettere le sue energie al compimento degli stesso.
Conoscitrice, Cafh, della capacità di consacrazione che, a diverse altezze del processo possono avere i Figli, ed affinché questi prendano su sé obblighi realizzabili, il Regolamento impone e regola i voti secondo le differenti categorie e gruppi.
La serietà del primo passo dell'aspirante che entra a Cafh è data per la sua immediata emissione del voto di silenzio.
incorpora l'aspirante alla corrente di Cafh e gli fa condividere il segreto che veglia il nome e l'organizzazione del Sacro Ordine.
I voti sono l'espressione esterna tra il Figlio e Cafh, della promessa interna e divina formulata colla Divina Madre.
I voti temporali possono essere dissolti per entrambi parti, in qualunque momento.
I voti solenni non possono essere dissolti per nessuna causa per i Figli, ma sì per il Cavaliere Gran Maestro.
I voti perpetui non possono essere dissolti per nessuna di entrambi parti.
A volte versano direttamente gli aspiranti ad una Tavola dei Solitari. La strada normale è quella di familiarizzare gradualmente colla vita e Corrente di Cafh, quello che è dato per l'entrata ad una Tavola dei Patrocinati.
Oltre a sperimentare cambiamenti esterni ed interni, l'anima aderisce a Cafh. Si sente spinta allora, naturalmente, non solo a stare in silenzio, ma anche ad essere fedele. Per una maggiore realizzazione di questa virtù, compromette nuovamente la sua volontà, emettendo per ciò, il voto di Fedeltà.
Il voto di Silenzio è un avvicinamento dell'anima a Cafh; il voto di Fedeltà è un'introduzione di Cafh all'anima. Il primo rinchiude in Cafh al novello aspirante; il secondo lo consacra all'Opera, per la forza dell'amore che ha generato già il suo cuore.
Si può dire che Cafh comincia il suo vero lavoro di modellazione del suo Figlio, quando questo emette il voto di Fedeltà, dato che la progressiva realizzazione di questa virtù abbellisce l'anima, le fa delicata, circospetta e nobile. Questo voto l'induce ad osservarsi ed a superarsi, poiché essere fedele implica la necessità di controllare atti e pensieri per adeguarli all'oggetto della Fedeltà.
Il voto di Obbedienza corrisponde ai risoluti cercatori di Dio. Non l'emettono i Patrocinati, né i Figli appartenenti ai gruppi inferiori dei Solitari. Fanno solo voto di Obbedienza i Cavalieri e Dame dei Solitarie, ed i Figli Ordinati.
Soggiogare la volontà personale a quella di un Superiore, per amore alla vera libertà, è un passo decisivo nella vita spirituale.
L'anima nota dopo un tempo che il compimento dei suoi obblighi, la sua consacrazione ed ancora il suo amore alla Divina Madre sono, in ultimo termine, una soddisfazione personale, un nobile piacere, perché è sempre la volontà personale quella che dirige i suoi passi e regola la sua realizzazione. È allora quando decide di dare un senso impersonale al suo lavoro spirituale, sottomettendosi col voto di Obbedienza, alla volontà più libera del Superiore.
La volontà personale fa i problemi, fomenta le ambizioni e pianta piccole orme di fianco al Sentiero Spirituale. L'Obbedienza, staccando l'anima della sua volontà passionale, distrugge queste limitazioni e la consacra totalmente al Sentiero.
Il processo della liberazione della volontà personale incomincia coll'Obbedienza e segue colla Rinuncia.
Quando il Figlio ha compreso che ancora l'Obbedienza non accorda la perfetta libertà, dato che rimane sempre una dose di volontà personale che scappa alla legatura dalle norme e del Superiore, compromette risolutamente il suo destino formulando il voto di Rinuncia. Nessun pregiudizio individuale o sociale, nessun affanno o desiderio potrà ergersi per molto tempo nell'anima, perché ella sa che in definitiva e per tutte le cose ha rinunciato ad ogni manifestazione della sua volontà.
È attraverso questi quattro voti, come Cafh incanala l'indefinita inquietudine dell'aspirante verso la realizzazione della libertà perfetta; quello che rompendo ogni stampo e forma personali, lancia all'anima al seno infinito della Divina Madre.
Insegnamento 15: Attributi, Abitudini e Festività di Cafh
Dai tempi immemorabili si sono usati nelle Ordine esoterici attributi ed abitudini. Anche Cafh ha i suoi.
L'attributo ha un valore simbolico ed un altro accampamento. Il suo valore simbolico risiede nell'idea che rappresenta; ricorda continuamente all’anima aspetti della divinità che ella anela realizzare. Il suo valore reale sta nel magnetismo nel quale è stato impregnato, il quale lo trasforma in una fonte di benessere per il suo portatore.
L'uso degli attributi ha la sua importanza. In primo termine, impiegandosi l'attributo, il Figlio stabilisce una separazione tra l'ambiente mentale del quale procede e l'ambiente spirituale al quale penetra in quello momento. Inoltre, solennizza la riunione e ricorda permanentemente al Figlio che sta vivendo quelli momenti di trascendenza per la sua anima e non di distrazione mondana.
Gli attributi che prescrive il Regolamento per le diverse categorie di Figli, sono: la collana; la spada, il cavallo, l'anello, la lampada e la croce.
La collana, composto di 49 anelli ed una medaglia di argento, simbolizza i 49 centri di forza che, illuminati, mostrano la gloria dell'Iniziata. Sono i 49 centri primordiali che aggiornano l'energia cosmica nell'uomo, facendo la cosa adatta per la realizzazione. La medaglia porta, inscritto, il nome spirituale del Figlio, nome che, pronunciato di un determinato modo, produce una vibrazione che fa sintonizzare stati superiori.
La spada di acciaio simbolizza lo sforzo individuale, la volontà al servizio del perfezionamento dell'anima. È l'attributo più personale, perché la sua magnetizzazione è frutto delle conquiste psichiche e spirituali del Figlio; e è di doppio filo perché taglia senza contemplazioni le legature, inclinazioni e ricordi, ed insieme apre brecce nei mondi superiori.
La testa del cavallo simbolizza il cavallo, o il dominio dell'anima sul corpo.
L'attributo più importante è indubbiamente rappresentato per l'anello. La corona è segno di distinzione proprio del lignaggio spirituale al che appartiene il Cavaliere ed il segno di Ank quale ostenta, simbolizza il laccio di unione tra la cosa divina e la cosa umana che suggerisce all'anima la ricerca dell'equilibrio tra la materia e lo Spirito. Il brillante rappresenta il sole dello spirito e è, nell'anello, l'accumulatore di magnetismo che irradia armonicamente attraverso le otto fasi della corona.
La lampada è attributo dell'Ordinato. La sua fiamma, sempre accesa, suggerisce all'anima la necessità di vegliare permanentemente, di avere acceso il fuoco che è elemento di purificazione; simbolizza la mente in costante stato di preghiera e raccoglimento.
La croce iniziatica del Cavaliere Gran Maestro e dei Cavalieri Maestri, è simbolo di potere spirituale orientato verso la suprema realizzazione.
L'uso dell'abitudine è, ugualmente, di importanza spirituale. Mettendosi l'abitudine il Figlio lascia fuori l'uomo materiale per dare preponderanza alla sua anima. Coll'attributo, l'abitudine separa atteggiamenti e disposizioni mentali facilitando un migliore lavoro spirituale. I Figli di Cafh, eccezione fatta degli Ordinati, non portano altre abitudini che abiti appropriati. Gli Ordinati usano abiti di etichetta e cappa.
Le festività sono opportunità speciali nelle che Cafh offre ai Figli un maggiore forza spirituale quali proporziona un aumento di fervore, una maggiore fraternità e momenti di espansione. Coincidono, generalmente, con determinati aspetti planetari che facilitano una magnetizzazione maggiore. D'altra parte, in ogni festa si realizza una cerimonia caratteristica e le Ogni festività ha il suo significato simbolico. Così la festività del giorno ventotto della luna di febbraio simbolizza l'apertura del Libro della Madre. I Figli ritornano agli studi ed alla ricerca della conoscenza unitiva. La data è propizia per ciò, poiché la posizione dei pianeti rispetto alla terra produce un'irradiazione favorevole all'attività mentale.
La festività di plenilunio di maggio è la festività dello spirito. Grande e piccole anime, ansanti di perfezione che vivono per la Gran Opera, si stimolano mutuamente in quell'opportunità con riunioni di conversazione e sana allegria. I Messaggi dei Maestri, agape collettiva e riunione di tutti i Figli, spingono a questi ad un lavoro più intenso ed un maggiore zelo spirituale.
La festività del Cavaliere Iniziato ha ugualmente un simbolismo marcato. Induce i Figli all'ammirazione dell'Uomo Liberato, stato che costituisce la meta delle sue aspirazioni. Simbolizza questo al perfetto Cavaliere, all'eccelso uomo. La festa si dedica al Cavaliere Gran Maestro, per rappresentare questo per i Figli, l'autorità spirituale suprema sulla terra.
La festività di fine di corso prepara il Figlio per la vacazione. Provi e tentazioni appaiono quando il libro della vita chiude un tempo le sue coperture. Cafh prepara allora, con una festività spirituale e la cerimonia conseguente, le forze del Figlio per la lotta.
Attributi, abitudini e festività, sono altrettanti mezzi mentali ed energetici per i quali Cafh rovescia la sua forza e spiritualità nelle anime dei suoi Figli.
Insegnamento 16: Dei Superiori
Il Cavaliere Gran Maestro è assistito nel suo lavoro per il Cavaliere Gran Maestro Segretario che egli sceglie nell'Assemblea di Plenilunio, ogni cinque anni, tra i Cavalieri Grandi Maestri della sua Tavola.
Il lavoro del Cavaliere Gran Maestro Segretario è importante perché può essere delegato temporaneamente dell'autorità del Cavaliere Gran Maestro e, inoltre, per le sue funzioni esclusive, che sono quelle di rimanere di fianco a quell'e quella di mediare tra Lui stesso ed i Figli, così come rappresentarlo davanti alle persone altrui a Cafh.
Si è detto già che, affinché il Cavaliere Gran Maestro possa mantenere l'integrità della Gran Corrente e sviluppare il suo lavoro spirituale in Cafh, deve essere raccolto nel suo santuario e lontano del contatto di persone strane. Funzione del Cavaliere Gran Maestro Segretario è quello di facilitare che ciò si verifichi.
Quando una Tavola ha come minimo 18 Figli, è diretta da un Cavaliere Otto. Questo ha le stesse attribuzioni ed obblighi che il Cavaliere Gran Maestro, ma non usa attributi speciali il suo carico, non ha Segretario personale, non potendo assentarsi dal Radio di Stabilità senza autorizzazione di Cavaliere Gran Maestro. Deve essere Ordinato e la sua elezione la realizza l'Assemblea di Plenilunio.
L'Assemblea di Plenilunio è un'istituzione di somma importanza dentro Cafh. La partecipazione nella stessa di tutti i Cavalieri Superiori, tra un luogo ed un tempo determinati, fa che la forza spirituale dirigente di Cafh sia concentrata quelli giorni per ricevere ispirazione ed energia dei Maestri che sarà distribuito dopo sulle anime, lavori ed Opere di Cafh.
È per ciò che deve accrescersi la vita spirituale dei Figli durante i giorni di Plenilunio, affinché l'Assemblea si senta circondata nella sua commissione di tutta la potenzialità del Sacro Ordine e che le sue designazioni ed elezioni contino sulla maggiore forza spirituale possibile.
Le Tavole con ridotto numero di Figli sono dirette da delegati del Cavaliere Gran Maestro, designati per lui, e possono essere Cavalieri di qualunque categoria. Questi sono meri rappresentanti del Cavaliere Gran Maestro e non hanno il potere della benedizione impartendo la stessa alle Tavole che dirigono, per un Cavaliere Gran Maestro della Tavola Madre dell'America.
Ma tutti i Superiori di Cafh hanno la stessa e sacra funzione che compiere: accendere nelle anime la fiamma del Divino Amore, trasmettere l'ancestrale saggezza dei Cavalieri del Fuoco, e fare a queste anime partecipare al potere della Gran Corrente, ricevuto di mani del Cavaliere Gran Maestro.
Alcune disposizioni del Regolamento non sono state analizzate nel decorso degli Insegnamenti precedenti. I commenti fatti fino a qui devono servire, tuttavia, di indizio della saggezza rinchiusa nel Regolamento e del modo di trovare in quelle il senso spirituale che li incoraggia.
Ma, soprattutto, deve avere presenti il figlio che l'amore sistemato nell'osservanza del Regolamento fa che questo Regolamento manifesti il suo spirito.
INDICE
Insegnamento 1: Lo Spirito del Regolamento
Insegnamento 2: Cafh
Insegnamento 3: Del Regolamento
Insegnamento 4: Del Cavaliere Gran Maestro
Insegnamento 5: Dei Figli
Insegnamento 6: Delle Tavole
Insegnamento 7: Dell'Ammissione dei Figli
Insegnamento 8: Degli Obblighi dei Figli
Insegnamento 9: Dei Benefici dei Figli
Insegnamento 10: Degli Esercizi Spirituali
Insegnamento 11: Dei Solitari
Insegnamento 12: Degli Ordinati
Insegnamento 13: Dei Cavalieri Grandi Maestri
Insegnamento 14: Dei Voti
Insegnamento 15: Attributi, Abitudini e Festivit à di Caf
Insegnamento16:Dei Superiori