INDICE
Insegnamento 1: La Meditazione
Insegnamento 2: La Meditazione Discorsiva su un Testo
Insegnamento 3: Testi per Meditazione Discorsiva
Insegnamento 4: Meditazione Affettiva sulla “Dama Nera” e “L'Abisso”
Insegnamento 5: Meditazione Affettiva su "I Due Cammini" e “Lo Stendardo”
Insegnamento 6: Meditazione Affettiva su “Il Tempio” ed “Il Velo”
Insegnamento 7: Meditazione Affettiva su “La Resurrezione”
Insegnamento 8: Meditazioni Affettive Passive
Insegnamento 9: Altre Meditazioni Affettive Passive
Insegnamento 10: Meditazioni Affettive Stimolanti
Insegnamento 11: Altre Meditazioni Affettive Stimolanti
Insegnamento 12: Altre Meditazioni Affettive Stimolanti
Insegnamento 13: Altre Meditazioni Affettive Stimolanti
Insegnamento 14: Fine delle Meditazioni Affettive Stimolanti
Insegnamento 15: Monologo di Preparazione alla Meditazione
Insegnamento 16: Monologhi Immaginativi di Preparazione alla Meditazione
Insegnamento 1: La Meditazione
La meditazione è un atto affettivo dell'anima e per questo ha una modalità meccanica determinata, perché ogni essere realizza a Dio secondo la sua idiosincrasia interna. Ma l'esercizio della meditazione, sebbene poco apporti alla meditazione in sé, faccia che la mente acquisisca un'abitudine determinata che facilita e predispone alla meditazione.
È allora necessario mantenersi dentro d’il concetto che gli esercizi di meditazione non devono trasformarsi in un ostacolo per il progresso mistico dell'anima. Sarebbe grave danno identificarsi con essi come se fossero la vera meditazione, perché non devono essere nient'altro che guidi, stampi per la mente. Con l'abitudine facilmente si entra alla meditazione e è allora che devono respingersi tutti questi esercizi.
Non tutti gli esercizi sono convenienti per i principianti. È necessario insegnarli diversi tipi e metodi, affinché trovino dopo i più adeguati.
Gli esercizi abituali di meditazione che predispongono all'anima alla strada mistica, sono generalmente tre:
Meditazione Discorsiva
Meditazione Affettiva
Meditazione Sensitiva
L'esercizio della meditazione discorsiva è più facile, perché fa che la mente proietti l'immagine che l'esercitante continua a vocalizzare ripetute volte.
Si può fare anche la meditazione discorsiva discorrendo mentalmente su un testo di un libro sacro, oppure, mantenendo un dialogo con un'immagine o fotografia, immaginando che si è ascoltato e si ottiene risposta.
La meditazione affettiva consiste nella speculazione di un sentimento o immagine interna per riuscire un effetto determinato.
L'anima trasferisce le sue diverse emozioni, mosse per la volontà, al piano illuminativo. Questa trasferenza mistica, di elementi comuni della vita, impressiona la parte segreta dell'anima, affinché usi i valori fisici in beneficio dei valori spirituali. Le emozioni abituali della vita: amore, paura, piacere, odio, sono usate per ottenere un'impressione spirituale determinata.
La meditazione sensitiva acutizza al massimo le potenze sensitive dell'anima, e dopo li restituisce alla parte emozionale e fisica dell'essere, affinché anche questa possa partecipare dal piacere divino.
In questo corso si daranno diversi esempi di questi esercizi di meditazione, affinché lo studente possa scegliere i più adeguati per lui.
Insegnamento 2: La Meditazione Discorsiva su un Testo
Testo:
"Memento homo, quia pulvis es et in pulverem reverteris"
"Ricorda uomo che polveri sei ed alla polvere devi ritornare." (Job)
Considera, oh Anima mia, davanti a questa tomba aperta, contemplando il cadavere appena cacciato lì, come tutti devono morire. Considera che, tanto il ricco come il povero, il potentato e l'umile, l'anziano ed il giovane, il saggio e l'ignorante –tutti– finiscono nella sepoltura. Ancora i grandi esseri, i grandi saggi, muoiono. Guarda come la Terra, avidamente, ha preso la sua preda e è pronta, colla sua legge fredda ed ineludibile, a divorare quella carne, quelle spoglie umane.
Considera, oh Anima mia, come vicino alle palate di terra che si gettano sul cadavere nella fossa, la dimenticanza ed il silenzio coprirono all'essere. Ogni palata ti ricordi che egli anche, come oggi tu, camminava per i larghi sentieri del mondo, sorridendo al sole ed alla vita, conquistando piaceri e potere; considera che i suoi piedi non calpesteranno oramai il suolo né i suoi occhi vedranno il cielo; altri occuperanno il suo posto, la sua memoria sarà dimenticata, la sua tomba sarà calpestata ed il suo ricordo sarà portato per il vento, come le ceneri dei suoi resti.
Per l'uomo che non ha fede che non crede nell'immortalità della vita, la morte è tremenda, inesorabile. Ed ancora per il credente è terribile la morte, specialmente se fu tiepido nel compimento dei suoi doveri spirituali.
Oh Anima mia, finché hai ancora tempo, approfitta della vita, affinché non sia tanto terribile la morte per te. Sfrutta dei momenti che ti rimangono affinché non debba perire, vicino al tuo corpo, la tua anima nelle tenebre della disperazione e della solitudine.
Testo:
"Pretiosa in conspectu Domini mors sanctorum eius."
"È preziosa la morte dei santi, nella presenza di Dio."
Considera, oh Anima mia, quanto tranquillo è la morte per quello che ha vissuto come se ognuno dei suoi giorni fosse l'ultimo della sua vita. Guarda, attraverso il sudore dell'agonia, come quell'essere distilla di sé gli ultimi residui, per presentarsi ancora più puro in presenza di Dio. Ascolta, attraverso i suoi russi, l'ultimo grido del santo che sembra chiedere il nome divino: Dio mio! Tocca quello corpo sacro che arde di febbre; come brucia la vita, per soddisfare alla morte; aspira il profumo che esala il santo moribondo, tanto distinto a quello del comune dei mortali; profumo di santità, di raccoglimento. Bacia la sua esangue mano che tanto bene fece sulla terra, affinché ti comunichi la sua virtù.
Apre i suoi occhi: guarda il dolce sorriso che invade il viso del moribondo.
Passata l'agonia, non sperimenta oramai dolore alcuno, bensì allegria.
Per il peccatore, l'ultimo sospiro è come una maledizione; ma il santo entra come in un'estasi, poiché il futuro si apre davanti a lui. Per lui, il futuro, nell’aldilà, non è un'incognita. L'inevitabile separazione gli è più sopportabile.
Prendi l'esempio di questo, oh Anima mia, per sforzarti e compiere la tua vocazione spirituale, affinché tutti i giorni della tua vita siano degni e sacri, vantaggiosi ed utili, come se ognuno di essi fosse l'ultimo.
Guarda, con gli occhi dell'immaginazione, quello che vedi il santo moribondo: sentieri di luce, corone di stelle, tutti i suoi compagni che lo precederono che vengono in Santa Compagnia verso lui. Guarda la corona di alloro ed i risplendenti attributi per lui preparati; sente la voce delle anime benedette salvate per lui, intonando il “Aprite la Porta”, “Che entri nella Pace”. “Che venga alla Luce”.
Insegnamento 3: Testi per Meditazione Discorsiva
Testo:
"Non est hic: Resurrexit!
"Non sta qui: Ha resuscitato! (Parole dell'Angelo a Maddalena)
Considera, oh Anima mia che vuoi seguire per il sentiero spirituale, come è necessario che abbia un Maestro che ti diriga fino a che possa camminare sola. Ma considera anche come, molte volte, accecata per l'illusione, credi che stia lontano e ti credi molto sola. Piangi in quelli momenti, oh Anima mia, come pianse Maria Maddalena davanti al Sepolcro vuoto e chiedi: dove stai, il mio Maestro?
Il Maestro non si allontana mai dal tuo lato, il Maestro non si abbandona mai, benché non lo veda né sentilo o ti credi interamente sola. Quello che ti fa credere che sta lontano da te, non è altro che l'oscurità di te stessa, la mancanza di perseveranza, il tepore nel compimento dei tuoi doveri; in una parola, è la tua povera natura umana che molte volte cade preda dalla tentazione. Ma quando hai entusiasmo e fervore, appare il Maestro, resuscita in te.
Ma ancora così, è buono che lo perda di vista di quando in quando affinché li apprezzi più e sapere che tuo, Anima mia, sei indissolubilmente unita a quella di Lui ed affinché sia più dolce l'incontro dopo chi tu sentì l'avere perso.
Sente la parola dell'Angelo: “Il tuo Signore non sta qui; resuscitò." Il tuo Maestro non sta qui, nell'oscurità del peccato, nelle tenebre del male. Il tuo Maestro Ideale è durante il tragitto Spirituale, nella santità dello sforzo. Lì si aspetta, costantemente; lì lo troverai, sempre.
Cerca oh Anima mia, al tuo Signore. Se Egli ha resuscitato, resuscita con Lui nella gloria della purificazione spirituale. Sgombra di tenebre il tuo cuore e lo troverai nella santa dimora, più glorioso che mai, sempre disposto a seguire nel Sentiero della santità e dell'amore.
Testo:
"Noli me tangere."
"Non mi toccare." (Parole di Cristo Resuscitato a Maddalena)
Considera oh Anima mia come sei arrivata durante il tragitto a quello punto Spirituale in cui devi slegarti di tutto quello che essere umano, per vivere nella gloria della Resurrezione. Sei tornato a trovare il tuo Maestro. Egli non muore mai. Il corpo passa, ancora degli esseri superiori, ma lo spirito che li incoraggia è eterno. Un'altra volta sta davanti a te, trasformato, trasfigurato. La sua luce si acceca, non puoi avvicinarti a lui; ti farebbe male. Per quel motivo, quando vuoi abbracciarlo Egli ti dice: “Non mi toccare perché io ho resuscitato”.
Considera, oh Anima mia, come devi essere in ogni simile al tuo Maestro, come devi sforzarti tutti i giorni per essere come Egli, per potere toccarlo senza macchiarlo. Come il lavoro sottile e delicato devi fare per tirare fuori i più piccoli difetti e scorie che rimangono ancora, fino alle mancanze quasi insignificanti che ostacolano che possa toccarlo.
Ma, che gioia potere contemplare al Maestro risuscitato, potere vedere la sua gloria e splendore, ed averlo nella vita come pegno di beatitudine e di eterna felicità.
Non tremare, oh Anima mia; non sperare, non ti trattenere; è da anni che segui il Maestro per il sentiero del dolore. Devi seguirlo ora per il sentiero della Resurrezione, della Trasfigurazione, dell'Unione con Lui.
Insegnamento 4: Meditazione Affettiva su “La Dama Nera” e “L'Abisso”
Vanno di seguito, alcuni esempi di Meditazione Affettiva facili per principianti e semplici nel suo modo di espressione.
Meditazione: “LA DAMA NERA”. Effetti: "ABORRIMENTO".
Invocazione:
Chiedo a Maitreya.
Vieni, te lo supplico; affrettati che siamo persi.
Ti richiamo a Te affinché non tardi più a venire, perché è l'ora della Redenzione.
Quadro immaginativo:
Vedo un gran vuoto. Immenso, largo, profondo, tenebroso.
Vedo tenebre; oscurità e più oscurità; tenebre e più tenebre.
Vedo davanti a me a tutta la nerezza stessa che l'abbraccia tutto, che l'invade tutto, che lo porta tutto.
Sensazioni:
Sento che l'ora della Gran Tenebra è arrivato per gli uomini; non c'è oramai salvazione per essi; nessun altro uomo potrà fare già niente per essi.
Tutti i mali del mondo si sono ingigantiti.
Sento che tutta la cosa mondana è degna di ispirare un profondo aborrimento; che già niente vaglia tra tante rovine.
Sento che sta solo qui un aiuto che non è di questo mondo, un aiuto dal cielo, una Redenzione Divina.
Propositi:
Propongo intensificare in me questo profondo aborrimento delle cose umane e terrene affinché la mia anima chieda solo per alzarsi, sospiri solo per un Liberatore, solo viva aspettando quello Gran Giorno.
Conseguenze:
Con sé chiedere, sospirare, vivere solo per la venuta di Maitreya.
Con sé non avere calma né di giorno né di notte, né nel bene né nel male, ed eccitarmi sempre all'aborrimento che mi induce vivamente a chiedere affinché Egli venga e liberi all'Umanità del nero male in cui è sommersa, e la rinnovi e santifichi.
Meditazione: "L'ABISSO." Effetti: "DESOLAZIONE."
Invocazione:
Ti chiedo, Maitreya, sigilla la mia anima per il mondo, affinché niente esista per me fuori di Te, oh Futuro Liberatore!
Quadro immaginativo:
Vedo solo una gran ombra; l'ombra del niente.
Vedo l'ombra davanti a me del niente della vita umana.
Vedo la gran ombra del niente.
Sensazioni:
Sento nella mia anima una serena desolazione.
Sento che niente sta davanti a me, che non ricordo niente, che non voglio niente.
Questa desolazione è gradevole ed estatica, perché mi fa comprendere meglio che qualunque lezione la cosa transitoria ed irreale della vita umana.
Sento che non sto nel mondo né neanche fuori di lui, né mi importa quello che ha successo ieri, né quello che succede oggi, neanche quello che succederà domani.
Sento la serena desolazione, perché comprendo il niente delle cose transitorie.
Propositi:
Propongo non perdere questo stato di animo desolato e continuamente vuoterò per quel motivo il mio pensiero di ogni idea inutile, il mio cuore di ogni affetto e la mia anima di ogni ombra.
Propongo allontanarmi ed appartarmi da tutte le cose esterne e non lasciare che entrino in me le nostalgie.
Conseguenze:
Ottengo che la mia anima rimanga sigillata e senza niente umano che possa filtrarsi in lei.
Mediante questa desolazione ottengo ritornare dal gran niente della vita al mio interiore, aspettando l’avvento del Futuro Liberatore.
Insegnamento 5: Meditazione Affettiva su "I Due Cammini" e "Lo Stendardo"
Meditazione: "I DUE CAMMINI". Effetti: "DISTACCAMENTO".
Invocazione:
Chiedo a Quello che da già io venero col nome di Maitreya che Egli sia la mia Guida ed il mio Sentiero.
Chiedo non aspettare il suo avvento, bensì camminare per il sentiero che mi porta a Lui.
Quadro immaginativo:
Vedo il Cammino, un solo Cammino, il Cammino luminoso e futuro; il vecchio è sparito e è cancellato.
Vedo il cammino, il diritto, chiaro, luminoso cammino reale che porta diritto alla meta.
Vedo il futuro del'uomo della Nuova Razza.
Vedo il cammino della Liberazione.
Sensazioni:
Sento che questo Cammino Nuovo è il mio cammino, perché io sono Egli ed il Cammino sono io stesso.
Sento che fino ad oggi non trovava il mio cammino, perché lo cercava dietro i veli della mia personalità.
Sento che lanciando da me il concetto della personalità, staccandomi di questo nemico mortale che mi segue attraverso la vita e la morte, avrebbe trovato il cammino che tanto cercò inutilmente.
Il mio io reale, non il mio io personale, sarà uno col mio cammino.
Propositi:
Propongo, per raggiungere questo cammino di luce che scorgo, staccarmi totalmente di me stesso.
È facile staccarsi delle cose esterne, ma è difficile staccarsi delle cose interne, delle che sono tanto aderite all'anima che uno crede che siano parte dell’anima.
Conseguenze:
Ottengo il distaccamento: il Gran Distaccamento.
Posso strappare dalla mia anima la zavorra impercettibile della mia personalità.
Posso strapparla definitivamente affinché non continui ad ingannarmi ed occultarmi il mio vero essere.
Ottengo il Gran Distaccamento, il distaccamento interiore.
Meditazione: "LO STENDARDO." Effetti: "ELEZIONE."
Invocazione:
Chiedo a Quello che sta per venire, Mitrerai, che mi consegni della sua mano lo Stendardo della mia vocazione sul quale è scritto il nome della mia elezione.
Quadro Immaginativo:
Vedo il nome: scritto sullo Stendardo vedo il mio nome.
Vedo il mio nome meraviglioso, splendido, scritto in lettere divine.
Vedo scritto sullo Stendardo il mio nome spirituale.
Sensazioni:
Sento qualcosa definitiva, totale e vera nella mia anima.
Molti furono i miei nomi attraverso la mia vita e molte allegrie mi proporzionarono; ma non poterono riempire mai completamente col suo suono il vuoto della mia anima.
Sento che sta per essere rivelato a me, il mio nome vero, quello nome che Egli solo conosce e che non è rivelato bensì alle anime che sono stati ammesse alla sua Divina Presenza per elezione.
Sento che la mia elezione mi allontana completamente dal mondo e delle cose umane. E che il mio destino futuro è agire in un ambiente totalmente spirituale.
Propositi:
Propongo scorgendo il giorno della mia definitiva e reale elezione, non fuggire dal lavoro del mondo, bensì lavorare più nel mondo.
Propongo scegliere il mio destino vero e divino, ma non lasciare il mio lavoro umano.
Conseguenze:
Ottengo l'elezione, non un’elezione, bensì l'Elezione Unica, dettata per il mio nome divino, l'elezione di vivere nel mondo senza essere del mondo. L'elezione di essere un'anima totalmente unita col Divino Maestro, senza smettere di compiere nessuna dei miei obblighi umani.
Insegnamento 6: Meditazione Affettiva su “Il Tempio” e “Il Velo”
Meditazione: “IL TEMPIO D’ORO”. Effetto: "CONSOLAZIONE."
Invocazione:
Chiedo a Maitreya che illumini la mia anima con una luce di speranza e mi conceda la Consolazione di annunciare costantemente il Suo Avvento.
Quadro Immaginativo:
Vedo un Sole; un rutilante Sole: pieno di gloria e maestà.
Vedo un Sole; rutilante, luminoso, risplendente, senza macchia.
Vedo un Sole di Oro che brilla con la magnificenza della lucentezza di infiniti soli.
Vedo un Sole quale nessuno, un grande, un immenso Sole. Un Sole Divino.
Sensazioni:
Sento che tutti gli affetti e consolazioni umane sono piccole e povere cose senza vita, senza luce, senza caldo.
Sento che tutto il passato di lotta è stato uno continuo correre dietro illusioni e chimere.
Sento che non ci sono due consolazioni, bensì una sola, l'unica consolazione: quella che deriva dalla vita spirituale. L'unico caldo che può consolare all'anima è quello di Dio.
Propositi:
Propongo non concedere alla mia anima consolazioni vane e false, piccole elemosine che l'impoveriscono invece di arricchirla.
Propongo non cercare più che la consolazione divina.
Conseguenze:
Posso vivere della consolazione e della speranza del giorno della Liberazione.
Posso fissare i miei occhi al Sole di Giustizia, trono della Divina Incarnazione, e di dove deve venirci il Divino.
Meditazione: "IL VELO D’AHEHIA." Effetti: "GODIMENTO."
Invocazione:
Chiedo che si alzi il velo del tempo, affinché ci sia concesso il piacere di contemplare al Divino Maitreya.
Quadro Immaginativo:
Vedo una luce, un'incomparabile luce.
Non c'è luce più chiara, più diafana, più pura, più semplice, più bella.
Vedo una luce chiara; vedo una luce diafana; vedo una luce pura; vedo una luce semplice. Vedo una grande e bella luce.
Sensazioni:
Sento che l'Ora della Nuova Redenzione è vicina a me.
Sento che l'influenza della Divinità sta tanto vicino che già mi sento trasformato. Sono sempre lo stesso essere, pieno di difetti e di miserie. Ma, tuttavia, non posso smettere di godere sentendo tanto vicino il Giorno Divino.
Sento che la mia anima si inonda di luce e tutta la mia umanità dolorante sparisce all'influsso divino della Gran Luce.
Propositi:
Propongo godere i piaceri di Dio. I piaceri umani sono passeggeri ed amari; non durano. E si trasformano in dolore. Propongo cercare solo il Divino ed insensibile piacere della Divinità, quello che proporziona la trasformazione totale della vita umana in Divina.
Conseguenze:
Ottengo un'assoluta insensibilità per tutte le cose umane ed esterne.
Posso pensare che l'unico piacere sia l’interno, l'Unico, il Divino.
Insegnamento 7: Meditazione Affettiva su "La Resurrezione"
Meditazione: "LA RESURREZIONE DI HES." Effetti: "RAPIMENTO"
Invocazione:
Chiedo a Maitreya che Egli viva solo nella mia anima. Egli suolo; che tutto muoia ed Egli solo viva.
Quadro Immaginativo:
Vedo il Suo Viso. Vedo il suo Viso Divino, Sublime, ammirabile.
Non potrebbe descriversi mai, dettagliarsi, spiegarsi.
Vedo il Suo Viso; il Viso dell'Atteso, il Viso di Maitreya.
Sensazioni:
Sento la Tua Divina Presenza in me e questo è un rapimento di morte. Vedendoti non posso vivere oramai, non posso essere io, l'Io; stando nella Tua Presenza io sparisco, mi annichilisco, mi sciolgo.
Tu sei solo quello che sei e vali.
Sento che Tu sei tutto, che abbracci tutto, che l'invadi tutto.
Morte felice la mia, morte mistica, morte felice, morte senza ritorno. Morte in Te.
La tua Divina Presenza sola rimane, solo vale, solo È.
Sento il Divino rapimento annichilendomi nell'Essere Divino.
Propositi:
Propongo fare effettiva questa mistica morte in me.
Propongo ritornare alla vita come se oramai io non fossi quello che agisse, bensì Egli, l'Unico che vive ed agisce in me.
Conseguenze:
Posso resuscitare a nuova vita, la Vita Divina.
Io non sono oramai chi vive, bensì è Maitreya, il Divino che vive in me.
Ho resuscitato in Lui. Io non esisto già.
Egli solo ed eternamente vive.
Insegnamento 8: Meditazioni Affettive Passive
Per le anime alle quali la successione di immagini ed idee stanca la mente, sono necessarie immagini ed idee grafiche e semplici per l'esercizio della Meditazione, come i seguenti:
Tema: "LA DAMA NERA." Effetti: "ABORRIMENTO"
Invocazione:
Chiedere a nostra Santa Madre l’aborrimento reale che è comprensione ed indifferenza di tutte le cose mutabili.
Quadro Immaginativo:
Vedere la sostanza cosmica indifferenziata. Vedere la Vita in sé come sostanza cosmica indifferenziata. Vedere la sostanza della vita come una gran massa omogenea, uguale, grigia.
Vedere una macchia grigia, omogenea, oleosa, uniforme, penetrante ovunque.
Non vedere nient'altro che questa sostanza grigia ed uniforme.
Sensazioni:
Sentire come effetto che la natura inferiore in sé non è una nemica che bisogna distruggere ed odiare ciecamente, bensì è l'eterno divenire della materia, immenso e grande come Dio.
È solo cattivo quando attraverso i veli dell'illusione si trasforma in multipli e varianti forme e l'essere si identifica con quelle forme illusorie.
Questa opinione ci porta quella sacra indifferenza di tutte le cose; quell'aborrimento soave che è comprensione delle effimere cose umane, attraverso la visione dell'uniformità ed eternità della vita.
Propositi:
Proporre riuscire l'aborrimento. Questo soave aborrimento che è sacra indifferenza per tutte le cose; che è una comprensione chiara che niente vale la pena, perché tutto deve girare all'unica sostanza cosmica.
Conseguenze:
Si ottiene la pace interna che dà solo il distaccamento, l'aborrimento delle cose esterne.
Tema: “L'ABISSO.” Effetti: “DESOLAZIONE”
Invocazione:
Chiedere alla Santa Madre che ci conceda quella desolazione che è una chiara intuizione e comprensione dei mali del mondo.
Quadro Immaginativo:
Vedere l'immensa macchia del mondo. Una macchia nera, oscura, tenebrosa. Una macchia dove non si distingue niente fuori dell'oscurità, della tenebra, della nerezza.
Sensazioni:
Sentire, vedendo quella nerezza, vedendo il mondo fatto una tenebra che quello è causato per il gran male dell'Umanità: le grandi passioni ed dunque si sente una gran desolazione, un desiderio di non essere contaminato per quell'oscurità, per quelle passioni, per quello male. E allo stesso tempo che si sente quella desolazione, quello desiderio di fuggire da tutto, si sente la necessità di che tutte quelle anime siano aiutate e salvate.
Propositi:
Proporre che quella desolazione che si sente non sia solo in profitto proprio, per allontanarsi dal male, bensì si trasformi in una desolazione costruttiva, una desolazione che fa che si desideri la salvazione per tutti.
Conseguenze:
Ottenere desolazione costruttiva, una desolazione che spinga e contribuisca alla salvazione di tutti gli esseri.
Tema: “I DUE CAMMINI.” Effetto: “DISTACCAMENTO.” Invocazione:
Chiedo alla Santa Madre il distaccamento interiore; il distaccamento spirituale che trascende tutte le cose materiali.
Quadro Immaginativo:
Vedo sulla più alta montagna del mondo, la più bianca neve della cima. Non posso vedere un cammino; il miraggio della bianchezza della neve mi fa solo vedere la gran radiazione della luce bianca.
Sensazioni:
Sento che non posso vedere un cammino; il mio cammino è tracciato, fatalmente tracciato che è arrivare all'Unione Sostanziale colla Divina Madre, per l'Eternità.
Sento che per arrivare a trasporre gran altezza, devo disfarmi, staccarmi di tutti i beni terreni e non solo dei miei beni terreni, bensì dei miei beni intrinseci, dei miei valori interiori tutto, in un perfetto abbandono e distaccamento spirituale, per fare solo la Volontà della Madre Divina.
Propositi:
Propongo non desiderare mai niente, staccarmi di tutto, non desiderare né scienza, né saggezza, né potere spirituale, bensì solo un distaccamento ciascuna volta maggiore che mi identifichi colla mia Benamata.
Conseguenze:
Mediante questo gran distaccamento, poso stare nel sentiero, avere trovato il mio cammino, essere io stesso il cammino; il cammino della Madre Divina.
Tema: “LO STENDARDO.” Effetto: “ELEZIONE.”
Invocazione:
Chiedo alla Santa Madre l'elezione unica, assoluta, vera, quell'elezione che è radicata nel centro stesso dell'anima.
Quadro Immaginativo:
Vedo un fascio di luce che si amplifica, che si ingrandisce, che copre tutto l'Universo.
Luce, più luce. Luce di Luce. Tutto è luce.
Sensazioni:
Sento che la mia vocazione, l'elezione sostanziale della mia vita, è quella di darlo tutto alla Divina Madre: il mio essere, la mia anima, io stesso.
Sento che questa elezione è tanto infrangibile che non potrebbe essere altrimenti, che non potrebbe essere fuori della sua luce, che non potrebbe scegliere una parte quando ho scorto già il Tutto; la Luce infinita della Divina Signora mia.
Propositi:
Propongo rimanere in questa Divina Luce della Madre, con una pace infinita di anima e dirmi ad ogni momento: Perché continuare a volere questo o la cosa altra quando già tutto è dato?
Conseguenze:
Mediante questa divina e totale elezione, posso fare che la Divina Madre viva in me, pensi per me, parli per me, ed Ella faccia quello che vuole che io faccia.
Con sé, essendo io tanto poca cosa, vivere sempre dentro la sua Luce infinita.
Ho scelto non essere io niente e che Ella lo sia tutto.
Insegnamento 9: Altre Meditazioni Affettive Passive
Tema: “IL TEMPIO D’ORO.” Effetto: “CONSOLAZIONE.”
Invocazione:
Chiedo alla Santa Madre la consolazione della sua Visione Divina. Chiedo potere vederti Madre mia.
Quadro Immaginativo:
Vedo senza vedere, Madre mia.
Vedo che la Tua Immagine sta qui, nel centro della mia anima, nello più profondo del mio essere.
Ti vedo senza vedere, Madre mia.
Sensazioni:
Sento, attraverso questa visione di fede, che la Madre mora nella mia anima; che la Madre sta dentro di me, totalmente dentro me: nella mia anima, nel mio cuore, nelle mie viscere. Sono tanto sicuro di questo miracolo, la mia fede è tanto infrangibile che questa sicurezza è maggiore che se io la vedessi coi miei stessi occhi. E sento che questa sicurezza che mia Divina Madre sta in me, è la maggiore consolazione che un povero essere può avere sulla terra.
Propositi:
Propongo stare sempre alla Divina Presenza della Divina Madre in me.
Propongo pensare molte volte durante il giorno: Ella sta qui, ti chiama e ti vede.
Conseguenze:
Mediante la Divina Visione interiore della Divina Madre, mediante la consolazione della fede e della forza, mediante la consolazione della resistenza e della perseveranza, e mediante la consolazione permanente nella Terra, Ella si rivelerà in me, nella sua totale gloria, nella sua infinita bellezza, quando io riesca la mia liberazione interiore.
Tema: “IL VELO D’AHEHIA.” Effetto: “GODIMENTO.”
Invocazione:
Chiedo alla Santa Madre il piacere di vivere la sua stessa vita.
Quadro Immaginativo:
Vedo, Madre mia, che mi sto diluendo, diluendo in Te.
Vedo che tutta la mia persona si disfa dentro la Tua Vita Eterna; sparisco in Te.
Sensazioni:
Sento che tutto il mio essere si disfa dentro la Madre Divina.
Sento che io non sono oramai che vive, ma Ella è che vive in me. Sento che continuamente fluisce la sua vita, trasformandolo tutto attorno a me e questo mi fa partecipare ad un godimento infinito.
Sento che la vera felicità sta in non vivere da solo, bensì vivere in Lei.
Propositi:
Propongo rimanere ben nascosto, ben nascosto, ben appartato di tutto.
Propongo che solo in me si esteriorizzi la Vita della Madre Divina: La sua Volontà, la sua Espressione Eterna.
Conseguenze:
Mediante questo occultamento nella Vita della Madre, poso riuscire una vita piena: fisicamente, mentalmente e spiritualmente.
Tema: “LA RESURREZIONE DI HES.” Effetto: “RAPIMENTO.”
Invocazione:
Chiedo alla Madre Divina l'estasi della sua Divina Presenza.
Quadro Immaginativo:
Vedo la mia essenza interiore come un velo sottile e risplendente che si confonde ed identifica con l'Essenza Divina della Santa Madre.
Sensazioni:
Sento questa estasi di unione, come una pace profonda, una calma incomparabile, uno stare ed uno sentire definitivo e soave. Sento questa estasi come se la vita e la morte sparissero per me, rimanendo solo la mia essenza attraverso un'opinione sottile e una conoscenza impercettibile quasi di divenire eterno.
Propositi:
Propongo raggiungere costantemente l'estasi della Pace; quella Pace interiore che lontano dai grandi voli e delle profonde delusioni, è permanente e stabile felicità. La Pace è il proposito della mia vita. La Pace, la suprema estasi e felicità.
Conseguenze:
Posso vivere in Te, Madre mia, in una pace profonda di tutti i miei sensi esteriori ed interiori. Tu vivi solo in me.
Insegnamento 10: Meditazioni Affettive Stimolanti
Meditazione: “LA DAMA NERA.” Effetto: “ABORRIMENTO.”
Invocazione:
Ti chiedo, oh Signore mio crocifisso, il Don meraviglioso di penetrare nei misteri del tuo sangue adorabile e divino.
Se Tu mi concedessi il bene di penetrare la mia anima nel mistero di una sola goccia del tuo prezioso sangue, io sarei salvo per tutta l'Eternità; io scoprirei il segreto supremo dell'amore vero, dell'Amore Reale.
Ma, per questo, devo diventare degno di Te, devo purificare il mio sangue umano, devo aborrire i suoi residui con tutta la forza della mia anima e del mio cuore.
Quadro Immaginativo:
Vedo germogliare delle ferite di Cristo abbondante sangue. Nel momento del Supremo Sacrificio della Croce vedo solo il sangue umano di Cristo che germoglia delle sue piaghe e nasconde lo splendore del Sangue Divino.
Vedo il sangue di Cristo uscire abbondante dalle sue piaghe, correre per il suo corpo, coagularsi, mischiarsi col suo sudore, col sangue delle altre ferite, colla polvere che lo copre.
Vedo il sangue di Cristo annerirsi e divenire sporco, nero, brutto.
Vedo il sangue di Cristo carico di tutte le contaminazioni umane.
Sensazioni:
Sento oh Gesù mio forse per la prima volta, la pienezza della ripugnanza e dell'aborrimento, la sento in me stesso, nelle mie vene, nel mio sangue. Lì, attraverso il tuo sangue che sgorga abbondante, sangue di dolore e di sacrificio, perché Tu, Dio, volesti avere sangue di uomo per farti più simile ad essi e soccorrerli.
Sento il mio stesso sangue unito alla Tua.
Tutti i miei mali, tutte le mie mancanze, tutti i miei vizi, tutta la mia ira, tutta la mia malvagità, tutta la mia sozzura ed il mio sangue, sozzura che non avrebbe potuto mai pulire, sta lì. Perché Tu, il mio Dio uomo, nascendo, ti facesti iniettare il sangue di tutti gli uomini ed ancora il mio sangue.
Il sangue che sgorga dalle tue piaghe, è anche il mio sangue.
Il tuo dolore di Essere puro che soffre come se fosse il più impuro degli uomini, mi ferisce, mi ferisce, fa che odi male mio ed il mio sangue.
Ripudio il mio passato. Sento la mancanza della purezza dell'infanzia.
Aborro il mio male.
Volesse aprire le mie vene affinché germogliasse il mio sangue, tutto il mio sangue insieme alla tua, affinché fosse purificato attraverso il dolore, del sacrificio e dell'aborrimento.
Propositi:
Propongo Cristo Signore riparare il mio male.
Se aborro in realtà il mio passato, non tornerò ad essere quello che fui.
La mia riparazione deve essere continua. Devo aiutarti col mio dolore ed aborrimento. Collaborerò con te. Voglio purificare completamente il mio sangue.
Avere tutte le virtù ed aborrire tutti i mali. Né pensare voglio in niente brutto. Questa deve essere la mia arma per ostacolare che i residui penetrino nuovamente al nuovo sangue.
Ma, come purificherò il sangue che non ho oramai, il sangue che ti ho promosso già, Gesù mio? Come tornerò a ricostituirla? I miei propositi sono buoni e forti. Ma, come li riuscirò se non ho oramai sangue?
Conseguenze:
Mediante l'aborrimento delle mie mancanze, riesco un amore sacrificato che fa battere un'altra volta il mio cuore e gli fa capace di ricostituire il mio sangue.
L'aborrimento dei residui umani sostenuto per un amore sacrificato è l'unica forza divina che rimane oggi ai poveri uomini della terra.
Sangue di Cristo, purificami!
Meditazione: “L'ABISSO.” Effetto: “DESOLAZIONE.”
Invocazione:
Ti chiedo oh Signore mio crocifisso che mi lavi col sangue adorabile che sgorga dalle tue Sante Piaghe. Che ella cada su me per bagnarmi, lavarmi, sommergermi in lei. Che il sangue prezioso di Cristo mi inondi, mi ubriachi, mi sommerga totalmente in lei.
Quadro Immaginativo:
Vedo germogliare delle ferite di Cristo, delle piaghe dei suoi piedi, delle sue mani, del suo fianco, della sua testa incoronata di spine, abbondante sangue.
Vedo germogliare sangue e più sangue. Un'immensità di sangue che non germogliò mai di nessuno corpo umano. Torrenti di sangue vedo germogliare delle piaghe di Cristo; sangue che si sparge ed inonda tutta la terra.
Vedo germogliare delle piaghe di Cristo tutto il sangue degli uomini che furono, sono e saranno.
Sensazioni:
Sento, oh il mio Gesù, tutto il mio sangue battere nelle mie vene come se fosse animata per il tuo prezioso sangue.
Come potei pensare che questo mio sangue fosse l’unico sangue? Che insegnamento mi dai Tu, tanto divino e sublime! Il tuo sangue sacrificato, volontariamente dato senza che una sola goccia di lei rimanga nelle tue vene e possa fermarla per la vita del tuo corpo, mi dice che il sangue tutto degli esseri umani è uno, e più uno, dal momento che Tu l'hai mescolato con il Tuo sangue: il sangue di tutti gli uomini, quello di tutti i tempi, insieme al tuo Sangue Divino.
Sento che corre veloce il sangue per le mie vene. Batte le mie tempie, eccita tutto il mio essere, scuote i miei nervi e mi fa sentire così la desolazione di tutti gli uomini.
Il dolore di tutti gli esseri sta nel tuo sangue, oh Cristo Gesù; tutte le lacrime, tutti i patimenti, tutti i martiri.
Né il più piccolo dei dolori che fece vibrare il sangue di un essere umano, è ignorato per Te.
Il tuo Sangue unito al sangue di tutti gli uomini ti fece l'Uomo di tutti i dolori, di tutte le pene, di tutte le sofferenze.
Concedimi Gesù sentire sempre questo soave martirio di desolazione e pena infinita per le sofferenze dei tutti i miei fratelli!
Sento che così i miei piccoli dolori e pene che Tu solo senti e conosci, acquisiranno un valore immenso, sacro, divino.
Sento la desolazione del mio sangue in contatto col sangue dolente di tutti gli esseri e mischiato col Sangue dolente di Cristo.
Propositi:
Propongo Cristo Signore portare con rassegnazione le mie sofferenze.
Non respingerò né il dolore né la desolazione, né il dispiacere, e questo te lo darò e trasformerò in un olocausto vivo, affinché il male degli uomini sia alleviato e soavizzato.
Propongo stare con te, Cristo, ai piedi della Croce e sentire la tua sofferenza e desolazione per bene degli uomini.
Conseguenze:
Mediante questa partecipazione al dolore desolato e solitario, posso fare che l'abbondante sangue che sgorga dalle piaghe di Cristo si rovesci più abbondantemente sulla dolente Umanità; lavi le sue mancanze, le sue malattie, dolori e sofferenze.
Sangue di Cristo, lavami!
Insegnamento 11: Altre Meditazioni Affettive Stimolanti
Meditazione: “I DUE CAMMINI." Effetto: “DISTACCAMENTO.”
Invocazione:
Ti chiedo, oh Gesù, alzato in presenza di tutti sopra la Croce, che mi indichi il Tuo Cammini, l'unico vero, quello che segnala il sangue che scaturisce dalle tue ferite.
Quadro Immaginativo:
Vedo il sangue germogliare dei piedi piagati di Cristo; sangue che cade sul duro suolo di Monte Calvario e si fa largo, forma un solco, un ruscello, un torrente, un gran fiume di sangue mistico che attraversa tutto il mondo. Questo è il fiume redentore che cancella tutto cammino cattivo e perverso.
Vedo questo gran fiume di sangue che scaturisce dalle piaghe dei piedi di Cristo, correre dalla Croce attraverso la terra, per tutti i secoli e tutti i tempi ed il suo nome è nome di salvazione e redenzione per l'Umanità.
Sensazioni:
Sento oh Gesù mio che non posso titubare oramai. Non potrò oramai dire: “Il sentiero è questo o l'altro?”. No, no. Tu mi indichi il cammino, non con parole, né esempi, né promesse, bensì dando il tuo stesso sangue adorabile che è fiume di salvazione, torrente di grazia.
Sento le tue parole che arrivano alla profondità del mio essere e non mi lasciano alternativa: “Chi voglia essere perfetto, prenda la sua croce e mi segua”; “Quello che voglia arrivare alla salvazione che rinunci a sé stesso”; il “Mio regno non è di questo mondo”. Non posso ingannarmi già. Tutti i cammini sono illusione e menzogna; ciarla vana, promesse mondane. Non c'è più che un solo cammino, un solo sentiero, il sentiero del totale distaccamento di tutte le cose del mondo.
Non potrò dire da oggi in poi: “Può essere che trovi anche la mia missione in questa cosa od in altra cosa, andando qui o là, servendo a Dio ed al mondo”.
No, oramai non. Tu mi indichi l'unico cammino, il mio cammino, tracciato col tuo sangue vivo: il cammino del distaccamento di tutte le cose, il cammino del perfetto distaccamento.
Propositi:
Propongo, oh Signore!, seguire costantemente il mio cammino, il cammino che io so che è il vero; quello del tuo sangue, quello della tua rinunzia.
Propongo che tutte le volte che l'illusione umana e la fantasia passeggera penetrino in me, dicendomi: “Deviate di lì”, "Cammina per di lì", non ascoltare l'ingannevole voce, bensì proseguire sempre, sempre fermamente.
Non potrò ingannarmi se seguo l'orma del tuo sangue; ma sì sarà inganno tutto quello che mi allontana dalla rinunzia, del sacrificio, del distaccamento.
Propongo fermamente seguire il fiume di sangue di redenzione che mi traccia il sangue che cade dalle piaghe dei piedi di Cristo.
Conseguenze:
Mediante il mio desiderio di distaccamento, posso fare che la mia anima si identifichi colla Volontà Redentrice di Cristo crocifisso.
Mediante quello perfetto distaccamento, posso dissanguarmi completamente come uomo ed unire il mio sangue al sangue di Gesù per collaborare alla redenzione degli uomini. Voglio sostentarmi solo con Sangue Divino; il Sangue di Dio in me come partecipazione redentrice che è solo concessa a quelli che praticano il perfetto distaccamento.
Sangue di Cristo, redimimi!
Meditazione: “LO STENDARDO.” Effetto: “ELEZIONE.”
Invocazione:
Ti chiedo, oh Gesù, mostrami sul Sacro Sudario, le stampe del tuo viso adorabile e ferito, la tua testa incoronata di spine e di martirio.
Quadro Immaginativo:
Vedo su una tela bianca, stampato il viso di Gesù. Questo viso divino sta tutto sfigurato, colpito, ammaccato, sanguinante, coperto di polvere e sudore.
Vedo tutto il viso di Cristo ferito e sanguinante.
Vedo la sua testa incoronata di spine.
Sensazioni:
Sento oh il mio Gesù che la mia elezione sta fatta per sempre.
Guardando la Tua Immagine stampata nella tela, sullo Stendardo, comprendo che con lei hai scritto lì col tuo sangue puro, le Regole Divine per le quali si arriva alla santità.
Sento che il mio cammino non può essere altro ch’il Tuo. Tu me lo detti eloquentemente. Tu me l'indichi attraverso tutti gli affronti e dolori e di quello sangue versato che permetti rimanga stampato su una tela pia, affinché sia la mia unica guida. Darlo tutto senza chiedere mai niente. Tacere sempre, per forti che siano i colpi che cadono sulla nostra testa. Portare gli affronti ed i sacrifici come Tu porti la Corona di Spine. Non essere nessuno. Essere ignorato per tutti. Passare inavvertito in questo mondo, come Tu nascoste il tuo Viso Divino sotto le ferite, il sangue, il sudore ed i colpi.
Dare tutto. Dare il sangue del viso. Dare il sangue del cervello.
Non volere essere, non volere pensare per uno stesso, non volere niente di quello che non sia la Tua Volontà.
Sento che quella è la mia elezione. Sento che quello è il mio stendardo.
Propositi:
Propongo avere sempre fisso davanti a me il Divino Stendardo, o migliore ancora, propongo sostenere sempre questo stendardo nelle mie mani per non dimenticarlo mai; portarlo ben alto, come il mio proprio segno, il mio unico segno, il segno che io ho scelto.
Ancora più, propongo, come la pia Veronica, fare di quella tela il Simbolo e la Realizzazione della mia vita.
Sì, l'avrò sempre con me, nelle mie mani, davanti a me, non dimenticherò mai quale la mia elezione è, non smetterò mai di essere quello che io ho scelto: un'anima tutta staccata, tutta sacrificata, tutta data alla rinunzia.
Conseguenze:
Con sé la forza necessaria per portare a felice termine questa elezione di rinunzia.
L'ottengo perché non mi baso sui miei propositi e nelle mie risoluzioni, bensì unicamente perché mi baso sul Viso di Cristo, nella Rinunzia di Cristo.
Sangue di Cristo, nascondimi!
Insegnamento 12: Altre Meditazioni Affettive Stimolanti
Meditazione: “IL TEMPIO D’ORO.” Effetto: “CONSOLAZIONE.”
Invocazione:
Ti chiedo, il mio Gesù, potere vederti; vederti nella gloria della Tua Croce, incoronato col Tuo Diadema di Spine, fiorito con le pietre preziose dei Tuoi Stigmi.
Chiedo vederti Gesù mio nella gloria della Croce.
Quadro Immaginativo:
Vedo sul Monte Calvario alzata la Croce di Cristo, ed Egli, con le sue piaghe adorabili sanguinando, mostrandosi in presenza di tutto il mondo.
Vedo Cristo sulla Croce, sul Monte Calvario. E sull'orizzonte, dietro di Lui, tutto un cielo di alba: L'Alba del Giorno di Redenzione per gli uomini.
Sensazioni:
Sento una consolazione ineffabile in essere uomo; in portare nella mia povera umanità tutte le miserie della stesse; in sopportarli con valore e pazienza, perché così mi faccio simile al mio Gesù dolente. Egli non trova la sua felicità nello stare su un trono di gloria, bensì trova felicità in versare tutto il Suo Sangue sulla Croce.
Istituisce lì il Suo Trono di Redenzione per tutti i secoli.
La sua consolazione sono i dolori della Croce, perché per lei dà vita alle anime morte.
Sento che con comprendere questa Divina Verità, in stimare la sofferenza ed il sacrificio, in essere capace di soffrire in silenzio, in accompagnare Gesù che soffre sulla Croce e versa il Suo Sangue, sta il massimo delle consolazioni e degli auguri.
Propositi:
Propongo consolarmi col dolore, sentire una soddisfazione nella sofferenza.
Propongo, quando la carne tutta si ribella e si schifa per la prova alla quale è sommessa, alzare i miei occhi al Calvario per trasformare la mia amarezza e desolazione in una gran allegria.
Conseguenze:
Posso rimanere sul Monte Calvario ai piedi della Croce.
Questo è il Tempio adorabile che a me si mostra.
Con sé, trovando la consolazione nel dolore, alzarmi all'altezza di Cristo, essere partecipe e co-redentore con Lui ecceda il Calvario, acquisire la potenza della Consolazione Divina.
Le consolazioni umane che danno piacere ed il possesso delle cose passeggere, non durano e lasciano disgusto; ma la consolazione del sacrificio del dolore si stanzia sovrano sul Trono del Monte Calvario e perdura per l'Eternità.
Sangue di Cristo, esaltami!
Insegnamento 13: Altre Meditazioni Affettive Stimolanti
Meditazione: “IL VELO D’AHEHIA." Effetto: “GODIMENTO.”
Invocazione:
Ti chiedo, il mio Gesù, fa' che la mia anima penetri nel mistero adorabile dell'essenza del tuo Sangue Divino.
Ti chiedo estendi davanti ai miei occhi quello velo adorabile, frutto di ogni realizzazione, vita di tutte le vite, essenza di tutto il sangue dell'Universo.
Quadro Immaginativo:
Vedo estendersi davanti a me, come un immenso e molto sottile velo cosmico, il Sangue di Cristo.
Vedo come questo velo di sangue copre tutta la terra, tutti gli esseri, tutte le cose.
Vedo questo velo intriso del Sangue di Cristo estendersi... estendersi... estendersi... avanti a me.
Sensazioni:
Sento il piacere ineffabile della validità in me del sacrificio e della redenzione di Cristo.
Tutto il sangue giunto degli uomini non varrebbe l'infinitésima parte di una goccia sola del Sangue di Cristo. Tutto il sangue umano, lo sento molto bene, non può essere comparato col Sangue Divino. E, tuttavia, sento che questo Sangue Divino, come un Velo di protezione e di salvazione, si estende intorno a me, mi avvolge, penetra in tutto il mio essere, cambia tutto il mio sangue, mi fa partecipare al Godimento della Divina Redenzione.
Propositi:
Propongo cancellare ogni separatismo di tempo, spazio e luogo.
Propongo superare i cambiamenti e la dualità della vita, per potere partecipare sempre a questo Godimento di Eternità; vero godimento in distruggere il tuo ed il mio, in sparire come personalità, affinché viva solo la Vita di Cristo, la Vita del Suo Sangue Divino.
Conseguenze:
Posso avvicinarmi per questo mezzo a tutte le anime.
Il Sangue di Cristo versato tutto lo cancella, tutto lo dimentica, tutta lo salva e rimane solo la purezza delle anime.
Riesco il piacere di non vedere in me, né in nessuno, ad esseri mortali, bensì vedere solo ed in tutti, anime redente per il Sangue di Cristo.
Insegnamento 14: Fine delle Meditazioni Affettive Stimolanti
Meditazione:“LA RESURREZIONE DI HES.” Effetto: "RAPIMENTO"
Invocazione:
Ti chiedo Gesù mio: scoprimi il segreto della tua morte, della morte e di tutte le morti. Ti chiedo a Te che versando fino all'ultima goccia del tuo sangue, sei morto in realtà, dimmi perché muoiono gli esseri, senza che vediamo la sua resurrezione.
Quadro Immaginativo:
Vedo Cristo morto. Vedo il suo corpo abbandonato, inerte, già senza una sola goccia di sangue.
Vedo Cristo morto, senza sangue, estenuato, inerte; morto, completamente morto.
Sensazioni:
Sento che la morte di Cristo, è morte totale. In Lui non è rimasto, veramente, né un solo vestigio di vita. Quando un essere muore, sembra sempre voglia portarsi con sé qualcosa alla tomba: nomini, ricordi, personalità, opere. Ma Cristo non lascia niente oltre a sé. Tutto quello che verrà dopo di Lui, partirà dei ricordi posteriori dei suoi discepoli. Ma questa morte mi scopre il segreto della Resurrezione. Sento che stando Egli morto, gli avendo abbandonato tutto il suo sangue, non lasciando completamente niente di Sé, vive da già in tutte le cose, in tutti gli esseri, in tutti quelli che ha amato e ha voluto redimere.
Propositi:
Propongo, per il sentimento di dolore che mi infonde l'immagine della morte di Cristo, riuscire il Rapimento comprensivo della sua Resurrezione. Ho visto l'Essenza del Sangue di Cristo, tutto il suo sangue fisico e spirituale, morire; uscire di Lui e continuare ad espandersi intorno a suo, nell'atmosfera, nella città, tra amici e nemici, nel passato e nel futuro ed in tutte le cose.
Propongo non perdere questo momento di comprensione che è il Rapimento di fare della morte passeggera, Vita Eterna.
Conseguenze:
Posso stare con Cristo in tutte le cose. Posso resuscitare con Lui; comprendo che la mia morte che tutte le morti non saranno più che una trasformazione, una Resurrezione di espansione dentro d’il Regno di Dio.
La morte di Cristo è Vita Eterna, Resurrezione Piena.
Lo comprendo bene e mediante tale comprensione riesco uno stato nella mia anima, ignorato fino ad ora e che è Rapimento.
Insegnamento 15: Monologo di Preparazione alla Meditazione
Io sono quello che sono.
Sono libero.
Ho perso la memoria; non so che cosa è stato della mia personalità, non so come mi chiamo, né i dettagli della vita materiale.
Sono libero.
Mi domando se ho avuto una famiglia, un vincolo di sangue, parenti ed amici.
Se li ho avuti, tutto l'ho perso; non so in che straordinaria avventura.
Sono libero.
In che cosa sono rimasti i miei studi? Dove hanno finito le mie opinioni, le mie filosofie, i miei libri, il mio passato?
Sono libero. Io sono quello che sono.
Non sono niente, specificamente illusorio, perché sono parte del tutto.
Io sono quello che sono, e tuttavia sono il Tutto, la Coscienza Cosmica.
Io sono il vento che porta i miei passi, e la terra che trema al contatto dei miei piedi; sono il lamento passeggero dell'acqua del ruscello, e sono il fuoco selvaggio, brillante, sinistro, nel bosco.
Sono il bosco stesso; l'albero forte, la corteccia nodosa, il ramo flessibile e la tenera foglia.
Io sono quello che sono.
Come sono parte del Tutto, io sono il centro dell'Universo; Dio nella sua espressione di individualità.
Io sono quello che sono; il passato, il presente ed il futuro; il bambino, l'adulto e l'anziano; la luce, l'ombra ed il crepuscolo. Ho visto le ondate di vita passare, le civiltà crescere e morire, le anime vivere e lottare, soffrire, morire ed ancora trionfare, perché io sono quello che sono.
Vivo la mia vita, sono libero, non mi legano ostacoli di illusione, mi basto a me stesso. Ho un solo pensiero, ma il mio pensiero.
Non mangio del pane dell'elemosina, bensì il mio pane.
Io sono pane di vita.
Io sono l'individuo, immagine di Dio.
Io sono quello che sono.
Insegnamento 16: Monologhi Immaginativi di Preparazione alla Meditazione
Primo Monologo: Solitudine ed Introspezione.
Un diario di guerra in una città moderna.
Bombe su "X", tanti morti, migliaia di feriti.
Un caffè bevuto affrettatamente; frivolezza incosciente della popolazione movibile che passa correndo sotto la frusta della fretta.
Desolazione che sentono i pochi che vedono la realtà di questa ora di morte che avvolge al mondo basso gli artigli del mostro distruttore.
Desideri di solitudine.
Siamo malati di solitudine e non lo sappiamo.
Siamo malati di desideri di percorrere introspettivamente la nostra vita interna fino ad arrivare alla causa che ci ha lanciato alla vita, ma non lo sappiamo.
È necessario che la malattia della quale soffre la nostra anima faccia crisi, per potere uscire fuori dal viavai dell'ondata umana; e fermarci; ed essere soli coi nostri pensieri, colla nostra modalità peculiare di sentire, con noi stessi.
Nel sacrario delle nostre idee, nella cella del nostro cuore, nel nostro mondo interiore, immaginativo.
Secondo Monologo: Finzione della morte.
Una piccola esplosione; una rottura rapida; tutto ha finito!
Sono morto; è già tardi affinché possa accomodare i miei temi materiali; voglia o non voglia devo lasciarlo tutto.
Tuttavia è come se mi avesse tirato fuori un peso di sopra: il mondo e le sue cose stanno lì lontani tra le nebbie illusorie; tanto lontani.
Voglio camminare; inciampo; cerco di tornare a camminare e non posso, ma che raro!, io volo per i sentieri dell'aria e del cielo.
Vedo colori e colori, raggi e più raggi sull'infinità di una materia radiante.
I miei pensieri si sciolgono: è che non ho niente da pensare.
Sono una ruota che gira vertiginosamente nello spazio. In che spazio? No; fuori di lui; fuori del limite e del tempo.
Mi trattengo su un punto fisso; apro il fiore del mio essere e lì, solo con me stesso, trovo la soluzione del problema.
INDICE
Insegnamento 1: La Meditazione
Insegnamento 2: La Meditazione Discorsiva su un Testo
Insegnamento 3: Testi per Meditazione Discorsiva
Insegnamento 4: Meditazione Affettiva sulla “Dama Nera” e “L'Abisso”
Insegnamento 5: Meditazione Affettiva su "I Due Cammini" e “Lo Stendardo”
Insegnamento 6: Meditazione Affettiva su “Il Tempio” ed “Il Velo”
Insegnamento 7: Meditazione Affettiva su “La Resurrezione”
Insegnamento 8: Meditazioni Affettive Passive
Insegnamento 9: Altre Meditazioni Affettive Passive
Insegnamento 10: Meditazioni Affettive Stimolanti
Insegnamento 11: Altre Meditazioni Affettive Stimolanti
Insegnamento 12: Altre Meditazioni Affettive Stimolanti
Insegnamento 13: Altre Meditazioni Affettive Stimolanti
Insegnamento 14: Fine delle Meditazioni Affettive Stimolanti
Insegnamento 15: Monologo di Preparazione alla Meditazione
Insegnamento 16: Monologhi Immaginativi di Preparazione alla Meditazione