INDICE

Insegnamento 1: Radiazione Aurica
Insegnamento 2: I Colori Aurici
Insegnamento 3: L'Aura delle Piante e degli Animali
Insegnamento 4: Le Ruote Eteree e l'Aura
Insegnamento 5: L'Aura dell'Uomo Selvaggio
Insegnamento 6: L'Aura dell'Uomo Normale
Insegnamento 7: L'Aura degli Iniziati
Insegnamento 8: L'Aura Gruppale
Insegnamento 9: Caleidoscopio Aurico
Insegnamento 10: Lo Spazio Aurico del Sistema Planetario
Insegnamento 11: Cromoterapia
Insegnamento 12: L'Influenza dei Colori Aurici nella Storia e nell'Arte
Insegnamento 13: La Musica ed il Colore
Insegnamento 14: La Vocalizzazione ed i Colori
Insegnamento 15: Il Sonno ed i Suoi Colori
Insegnamento 16: Esercizi per Vedere l'Aura

 

Insegnamento 1: Radiazione Aurica

L'aura astrale è il riflesso dell'essere –spirituale, mentale e materiale– proiettato nel mondo astrale.

L'aura si riflette nel settimo piano del mondo astrale, in relazione con gli anali akasici che si riflettono nel settimo piano del mondo mentale.

Il movimento dell'Universo genera la vibrazione creatrice, ed ogni vibrazione creatrice ha un risultato reale nel mondo delle forme.

Questo risultato è radiazione e cangiante colore nel mondo astrale.

Quando l'uomo cercatore dei valori psichici incomincia a vedere un'azzurrata foschia attorno agli oggetti, sta vedendo l'aura astrale delle cose.

È molto distinta l'aura di un oggetto o quella di una cosa, a quella di un essere irrazionale; e è molto differente l'aura di un essere irrazionale, a quella di un essere umano.

L'oggetto, la cosa, il minerale, il vegetale, non hanno mente propria bensì una mente istintiva che appartiene allo spirito gruppale di essi; dunque la sua radiazione non passerà di essere tra bianchiccia ed azzurrata e di molto corta estensione.

L'animale ha già un'aura determinata –di multipli colori– perché possiede una particolare mente istintiva.

L'aura dell'uomo, che possiede spirito, mente e materia, è perfetta ed unicamente si distingue di quella degli angeli e grandi esseri per l'estensione.

L'aura di Cristo abbracciava tutto il mondo.

Dall'antichità si circonda alle immagini della Vergine Maria con una luminosità azzurrata. Non solo i cristiani aureolano di luce ai suoi santi e li adornarono con l'aureola ma anche tutte le altre religioni.

L'immagine di Buddha è sempre circondata da raggi luminosi; e Kali, la dea dell'Umanità, è ubicata nel centro di un cielo rosso.

L'aura si estende, secondo la potenza magnetica, mentale e spirituale, da un diametro di sette centimetri fino a raggiungere una di settecento settanta sette chilometri e più; e suoi multipli e cangianti colori sono secondo la potenza energetica e vibratoria dell'essere. Di accordo col suo valore materiale è la sua disposizione radiale, dalla forma simile all'immagine rappresentata fino all'ovale perfetto.

È comprensibile che l'aura personale di ogni cosa o essere tenda a formare aggruppamenti; questa non è una legge astrale bensì una legge Universale; allora ogni famiglia, ogni aggruppamento, ogni città, ogni nazione ed ogni continente ha la sua aura caratteristica.

L'aura astrale è il certificato di identità degli esseri e delle cose.

Un medico nordamericano è arrivato a comprovare che ogni essere ha una distinta e caratteristica radiazione mentale che, dopo essere captata e registrata, registra l'identità dell'individuo.

La corretta visione dell'aura astrale è desiderabile perché aiuta allo svolgimento spirituale.

 

Insegnamento 2: I Colori Aurici

L'aura ha un colore generico fondamentale, simile ai vitraux delle cattedrali, ma i colori tuttavia cambiano continuamente sull'orizzonte del quadro aurico.
È uno spettacolo notevole vedere per la prima volta un'aura umana perché, secondo le emozioni, i pensieri e lo stato di animo dell'essere cambiano, raggi colorifici passano così attraverso la sua aura.
Ogni pensiero, ogni emozione, ogni funzione incosciente, ogni impulso organico è registrato nell'aura. Continue radiazioni di luce escono dall'essere umano e si frangino in colori nel suo spettro aurico.   
I colori dominanti o fondamentali sono: il rosso, l'azzurro ed il giallo. I secondari sono il verde, l'arancione ed violetto, ed i colori addizionali sono: il bianco ed il nero.
Il nero in sé non è colore bensì l'assenza di ogni colore. Questo è relativo a questo piano dove, guardando con gli occhi fisici, si vede relativamente un nero che è carente di ogni colore perché c'è un nero molto più intenso.
La stessa cosa si può dire del bianco che è la sintesi di tutti i colori.
I colori fisici ed astrali si fondono tra sé nell'aura formando un colore caratteristico.
Il colore sempre si è relazionato coi simboli religiosi e spirituali; e le istituzioni religiose adottarono il colorito per riuscire un maggiore effetto psichico e morale nei suoi rispettivi culti.
La chiesa cristiana, e specialmente la cattolica, vesti al sacerdote colla dalmatica rossa nella festività dei martiri; colla dalmatica verde nel tempo ordinario dell'anno, nel tempo della calma; di violetto, quando commemora la passione di Cristo ed i dolori di Maria; e di oro brillante nelle festività solenni e di gioia. Questo indica che gli antichi sacerdoti conoscevano l'influenza dei colori perché li avevano visti nello spettro astrale.
Come non dovevano conoscere gli ammirabili colori dell'aura quegli artisti chiaroveggenti che crearono i meravigliosi vetri delle cattedrali gotiche!
Si descriveranno ora i diversi colori, secondo le emozioni che li determinano per avere così una vaga idea di come è l'aura dell'essere.
Rosso. Una passione violenta, un'ira irrefrenabile, un desiderio irresistibile, colorano l'aura con un rosso violetto e, se a queste emozioni si unisce l'impulso criminale, si copre questo rosso violetto come se si fosse alzato un denso fumo. Ma non sempre il rosso è negativo e brutto perché una nobile passione si dipinge di porpora, così come una nobile indignazione ed un forte desiderio di bene. È inoltre il colore del sangue, per meglio dire, della vitalità del sangue, simbolo dell'emotività nella sua più alta espressione; ma quando più abnegato e puro diventano l'amore e le emozioni, tanto più si mischierà il rosso col bianco fino ad arrivare ad un bel colore rosato pallido, caratteristico di molte vergini.
Azzurro. Nelle sue elevazioni verso lo spirito, la mente si adorna normalmente con questo colore; dunque la devozione, l'amore allo studio, la cavillazione filosofica e l'arte di pensare bene in generale, colorano l'aura con l'azzurro del cielo. Ma l'ostinazione nelle proprie idee, l'intolleranza, il forte e sostenuto separatismo di credo danno all'aura un colore lavagna. Ugualmente il nobile pensatore che si fossilizza nelle sue idee, il credente che si fanatizza nella sua religione, vibrano con colore anile.
Giallo. Questo è il colore dei grandi ed eclettici pensatori, degli istruttori spirituali, dei grandi mistici e di tutti quelli che scorgono la Saggezza Eterna.
Verde. Un buon stato di salute, l'amore alla natura e la libera vita campestre, ed uno stato tranquillo e poco speculativo di animo vestono l'aura di verde che diventa più brillante quando queste virtù si accrescono. Ma il pigro, quello che si abbandona con pericolo di cadere nell'inerzia e nell'indigenza, ha un colore olivastro, potendo arrivare al verde grigiastro, proprio degli isterici e degli invidiosi.
Arancione. L'uomo intelligente ma che si insuperbisce del suo sapere, l'orgoglioso, si adorna l'aura di arancione. Nel superbo questo colore prende un tono arancione rossiccio, mentre in cui si elogia con giusta ragione, il colore è oro vecchio.
Violetto. Questo colore accompagna molto agli artisti ed alle donne nel suo aspetto migliore. Denota un compendio di virtù trapiantato dal mondo reale al campo dell'ideale. È molto facile vedere questo colore nei giovani che non sono ancora conciati per le lotte della vita e negli anziani che hanno calmato già le sue passioni.
Bianco. Quanto più avanzato è l'essere, tanto più bianca e brillante è la sua aura; ma questo colore non manca mai in maggiore o minore proporzione in nessun essere.
Nero. Il nero accompagna tutte le azioni negative e dà maggiore rilievo ai colori brutti; ma anche un gran dolore, un momento di amnesia, possono tingere completamente all'aura di nera. La depressione, la tristezza ed un forte scoraggiamento vanno accompagnati per il grigio.
Non solo questi colori si vedono nell'aura bensì molti altri che producono le distinte combinazioni.

 

Insegnamento 3: L'Aura delle Piante e degli Animali

Tutti gli oggetti hanno la radiazione caratteristica che costituisce la sua aura. È come un colore azzurrato che circonda l'oggetto ad una corta distanza.
Le piante, sebbene non abbiano colori, hanno già un'aura caratteristica.
L'aura delle piante ha una forte influenza in quella degli esseri umani e può avere effetti positivi o negativi.
Si chiamano brutte, o negative, a quelle piante con aure che possono esercitare un'influenza sfavorevole, per un forte assorbimento di ossigeno o per essere velenose; si chiamano buone, o positive, a quelle che hanno proprietà aromatiche o medicinali.
L'aura delle piante brutte è di un colore nerastro e l'albero che ha più marcato questo colore è la magnolia. Per quel motivo, da innumerabili anni, si sa che è pericoloso dormire sotto questo albero. Dicevano gli antichi che uno spirito ombroso asfissiava <gli uomini che dormivano sotto a lui. La cosa certa è che non toglie solo ossigeno ma anche le vibrazioni radioattive ed astrali degli esseri umani.
Altra di queste piante, brutte è il salice, buono per curare l'insonnia e cattivo per quelli che dormono sotto i suoi densi rami nell'ora della digestione.
Le piante di influenza benefico-sedativa hanno un colore bianchiccio, a volte scintillante.
Il pino e l'eucalipto sono alberi di aura molto brillante e, per quel motivo, molto curativi.
Non c'è cimitero senza cipresso perché l'aura di questo albero allontana alle entità inferiori ed elementari. Il culto antico si realizzava sempre ai piedi di una quercia, albero di aura fortemente sedativa come quella del rovere. Sotto questi alberi dettavano gli antichi re le sue leggi ed amministravano giustizia. L'uomo adorna la sua casa con piante e fiori, perché il fiore porta sempre con sé un'aura benefica e di aiuto alle aure di salute degli uomini. Ma non dovrebbero tenersi mai nelle case e nelle stanze fiori come il gelsomino, la magnolia, il giacinto e la tuberosa. Sono, d'altra parte, conosciuti gli effetti di certi alberi che confermano queste asserzioni.
Gli animali hanno un'aura che, sebbene non sia molto ampia, ha già colori.
Anche gli animali esercitano una forte influenza sull'aura degli uomini perché assorbono vitalità e forza della stessa, per meglio dire, i colori delle sue aure sono acquisiti mediante vampirismo sull'aura umana.
Gli animali selvaggi che vivono lontani hanno aura povera e scolorita; ma le fiere selvagge che stanno negli zoo acquisiscono certi colori rossicci e mediante contatto con la gente diventano insensibilmente meno feroci.
Gli animali domestici hanno belle aure; nel gatto, è rossa e grigia; nel cane, marrone ed azzurra; nel cavallo, rossiccia, ed a volte di un colore salmone.
L'aura del cavallo è la più ampia e nei molto intelligenti raggiunge fino ad otto centimetri. Ma tra tutti gli animali, quelli che hanno aura di più vari colori sono gli uccelli; alcune di esse, come il cigno, hanno il colore dell'arcobaleno. Queste aure sono sempre subordinate all'influenza dell'uomo poiché per diritto di evoluzione l'uomo è il dio degli animali. Ci sono animali che, percependo tanto l'influenza del suo padrone, senza che questo parli, sanno se è triste o allegro, tranquillo o con ira.
Non è buono né sano, per quel motivo, vivere in comune con gli animali e è pessima abitudine quella di dormire con essi.

 

Insegnamento 4: Le Ruote Eteree e l'Aura

Ogni centro di forza si riflette nell'astrale in forma di circoli rutilanti di diversi colori e conseguentemente si stanziano insieme nell'aura astrale.
Non è esatto che i centri di forza che sono innumerabili e neanche i sette principali, che sono i più visibili, stiano disposti simmetricamente nell'aura come lo dimostra qualche incisione bensì sono visibili con maggiore o minore forza secondo la sua potenzialità vibratoria. I sette centri principali sono i seguenti:
1. Ruota Coronaria; di colore sintetico.
2. Ruota Visuale; di colore azzurro e rosato bianchiccio.
3. Ruota Laringea; di colore azzurro pallido.
4. Ruota Cardiaca; di colore oro brillante.
5. Ruota Solare; di colore verde rosato.
6. Ruota Controllo; del colore dell'arcobaleno.
7. Ruota Sacra; di colore rosso ed arancione.
Ognuna di queste ruote corrisponde ad uno dei Sette Raggi o modulazione vibratoria dell'Etere Cosmico.
L'Etere Cosmico è uno ma impregnando l'universo col suo movimento creativo si fende in sette distinte forme ed ognuna di esse corrisponde ad un potere determinato. Questo è diretto nel mondo superiore per i sette Iniziati Solari e si manifesta nel mondo astrale per le Ruote Eteree che costituiscono lo stato di quello piano.
Simultaneamente, per legge di analogia, si ripetono queste ruote in proporzione infinitesimale in ogni essere.
Questo settenario potere si manifesta nella terra nei sette plessi primordiali del pianeta, quelli che conosce l'Iniziato che ha il potere di tracciare le sette parti dell'Universo.
Nel corpo fisico umano l'Etere Cosmico si trova già nei sette plessi corrispondenti alle Ruote Eteree citate.
Si è detto che l'aura è come un recettore di tutte le forze positive e negative dell'essere che l'espressa mediante una forma, un movimento ed un colore nel primo piano del mondo astrale.
Le Ruote Eteree si riflettono lì, si mischiano coi colori predominanti dell'aura. A volte, in un momento di azione sommamente intensa, un centro di forza determinato domina tutto lo spettro aurico.
Nell'aura di una persona molto intellettuale si potrà distinguere, nella parte superiore di lei, una ruota in forma di ventaglio di un bel colore azzurro brillante che corona la fronte del corpo astrale come un diadema reale; mentre forse gli altri centri di forza sono tanto deboli che le tonalità di colore e la forza di movimento si perdono tra gli altri colora aurici.
Una persona, in un momento di intensa ira, stacca della parte centrale dell'aura, quello che equivarrebbe all'altezza del cuore nel corpo umano, un fumo che copre rapidamente tutta l'aura, senza lasciare vedere un altro colore. Si vedono solo alcune lingue di fuoco che sono la materializzazione dell'energia condensata per la forma mentale corrispondente.
In alcuni temperamenti armonici ed equilibrati si vedono distintamente due o tre di queste ruote volteggiando nell'aura come mobili fiori; ma non può distinguersi mai separatamente ognuna delle sette ruote.
Negli uomini di questi tempi è molto visibile la Ruota Sacra che ha il ruolo importante della riproduzione.
Naturalmente, un essere perfetto, un Iniziato Solare, ha unito di tale forma le sue forze e poteri che vibra e è in sintonia unicamente con l'Etere Sintetico, il primo derivato dell'Etere Cosmico; dunque la sua aura è immensa, uniforme, di rapida vibrazione, tanto rapida che non mostra più che un solo colore che potrebbe chiamarsi bianchissimo.
Oltre ai colori generati per i centri di forza, esistono nell'aura i colori delle forme mentali. Le forme mentali non sono sempre quelli che furono generate per il pensiero di uno e, per quel motivo, risultati della Ruota Mentale dell'essere, ma si riflettono lì forme mentali di altri esseri.
Il continuo pensiero di amore e protezione della madre per suo piccolo figlio, coprirà l'aura dal bambino con la forma mentale della madre di un tenue colore rosato.
La credenza religiosa di tutta una comunità protegge ai suoi fedeli con un segno caratteristico, specchiato nell'aura con un determinato colore. Dunque dicono bene i cattolici che il cristiano porta nel suo spirito il segno del battesimo che è indelebile; per quel motivo molti esseri che appartengono alla religione Zivasvaita hanno nell'aura l'immagine di un tridente rosso, simbolo della sua religione.
Lo stesso affetto che si tiene per certi esseri stampa molte volte nell'aura l'immagine di essi.

 

Insegnamento 5: L'Aura dell'Uomo Selvaggio

L'uomo che vive in uno stato primitivo, quasi unicamente diretto per i suoi istinti, ha nell'aura poca ampiezza e variabilità di colori.
La radiazione che più si nota alla sua periferia è prodotta là per il suo stato fisico e svolgimento organico, potrebbe chiamarsi aura di salute.
Il corpo astrale è, in sintesi, un insieme di vibrazioni limitate all'area astrale occupata per l'essere. Esse ripercuotono al suono col movimento energetico; segnano la capacità dello stato fisico e delineano le forme dei pensieri dell'essere.
L'aura di salute traccia attorno all'uomo, in uno spazio radiale di sette centimetri, alcune righe luminose di colore del lampo. Quanto più vigorosa è la salute, tanto più irsute stanno queste setole; ma quando la salute è povera ed il funzionamento organico è deficiente, queste setole appaiono rotte in diverse parti, formando zigzaghi. Quando si perde completamente la salute e si avvicina l'ora della morte, esse sono rilassate e cadute.
Queste radiazioni sono formate per una moltitudine di atomi astrali che entrano in contatto, mediante la Ruota Sacra, con gli atomi fisici dell'uomo e determinano l'odore peculiare di ognuno.
Quando un cane segue le tracce di una persona non è precisamente l'odore che segue bensì il cammino ondulatorio prodotto per l'odore peculiare degli atomi astrali materializzati oltre a quello che li generò.
Penetrando in una stanza è facile percepire se lì è stato qualcuno, ancora senza percepire odore alcuno perché l'aura di salute lascia continuamente impregnati i luoghi per dove passa il suo padrone.
Nell'uomo selvaggio l'aura di salute è quella che più si nota benché in alcuni, più addestrati in certi esercizi fisici di molti movimenti, la sua aura magnetica è anche chiaramente notata.
L'uomo che con la sua buona salute consuma poche energie e mediante una vita sana e naturale raccoglie abbondanti forze del deposito energetico, ha molte riserve di energie depositate nella sua aura. Si vede questo perché, quando c'è molto magnetismo, l'aura è picchiettata di un'infinità di punti brillanti come quelli che si osservano nel cielo quando si fissa la vista a lui.
Molte volte si è sentito domandare perché certi esseri che non hanno un’evoluzione mentale possiedono tuttavia una forza magnetica tale che è capace di essere trasmessa ad altri esseri dandoli salute e benessere; questo si capisce chiaramente considerando che il mezzo usato è puramente energetico e non sei relaziona con il progresso spirituale.
L'aura energetica trasmette allora le sue riserve, se vuole, ad un'altra aura povera. Si esercita anche tra gli esseri un vampirismo continuo, poiché basta che un essere debole si metta di fianco ad un essere forte togliere le sue energie.
È impropria l'abitudine di confidare ad anziani l'attenzione dei bambini e particolarmente quella di fare dormire ai bambini nelle stanze dove riposano anziani e malati. Tutti conoscono il racconto biblico del Re Davide che viveva del magnetismo che estraeva di una ragazza vergine che dormiva con lui.
Non ci sono solo esseri che esercitano vampirismo sull'aura magnetica ma anche ci sono animali, specialmente i domestici. Ci sono ugualmente luoghi che, per essere circoscritti ad un raggio di lenta vibrazione, sono molto cattivi per la salute.
Tutte le cure fatte per i curatori magnetici si relazionano colla trasmissione di energia dell'operatore al paziente.
Il massaggio, ora accettato per tutti i circoli medici, ha per primordiale funzione trasmettere energie magnetiche.
A parte i colori luminosi, prodotti per l'aura di salute e l'aura magnetica, si vede nell'aura dell'uomo selvaggio il colore rosso, emanante di una parte della Ruota Sacra. L'aura ha sempre un colore fondamentale ed invariabile, oltre ad altri colori che cambiano secondo gli stati di animo, tempo e luogo.
Il colore fondamentale dell'uomo primitivo è rosso brillante poiché il suo istinto è mischiato ad una buona salute ed abbondante dose di energia che gli conferisce la sua vita naturale. Molto raramente quello colore rosso si intorbida perché l'uomo primitivo è poco collerico.
In alcuni selvaggi che cominciano a praticare culti di feticismo e di adorazione idolatra, i bordi dell'aura sono colorati con una frangia azzurra oscura.

 

Insegnamento 6: L'Aura dell'Uomo Normale

L'aura della madre e quella del lattante stano imparentate. Il bambino ha un'aura fondamentale propria ma è assorbita o impregnata per quella della madre. Quando comincia a crescere si produce un distacco delle aure; ma come in una stanza di temperatura temperata per effetto di una stufa si mantiene durante un tempo determinato la stessa temperatura, incluso dopo avere portato la stufa fuori di lì, così l'aura dal bambino rimane impregnata dal magnetismo della madre, incluso dopo la separazione.
Anche in casi di bambini orfani si osserva che mantengono il magnetismo materno molto tempo dopo che la madre ha smesso di esistere.
Come il serpente lascia nella primavera la sua vecchia pelle per mostrare la nuova che conservava nascosta sotto il vecchio paramento, il bambino, a sette anni più o meno, avendo il suo riconoscimento cosciente di entità individuale, rifiuta come ad un vecchio guscio il paramento protettivo materno e dentro le leggi di carico o scarico dell'aura, si può dire che ha la sua propria.
Questo periodo va seguito quasi sempre dal risveglio degli istinti sessuali. A questa età, l'aura non è molto estesa e predomina in lei l'aspetto energetico e di salute, ad eccezione di alcuni bambini prodigio che hanno aura di uomo; ma quello non è né normale né vantaggioso per il progresso spirituale perché l'essere spende così prima di tempo le riserve che avrà bisogno nella pienezza della coscienza.
Nell'adolescenza, l'aura ha quasi sempre aspetti cattivi. Come un vulcano che dopo essere rimasto molti secoli in silenzio, improvvisamente lancia fiamme, lava e sordi rumori, così l'aura dell'adolescente riflessa le forze seppellite nell'incosciente che si accalcano alla porta dell'anima per uscire tutte improvvisamente, confondendosi tra sé in forma di desideri, passioni, istinti ignorati, pienezze morbose e sconosciute che tornano brutti e confusi i colori dell'aura.
Tutto il passato si riflette in quegli istanti nell'anima giovane, e come quelle forze siano ordinate ed incanalate, così sarà il risultato e la vita dell'essere. L'aura è quindi allora disordinata, variante e di colori forti.
Quando passa questo stato di transizione ed il giovane, già maggiore, si stanzia, l'aura afferma i suoi colori ed aspetto fondamentale, secondo lo stato di ognuno.
In questa circostanza si produce quello che si chiama comprensione di aure. L'essere che ha una determinata portata di energie per applicare non sa come collocarla; per quel motivo cerca anime gemelle per riuscire il suo proposito. Che cosa più bella è l'amicizia degli anni giovanili, il primo amore, la comprensione e venerazione verso un maestro o un professore!
L'aura fortemente impregnata di materia energetica si scarica su quella della persona amata o venerata e si stabilisce tra entrambe una mutua comprensione che fa che si cerchino continuamente e si attraggano come l’imano all'acciaio. Quando ci sono tre di queste aure affini, si stabilisce un vincolo di forze che attrae altre aure, li incatena, originando movimenti sociali, ideologici, culturali, eccetera.
Questo voleva dire Cristo con le parole: “Perché dove stanno due o tre congregati nel mio nome, io sto lì in mezzo ad essi”.
Non ci sono solo aure che si capiscono ma anche quelle che si cercano per la sua similitudine. Questo succede quasi sempre nei casi di marito e donna, di madre e figlio, di istruttore e discepolo. Quando le aure simili si sono trovate trascorrendo il tempo, comprendendo le stesse cose, avendo gli stessi piaceri artistici e spirituali, si vanno somigliando sempre di più.
Questa trasformazione si afferma più nei casi di similitudine spirituale; imparando il discepolo quello che il suo istruttore gli insegna, la sua aura si trasforma ed arriva a somigliarsi notevolmente all’aura dell’istruttore.
Francesco di Sales e Giovanna di Chantal avevano le sue aure tanto uguali che Vicente di Paul li vide come due circoli di fuoco che si univano in uno solo.
In alcuni casi, anche il corpo riflessa questa somiglianza di aure, e si dice, di due coniughi che si amano molto, che si somigliano.
Nella vecchiaia l'aura decresce notevolmente; come la notte occulta tutte le cose con le sue ombre, così la missione compiuta attenua le energie, spegne i desideri, cancella la memoria, e l'aura si tinge di un colore azzurro e mite che è come un presagio del riposo futuro.

 

Insegnamento 7: L'Aura degli Iniziati

Oltre le sfere eteree che circondano la terra, c'è un circolo aurico magnetico che la protegge e difende; se non fosse per questo circolo, le ondate negative di vita entrerebbero nell'atmosfera distruggendo ogni forma vivente perché i raggi cosmici attraversano questo circolo nella quantità necessaria per la conveniente distruzione della vita.
Non solo la terra ha la sua aura protettrice bensì ogni essere. L'uomo normale ha un'aura protettrice formata per i suoi buoni desideri e per le entità che lo proteggono, mentre l'uomo superiore ha la sua aura patrocinatrice. Nell'aura dei grandi esseri si nota un gran circolo in tutto il contorno del suo bordo che è come un'inespugnabile forza per l'anima. Non possono penetrare lì le cattive forme mentali, né gli scontri delle perverse emozioni, né la vibrazione distruttrice dei mondi inferiori.
L'uomo normale è soggetto ad ogni tipo di influenze, buone e cattive; ma l'uomo superiore si difende mirabilmente da esse mediante la barriera che ha interposto tra il suo mondo interno ed il mondo esterno.
Mediante la corrente poderosa che circola per quello cordone aurico, le alte entità possono ausiliare agli uomini ma unicamente con fini spirituali. Né un pizzico di materialismo né di desiderio personale deve essere unito a questa influenza benefattrice. Neanche possono usarla come influenza psichica bensì unicamente come influenza spirituale.
L'aura di un iniziato si apre come un meraviglioso schermo, impregnata da azzurro, rosato e giallo. Unicamente si può pensare, per farsi un'immagine, nell'ora vespertina sul mare, quando in terso azzurro delle acque riflessa il cielo rosato, inondato ancora con i raggi dorati del sole tramontante.
Chi stanno vicino ad essi sentono l'influenza delle sue aure benefattrici; i bambini sorridono, i malati si alleggeriscono, gli afflitti si consolano ed i moribondi entrano sereni al paese delle ombre.
L'aura dell'Iniziato di Fuoco non è eccessivamente ampia ma sì molto risplendente; abbraccia al massimo un diametro di dieci metri.
L'aura degli Iniziati Lunari è quasi sempre di forti e begli colori; il formato e colorito delle stesse dipende della missione e categoria alla quale appartengono. L'estensione della sua aura abbraccia a tutta la sua Opera e può arrivare a tutta una nazione, a tutto un paese, o a tutto un insieme di esseri.
L'aura di un Iniziato Lunare religioso o sacerdote è di colore oro non uniforme bensì disposto come a righe, con una forma più o meno uguale a quella dell'ostensorio del Santissimo Sacramento.
L'aura del conquistatore è rossa e bianca, brillante come l'acciaio. Quella di un saggio è come un'arancia immensa e brillante.
L'aura degli Iniziati Solari, si è detto già, è di un sottilissimo colore uniforme; braccia sinteticamente in sé tutti i colori ed è di gran estensione. La maggioranza delle volte comprende a tutta la terra e protegge a tutti gli uomini. Quindi Krishna dice ad Arjuna: “Vedi specchiati in me a tutti gli uomini dell'Universo”, e si dice del Buddha che è salvatore di tutti gli uomini.
Già se sente in questi giorni l'influenza benefica dell'aura protettrice dell'Iniziato Solare che deve apparire nel prossimo segno.

 

Insegnamento 8: L'Aura Gruppale

Se le cose inanimate, gli animali e gli esseri umani hanno un'aura e queste aure possono capirsi, associarsi e comunicarsi, dell'insieme di esse sorge l'aura gruppale.
Questa non è l'unione di diverse aure bensì il risultato aurico astrale di detta unione.
I diversi gruppi di animali sono diretti per un'entità elementare, soggetta ad un'altra dotata di mente; la rete magnetica, colla quale l'entità elementare unisce i corpi del suo gruppo, forma l'aura gruppale. La seguente esperienza telepatica, già realizzata per vari saggi nordamericani, conferma questo. È comandato ad un cavallo, per esempio, l'ordine mentale di alzare una zampa; se il pensiero è forte e ben diretto, si osserverà che l'animale ubbidisce al mandato; ma allo stesso tempo si vedrà che altri cavalli che camminano per di lì obbediscono anche all’ordine dato, mentre altri rimangono impassibili. Vuole dire che i cavalli che eseguono l'ordine mentale appartengono al gruppo dell'entità che primo fu influita.
Ogni collettività umana forma la sua aura gruppale che è l'aura della città dove vive, del luogo dove agisce o della nazione a che appartiene. Ma è necessario determinare propriamente che l'aura gruppale di una città non sta formata solamente per la contribuzione attuale dagli esseri che danno la sua caratteristica particolare bensì per l'insieme delle emanazioni presenti e passate. Un esempio: alcuni fedeli pregano davanti ad un’immagine devota; le suppliche formano a poco a poco un’aura gruppale, e questa diventa sempre di più poderosa, tanto che può abbracciare vantaggiosamente ad una quantità grandissima di pellegrini.
Le nazioni hanno anche la sua aura peculiare che è l'anima del tipo, dell'orientazione e della civilizzazione di tutti gli esseri che abitano il suo territorio.
L'aura di Nord l'America è di verde brillante e significa esuberanza di forze, potere e benessere.
L'aura della Repubblica l'Argentina è di un colore azzurro intenso e denota una tendenza spirituale ancora non definita.
L'aura dell'Inghilterra è di colore arancione e simbolizza cultura ed orgoglio di razza. L'aura della Germania è di colore ocra e significa testardaggine e spirito di rinunzia e sacrificio.
L'aura dell'Italia del Nord e della Francia è di colore azzurrato e significa fede in qualcosa; mentre l'Italia meridionale e Spagna hanno aure rosse.
L'India ha un'aura di un bianco cenerino che indica valori intellettuali, passivi, ed Tibet ha una bella aura gialla.
La parte meridionale della Cina ha aura grigiastra che denota la sua decadenza, mentre la sua parte settentrionale ed il Giappone hanno un'aura colore rosato intenso. Ciò evidenza che sono paesi di grandi possibilità future.
La Russia ha anche questo colore di aura.
La Terra, a parte la sua aura personale, ha un’aura gruppale; questa è come un abbigliamento invisibile che protegge dalla gravità terrestre; è un punto di appoggio tra il limitato spazio occupato per la Terra e l'infinito.
Come la Via Lattea è l'insieme di innumerabili stelle e soli che ci sembrano stare insieme per effetto della lontananza, così l'aura gruppale delle collettività umane è la riunione delle energie degli esseri che formano un insieme di astri in miniatura.

 

Insegnamento 9: Caleidoscopio Aurico

La vibrazione mentale si trasforma nell'aura in un continuo movimento, l'energia vitale si condensa in colori e la materia eterea prende diverse e cangianti forme; Caleidoscopio Aurico se chiamano queste forme che a volte se sfumano di un modo tale che sembrano quadri vivi.
Le forme che più predominano nell'aura sono quelle prodotte per gli effetti sensoriali registrati incoscientemente e coscientemente. Esse sono:

  • Quella dell'olfatto, quadrata.

  • Quella del gusto, semilunare invertita.

  • Quella della vista, triangolare.

  • Quella del tatto, spirale.

  • Quella dell'udito, circolare.

Questi disegni aurici se fondono continuamente tra sé, formando belle immagini di una perfetta figura geometrica. Come ognuna ha una sfumatura speciale di colore, riflettano vere immagini fantasmagoriche agli occhi dei chiaroveggenti. Queste forme mentali, prodotte per gli organi sensoriali, prendono a volte tanto possesso dell'aura dell'essere che la dominano completamente; sono i continui ossessori e tiranni, veri demoni dell'Umanità. Ma la ragione e la conoscenza li confina a poco a poco, soppiantando queste immagini con quelle dei desideri, illusioni ed aspirazioni. Secondo la sua forza caratteristica, le forze mentali perdurano più o meno tempo nel circolo aurico, ed a volte prendono vere forme elementari.
Le leggende antiche li descrivono come belle statue, attraendo tanto al suo artefice che acquisiscono vita reale nella sua mente; non in vano fu detto che gli uomini sono i pensieri degli dèi e, per legge correlativa, i mondi elementari sono i figli dai pensieri degli uomini.
Non sempre le forme mentali prendono tanta vita; sono immagini che pronto abbandonano il circolo aurico dell'essere e si stabiliscono come gusci nel circolo aurico della terra, cercando immagini simili per prendere nuovamente forza e vita. Quindi è impossibile confinare senza pazienza un vizio inveterato; quello vizio ha preso forma, si è impadronito dell'aura dell'essere, è abituato ad alimentarsi con energie vive che derivano di lì e è necessario assediarlo mediante fame, privandolo di nuove riserve, per gettarlo di lì. Prendiamo un esempio: il primo sentimento di una paura relazionata colla Ruota Controllo e, quindi, col gusto, ha la forma mentale di una mezzaluna invertita; per quel motivo si presenta come un gancio. Molti pensieri simili di paura si stabiliscono già nell'aura come un'immagine di molti ganci che attraversano l'aura. È possibile che fosse chiaroveggente quello che primo fece una catena per sommettere per la forza ad un uomo.
Quando la paura si impadronisce dell'essere, l'aura è solcata per un'infinità di queste immagini che danno l'impressione di una grata o involtura di ferro.
Se ai sentimenti della paura si vuole contrapporre quelli del coraggio, come questi si trovano relazionati con la Ruota del Cuore e quindi hanno forma di spirale, corrispondendo al tatto, danno l'impressione di piccole esplosioni luminose che vogliono rompere la barriera di ferro; è una vera battaglia aurica. L'essere può perire durante quella lotta perché due forze uguali –pari di opposti– si disputano il campo aurico. Serenarsi mentalmente è il migliore ricorso per liberarsi di questi pericoli, allontanando le forme di una ed altra specie.
}Rimane allora stabilito che la vibrazione mentale dà la forma all’aura, quindi il suo movimento continuo; l'energia vitale la colora, quindi i suoi cangianti colori; e le forme mentali la adornano utilizzando la materia eterea per lasciare stampata la sua immagine.

 

Insegnamento 10: Lo Spazio Aurico del Sistema Planetario

Guardando nello spazio, un occhio attento e scrutatore vedrebbe che la luce solare non è di colore bianco ma cambia periodicamente colore.
Il sistema planetario, come tutti i sistemi, ha la sua aura; dunque adorna il suo cielo con cangianti colori secondo il movimento predominante.
Esiste nell'Universo una sostanza, prodotta per la vibrazione che potrebbe chiamarsi “Gran Elemento”. Questo si manifesta in sette movimenti continui, corrispondenti ai sette raggi solari chiamati i sette Grandi Elementi. Ognuno di questi movimenti ha il suo colore particolare e questi colori costituiscono in totale l'Aura dell'Universo.
I colori aurici dell'Universo si riflette simultaneamente in tutti i sistemi planetari del Cosmo, formando l'aura planetaria degli stessi.
Quando predomina il primo Gran Elemento, ha un dominio positivo sulla Terra e genera una forza coesiva.
Quando predomina il secondo, ha un dominio negativo sull'umidità e l'acqua, e la contrazione è la sua forza.
Quando predomina il terzo, domina al fuoco e produce l'espansione.
Quando predomina il quarto, domina all'aria ed all'atmosfera, e sviluppa la locomozione nel sistema.
Quando predomina il quinto, ha influenza sull'etere fisico, fomentando l'espansione e l'ultrasuono.
Il sesto ed il settimo hanno funzioni di ordine superiore e sintetico.
Gli indù chiamano Tatwas a questi movimenti del Gran Elemento di differenti colori che producono diverse forze di influenza capitale sullo svolgimento del sistema planetario.
Al primo lo chiamano Prithivi.
Al secondo lo chiamano Apas.
Al terzo Tejas.
Al quarto Vayu.
Al quinto Akasa.
 Essi non nominano né al sesto né al settimo.
L'aura del sistema planetario riflette nell'orizzonte un determinato colore secondo la forza dominante. Questo colore cambia in relazione colla Terra e la capacità della nostra atmosfera ogni 3 ore più o meno, dall'uscita del sole di qui innanzi. L'aura planetaria ha durante queste ore un riflesso di due colori secondo agisca positivamente o negativamente perché questo Gran Elemento, come ogni funzione universale, ha allo stesso tempo un movimento d’ondulazione ed un altro di propagazione.
Quando agisce positivamente, il colore della forza astrale predomina nell’aura e quando lo fa negativamente, predomina il colore della forza fisica.
Il Gran Elemento ha fisicamente questi colori:
In primo luogo: Giallo.
Secondo: Bianco.
Terzo: Rosso.
Quarto: Azzurro.
Quinto: Nero.
Sesto: Senza colore.
Settimo: Senza colore.
Astralemente corrispondono i seguenti:
Al Primo: Arancione.
Al Secondo: Violetto.
Al Terzo: Rosso.
Al Quarto: Verde.
Al Quinto: Azzurro intenso o indaco.
Al Sesto: Giallo.
Al Settimo: Sintetico.

 

Insegnamento 11: Cromoterapia

La vibrazione è l'espressione della mente cosmica, ed il potere è il laccio che l'unisce alla vita fisica.
Nessuno potrebbe spiegare mai il segreto dei colori, come si formano ed il suo perché.
Il colore è l'anima energetica dell'essere, e come tutte le tonalità settenarie dell'essere si riflettano nell’aura astrale mediante i colori, così il colore è l'immagine del suo stato locale nel corpo fisico. 
Se un uomo sta pieno di forze e la sua irrigazione sanguinea è attiva, le sue guance saranno dipinte di rosso; se il funzionamento organico è lento, l'uomo diventa pallido e le sue vene hanno un colore azzurrato. Se una persona rimane costantemente all'aperto, la sua pelle diventa abbronzata e sembra lavata per gli arancioni raggi del sole.
Come un colore predomina nell'aura, così anche il suo corrispondente colore predomina nel corpo fisico; l'abbondanza di uno sull'altro produce squilibri fisici.
Si è detto già che i tre colori fondamentali nell'aura, sono azzurro, rosso e giallo. Questi colori, sottilizzati, diventano verdi, violetti ed arancioni; l'equilibrio tra essi stabilisce la salute. Quasi sempre i colori che mancano all'organismo sono l'azzurro ed il rosso; quindi tanta disarmonia nell'organismo umano.
Il chiaroveggente che vedi l'aura può determinare non solo quale è il colore sovrabbondante o scarso, ma anche lo studioso può determinarlo mediante semplice osservazione.
Si conosce il colore dell'organismo umano:
In primo luogo: mediante il colore del globo dell'occhio.
Secondo: mediante il colore delle unghie delle mani.
Terzo: mediante il colore dell'orina.
Quarto: mediante il colore delle deposizioni.
Dopo un'accurata osservazione, il terapeuta deve stabilire il colore che manca nell'organismo e specialmente in quale parte del corpo per diagnosticare la malattia, combatterla e curarla.
Quello che ha sovrabbondanza di colore azzurro è calmo, lento, malinconico, soffre di atonia intestinale e di dispepsia. L'azzurro è calmante, rinfrescante, elettrico ed astringente; allevia e diminuisce le alte temperature, attenua le coliche, domina la pazzia e le affezioni mentali, l'apoplessia ed ogni tipo di malattie infettive, essendo un gran tonico per lo squilibrio nervoso.
Certe malattie hanno bisogno dell'applicazione del verde che è corrispondente astrale dell'azzurro. Il verde ben applicato potrebbe curare il cancro, calma la nevralgia, il mal di denti e le affezioni della vista, ed è sonnifero.
Il colore rosso è caldo e non astringente; tonifica, rallegra, eccita, vivifica; combatte l'eccesso di azzurro, l'amnesia, la tristezza e la svogliatezza. Per le malattie polmonari, il rosso deve essere applicato in piccola dose, in unione col violetto affinché vivifichi senza eccitare.
Il colore giallo è penetrante; bisogna usare e non abusare di lui; non bisogna mai esagerare nell'applicazione di questo colore. Cura le reni, le ghiandole ed il fegato. Le applicazioni di giallo sarebbero molto vantaggiose per i lebbrosi ed epilettici.
L'arancione è buono per reuma, goccia, tisi cronica ed erisipela.
Per le cure psichiche è già necessario la conoscenza non solo dell'organismo bensì dell'aura dell'essere.
I trattamenti di cromoterapia si fanno di diverse forme. I medici indù hanno applicato la cromoterapia da moltissime generazioni e, in questi ultimi anni, i medici tedeschi e nordamericani lo hanno sperimentato con successo.
La cromoterapia sarebbe più di successo se fosse effettuata frangendo i raggi luminosi. Si tengono già i raggi ultravioletti, infrarossi e, ultimamente, apparati che captano la luce gialla.
Non passerà molto tempo e tutti i colori saranno captati ed applicati con apparati speciali.
È anche molto utile nella cromoterapia, dipingere le stanze col colore che deve applicarsi, osservando la stessa cosa nel vestire e nell'elezione del panorama circostante.
Nessuno ignora la tranquillità che porta all'anima la contemplazione delle acque del mare e come eccita, invece, la vista di sangue e di colori forti.
Gli indù curavano in questo modo: riempivano di acqua bottiglie di diversi colori; li esponevano per vari giorni ai raggi del sole, dando di bere questa acqua ai pazienti; per l'uso esterno riempivano le bottiglie con olio invece di acqua.

 

Insegnamento 12: L'Influenza dei Colori Aurici nella Storia e nell'Arte

Il colore predominante nell'aura di certi paesi o aggruppamenti, a volte stampato tanto fortemente nell'incosciente dell'ambiente dove agiva che determinò, nell'aura di questo ambiente, colori o forme di colore completamente caratteristiche e tradizionali.
Il colore dell'aura è a volte tanto poderoso che predomina nei gusti, nelle abitudini e nel modo di vestire di tutto un popolo. Il popolo che più sentì l'influenza del colore aurico predominante alla sua periferia fu il cinese, naturalmente, questo colore, al quale questa affermazione se riferisce, non si relaziona col colore aurico attuale della Cina, che è molto distinto di quello di millenni fa. La profonda saggezza, l'amore allo studio, il disprezzo alla vita e le passioni, e la cultura intellettuale rodiavano continuamente quell'ambiente di un'aura gialla che si rifletteva anche nel suo modo di vestire e nell'arte di quello popolo.
Esiste in Kamapura una statua del Buddha nella quale la sua pelle di colore giallo in Siddhartha sembra impregnata dai raggi del sole.
Tra i greci, grandi cultori delle arti plastiche per chi il ritmo ed il movimento contavano con un'armonia quasi matematica, i colori aurici dovevano essere bianchi e luminosi; col risultato che i nobili, i saggi ed i governanti non usassero un altro colore per vestire che il bianco.
I romani, imitatori dei greci, presero anche quello modo di vestire. Le vedove, durante il lutto, usavano bianchi paramenti; ma il cristianesimo, religione concentrata sul dolore dell'Umanità, sulle miserie terrene, sul dolore di un Dio fatto uomo, oscurò la sua aura e cambiò il colore bianco in nero.
Incapace fu il’intento di Giuliano l'Apostata, l'Iniziato Ellenico della morte del paganesimo, per imporre un'altra volta il peplo bianco. Le file di innumerabili monaci neri, con la sua croce oscura, avanzavano, inesorabili, distruggendo la bianchezza degli dèi pagani.
Il nuovo colore dell'aura predominante aveva vinto superando all'antico. Quindi l'impossibilità che bisognò per mantenere esternamente quello che non esisteva oramai nell'interiore aurico del mondo.
Ma dove l'aura manifesta i suoi colori, ancora i più tenui e soavi, con ogni pienezza, è nell’istintiva esperienza viva dell'artista e, soprattutto, del pittore. L'arte della pittura, tra tutte le arti, è quella che più si avvicina alla chiaroveggenza. Colori né conosciuti né ideati sono stampati nella tela mediante la magica pennellata dell'ispirato artista. L'estasi suprema dell'arte pittorica conferisce all'artista la virtù di conoscere ed imprimere parzialmente i colori dell'aura.
Frate Giovanni di Fiesole (Frate Angelico) che viveva in una costante atmosfera di devozione, dipinse vergini sublimi, predominando notevolmente in esse il colore bianco ed azzurro. Si dice di questo frate ch’aveva dipinto l'Annunciazione; il quadro era finito, ma gli occhi della Madre di Dio, quegli occhi azzurri che egli aveva nell'anima, non poteva trasportarli nella tela; si addormentò, stanco, nella sua poltrona e vide tra sonni che gli angeli scendevano dal cielo nella cella e dipingevano gli occhi di Maria. Non si sa egli o gli angeli li dipinsero; ma gli occhi di quella vergine hanno un azzurro che nessun altro pennello poté uguagliare mai.
I colori astrali sono anche magistralmente riprodotti nelle pitture del Tintoretto; nei suoi chiaroscuri, dove tanto bene risaltano le idee ed i concetti che si vuole esprimere, uno stesso colore cambia in tale forma che unicamente un veggente o un intuitivo può riconoscerlo.
Un nobile turista guardava un quadro del Tintoretto nel Palazzo Ducale di Venezia e diceva: “L'azzurro di quello cielo è irreale, non l'ho visto mai; ma ha il potere di svegliare nell'anima, la più perfetta estasi dell'ampiezza”.
C'è in Benares una statua di Kali e sulla parete del fondo del tempio, è dipinto un colore rosso tanto significativo che sembra riassumere in sé tutti gli odi, desideri, passioni e dolori della dea della distruzione.
Ugualmente Botticelli, nel suo quadro della Pietà, negli abiti, nel colore del cielo, nel pallore del corpo del cadavere di Cristo, mette alcune tonalità di rosse, di arancione e di verde oscuro che dà all'anima il senso di tutta la desolazione e di tutte le pene che possono immaginarsi.
Nell'arte dei vitraux dipinti, anche i colori astrali svolgono importante ruolo. Dai vitraux famosi di Tiro e Sidone, non si erano visti artisticamente vetri dipinti fino ai tempi di Bizancio e, dopo, a Venezia. Nel medioevo quest’arte si superò. La Cattedrale di Cologna, mediante un'abile combinazione di colori, in un giorno di sole alle 12, riflette nel centro del tempio i colori dell'aura di un Iniziato del Fuoco.
I vitraux della cattedrale di Lyon, che datano del secolo XIV, vestono certe figure con determinati colori che riflettono esattamente il progresso spirituale di quegli esseri.
I tempi moderni che cercano l'equilibrio tra mente e materia, hanno uniformato i colori dell'aura; quindi la gran tendenza ad eliminare i colori forti ed ad usare i colori indefiniti e di poca significazione.

 

Insegnamento 13: La Musica ed il Colore

Ogni nota musicale va accompagnata dal suo corrispondente colore. Il chiaroveggente vedi oltre al suono un'onda di colore.
I ciechi che hanno altamente sviluppato il senso uditivo, dicono e descrivono i colori per il suono delle sette note musicali.
Molti musicisti confessano che vedono questi colori nella sua immaginazione.
Se ogni nota musicale ha la sua forma di colore corrispondente, l'insieme di tutta un'opera musicale, i pezzi completi, hanno la sua forma di multipli colori che rappresentano la sua forma mentale.
Ma se ogni forma mentale si riflette nell'aura, nell'aura si plasmano i colori musicali di chi? Essi si fissano nell'aura della Terra, in quella frangia superatmosférica che circonda al pianeta; per quel motivo, il chiaroveggente vedi le forme musicali specchiate nell'aria o nell'atmosfera.
L'insieme di queste forme di colore è, a volte, tanto ampio, tanto meraviglioso e tanto vivido, che lascia nell'anima di quella che li vedi, una lunga e gradevole impressione. Non sempre queste forme di colore sono uguali, anche quando si esegua uno stesso pezzo perché cambiano secondo il talento l'esecutore e secondo il gruppo strumentale.
Quando c’è alcuna mancanza di esattezza nella musica, l'immagine appare come panoramica da uno estremo all’altro. Quindi gli amanti di quest’arte dicono che una brutta nota ferisce l'udito.
Nella Ballata Numero 1 in Sole Minore, Opus 23, di Chopin, il colore grigio e rosso si mischiano all'unisono di tale forma nelle note tristi che descrivono la notte, il bosco e l'amore del cavaliere errante che lasciano nell'anima un'impressione esatta del panorama e dei colori del terzo piano astrale.
Wagner è arrivato a formare, colla sua musica, veri quadri astrali specchiati nell'aura del mondo. Ai primi accordi del preludio del “Oro del Reno”, la musica forma un colore tenue, indefinito, come quello del cielo nell'ora dell'alba; ed è lì che l’artista vuole descrivere il principio dell'Universo. Lampi e movimenti di pallidi colori attraversano continuamente quello cielo. Man mano che segue l'esecuzione dell'opera si va ampliando sempre di più l'immagine. Nessuna musica ha riflesso un quadro ampio come quello di Wagner.
Ma quando il Valhalla si mostra agli occhi degli dèi, una cupola di risplendente colore si riflette sull'immagine.
Nell'opera “Le Walkirie” i colori sono tanto vari ed il panorama tanto ampio che danno l'impressione di una città incantata dove cielo, mare, montagne e colori si mischiano in tanto attraente disordine che formano un quadro indimenticabile.
Afferma Emerico Stefaniai, il gran pianista, che egli, quando tocca, chiude gli occhi e vedi i colori che simbolizzano quello che sta eseguendo. Gli domandarono che colore ha l'aura della musica di Beethoven ed egli rispose rapidamente: il giallo. Non si era sbagliato perché la musica di Beethoven è, tra tutte, la più ricca in saggezza ed in colpi di intuizione.
Corrisponde ad ogni nota musicale il seguente colore:
1°:  Do: Rosso
2°:  Re: Aranciato
3°:  Mi: Giallo
4°:  Fa: Verde
5°:  Sol: Azzurro
6°:  La: Anile
7°:  Si: Violetto
Aguzzare i sensi artistici, cercando di vedere il colore e la forma che li accompagnano, è anche una delle opere indispensabili allo studente per riuscire la suprema realizzazione.

 

Insegnamento 14: La Vocalizzazione ed i Colori

Il Vangelo Iniziatico di Giovanni Evangelista comincia la sua mistica narrazione con queste parole: “Ed il verbo si fece carne...”. L’uomo non può esprimere con un’immagine migliore il veloce movimento dell'energia creatrice, uscita dalla mente matrice, che la voce dell'uomo per unire la materia e vivificarla.
Gli Atlantici non impararono a parlare fino a dopo la metà del ciclo della sua razza; gli Ariani che impararono la lingua sacra per bocca dei Divini Iniziati, parlavano vocalizzando tanto meravigliosamente, che la sua parola era un vero potere di Dio, un vero Verbo Incarnato. Mediante la voce caricata di energia, essi comandavano agli elementi, calmavano la tempesta ed allontanavano alle fiere dal deserto; ma l'abuso della parola gli sottrasse potere. L'uomo non parla già, come prima, per creare bensì semplicemente per parlare.
La parola è un puro movimento foático che si carica direttamente nel deposito di energie cosmiche e si riflette sull'aura dell'universo.
Il colore aurico della parola è allora strettamente relazionato coi sette colori del Gran Elemento perché è di essi che prende direttamente la sua immagine e colorazione.
Le conversazioni comuni, le ciarle inutili e triviali, hanno poco colore; saggio è il proverbio che dice: “Cane che abbaia non morde”, perché ogni persona che spende molte energie vocali finisce per non fare né bene né male. Ma ci sono parole di forza, parole dette con tutto il cuore e la mente che si alzano come un essere vivo, per fare bene o male.
Quando l'anziano degli antichi tempi benediceva, le sue parole erano una corrente di colore arancione ch’impregnava tutta l'aura di quell’essere benedetto. Perché anche oggigiorno hanno tanto valore le parole dei genitori? Perché caricate con tutta la forza dell'amore, hanno il potere d’impregnarli col colore corrispondente che soccorre, allevia e consola al figlio.
Una volta domandarono ad una religiosa perché aveva cambiato il suo nome pronunciando i voti ed ella rispose che lo faceva per avere un nome luminoso, un nome che ogni volta che si pronunciasse facesse pensare alla chiarezza della luce.
L'elezione dei nomi è molto importante perché ci sono nomi che, mediante la sua vocalizzazione, producono sempre colori tristi e spiacevoli nell'aura del suo possessore. Molto si è parlato dei mantra e di certe formule poderose; ma dove risiede il potere di queste parole bensì nel colore che emettono, che è vantaggioso o dannoso?
Quando diverse persone riunite intonano inni alla patria, si è osservato, a volte, che escono delle sue bocche come fiamme che si uniscono nell'atmosfera formando una specie di cupola protettrice.
Perché gli apostoli riuniti in cenacolo, come dice il Nuovo Testamento, parlavano tutte le lingue? Perché la forza delle sue preghiere vocali, emesse durante quaranta giorni consecutivi, aveva formato una forte vibrazione di colore rosso che li faceva comprendere la parola mediante il semplice movimento vibratorio. Certe preghiere ripetute un'infinità di volte, come il rosario, mediante la stessa ripetizione della parola, stabiliscono una determinata onda di colore che deve essere forzosamente vantaggiosa.
Per aumentare la forza della parola è indispensabile conoscere il valore ed il colore di ognuna; per riuscirlo è necessario l'esercizio della respirazione. Gli organi vocali ricevono direttamente la sua energia del deposito energetico depositato nei polmoni; quindi, mediante l'esercizio della respirazione si può riuscire a vedere il colore delle parole dette, e sapere pertanto quali sono utili e quali inutili, quando una conversazione è vantaggiosa e quando è inefficace. Mentre si fa l'esercizio respiratorio, si deve pensare ad una parola e pronunziarla negli intervalli; non tarderà così a vedere il suo colore corrispondente uscire dalla bocca com’un vapore.

 

Insegnamento 15: Il Sonno ed i Suoi Colori

Non solo durante il giorno le vibrazioni energetiche riempiono l'aura di colori ma anche lo stesso processo continua durante il sonno. Come durante il sonno l'essere acquisisce maggiore sensibilità psichica, gli è più facile vedere questi colori che gli sono presentati in forma di sonni.
Come sia la densità della vibrazione, così è la forza dell'immagine e del colore durante il sonno.
Ci sono tre tipi di sonni, a sapere: uno vegetativo, altro associativo ed altro premonitorio o profetico.
Il sonno vegetativo è prodotto per le vibrazioni organiche, per il tempo di più profonda incoscienza, quando l'essere ripone energie al corpo fisico. È proprio delle prime ore della notte e dura tutto il tempo in che si effettua la distribuzione chimica degli alimenti. Le forme di questi sonni sono vaghe e sproporzionate; il suo colore è sempre oscuro.
Il secondo tipo, chiamato associativo, è lo specchio dell'incosciente. Manifesta in forme e colori i desideri insoddisfatti, le ansie e le inquietudini quotidiane; espone sulla luce dell'aura astrale, in vaghe forme ed incoerenti fatti, il complesso d’inferiorità dell'anima e l'insoddisfazione della mente. Neanche ci sono qui molti colori ma alcuni entrano sempre in gioco: il chiaroscuro, il grigio ed, a volte, il rosso.
Per l'interpretazione pratica dei colori di questo tipo di sonni, bisogna considerarli per il suo significato di colore astrale.
Ma dove tutti i colori entrano in gioco, formando belle visioni e vasti paesaggi, è nei sonni premonitori; sonni begli, dono gratuito dell'intuizione. Questi sonni sono, a distinzione degli altri, forti, chiari e di facile ricordo; e propri delle ore dall'alba. Scoprono stati nascosti dell'anima, sensi artistici, vocazioni intime di misticismo, e predicono il futuro.
La combinazione dei colori è in essi spontanea e, a volte, si vede una doppia visione: primo coi colori fisici e dopo coi corrispondenti astrali.
L'attività, allora, dell'aura, è costante; se ella lascerebbe per un momento la sua attività di movimento, di colorazione e di forma, l'essere rimarrebbe stupito; la differenza consiste in che è molto più difficile durante la veglia vedere la sua partecipazione che nel sonno.
Se lo studente vuole avere sonni begli e vedere, mentre dorme, i colori relazionati colla sua aura, cerchi di dormire bene e tranquillamente.

 

Insegnamento 16: Esercizi per Vedere l'Aura

L'aura fisica può vedersi a prima vista se si osserva attentamente una persona su un fondo oscuro e, specialmente, nell'ora del tramonto, in forma di una piccola luminosità incolore che la circonda. Ma l'aura energetica che sta ancora caricata di molte particelle materiali, non si vede abitualmente, sebbene possa riuscire a stabilirla aguzzando un po' la vista.
I colori, intermittentemente e senza ordine, possono essere anche visti per gli occhi fisici; ma la visione totale dell'aura non può essere captata per gli occhi senza l'aiuto della ghiandola ipofisaria o, per meglio dire, con l'aiuto della chiaroveggenza.
Sebbene allora corrisponda esclusivamente ai chiaroveggenti l'obbligo dello studio dell'aura, tutti possono aspirare a vedere parte di lei. Ci sono determinati esercizi che aguzzano di tale modo la vista che le fanno atta per quello. Si descrivono qui alcuni per beneficio dallo studente.
Alcuni anni fa, c’erano alcune stampe in bianco e nero di Santa Teresina che, dopo attenta osservazione, l'immagine si vedesse specchiata su una parete o un luogo chiaro. Questo esercizio è molto appropriato per abituare la vista a fissare quello che vedi. Si guarda una finestra, per esempio, si chiudono dopo gli occhi cercando di vedere la finestra nella forma come si vede una placca fotografica. Dopo un tempo di fare questo esercizio si vedrà che la vista fa successivamente due funzioni ad occhi chiusi; prima mostrerà il negativo e dopo l'immagine reale. Aprendo dopo gli occhi si vedranno macchioni bianchi, azzurrati e verdi, come quando gli occhi si trovano accecati per il sole. Se si osserva in quell'istante una persona alzata davanti ad una tela oscura in chiarezza, o bianco nell'oscurità, si noterà che flottano attorno alla stessa alcuni lumicini bianchi come quelli che si vedono nel cielo sereno, quando è osservato attentamente.
Ma quello che più interessa è vedere i colori.
Allora, dopo avere abituato la vista a fissare le immagini, bisogna dargli la rapidità necessaria affinché distingua i colori. È un po' improprio praticare l'esercizio solare per quelli che non sono abituati a farlo, cioè distinguere i colori concentrandosi ad occhi aperti sul sole poiché c'è un altro metodo per riuscirlo.
Prenda un cartone quadrato di colore celeste e, dopo avere determinato esattamente il centro, segnali questo con un punto bianco. Cominci l'esercitante a guardare fissamente quello punto, contando pian pianino di uno fino a settanta sette; poi chiuda gli occhi, conti fino a dieci, e torni ad aprirli. Dopo avere praticato varie volte questo esercizio, non vedrà oramai il cartone celeste bensì verde. Così, successivamente, un cartone bianco si vedrà giallo; uno giallo, arancione; uno nero, grigio, eccetera.
Dopo avere acquisto abilità in questo esercizio, lo studente distinguerà con totale facilità i colori più o meno densi che circondano ad una persona.
C'è un altro esercizio ancora più facile. Su piccoli cartoni degli stessi colori si mette la mano sinistra, facendo l'esercizio dettato anteriormente. Poi si impiega la mano alla luce su una tela nera o nell'oscurità su una tela bianca; si distinguerà così l'aura della mano.
L'aura astrale coi suoi colori, radiazioni e movimenti, è il fondamento della vita dell'uomo e, unicamente quando la scienza penetri lì, potrà scoprire la radice dei mali che opprimono all'Umanità.

 

 INDICE

Insegnamento 1: Radiazione Aurica
Insegnamento 2: I Colori Aurici
Insegnamento 3: L'Aura delle Piante e degli Animali
Insegnamento 4: Le Ruote Eteree e l'Aura
Insegnamento 5: L'Aura dell'Uomo Selvaggio
Insegnamento 6: L'Aura dell'Uomo Normale
Insegnamento 7: L'Aura degli Iniziati
Insegnamento 8: L'Aura Gruppale
Insegnamento 9: Caleidoscopio Aurico
Insegnamento 10: Lo Spazio Aurico del Sistema Planetario
Insegnamento 11: Cromoterapia
Insegnamento 12: L'Influenza dei Colori Aurici nella Storia e nell'Arte
Insegnamento 13: La Musica ed il Colore
Insegnamento 14: La Vocalizzazione ed i Colori
Insegnamento 15: Il Sonno ed i Suoi Colori
Insegnamento 16: Esercizi per Vedere l'Aura

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